GABRIELE RIZZARDI, REPUBBLICA 31 AGOSTO 2018, pag. 18 ::: L’AIEA (AGENZIA INTERN. PER L’ENERGIA ATOMICA) SPAZZA VIA I SOSPETTI SULL’IRAN::: ” FINORA RISPETTATA L’INTESA NUCLEARE “

 

Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Yukiya Amano e il presidente dell’Iran Rohani (Asia News)

 

 

Iran

L’Aiea spazza via i sospetti su Teheran ” Finora rispettata l’intesa sul nucleare”

L’Iran continua a rispettare l’accordo sul nucleare raggiunto nel 2015 con le maggiori potenze anche dopo il ritiro degli Stati Uniti e nonostante le incertezze sul futuro dell’intesa.

L’assicurazione è contenuta nell’ultimo rapporto dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) secondo il quale Teheran si sta attenendo alle restrizioni chiave dell’intesa in merito alle sue installazioni nucleari. Tre giorni fa la Guida suprema iraniana Ali Khamenei aveva detto che l’Iran è «pronto» ad abbandonare l’accordo sul nucleare se arriverà alla conclusione che non favorisce gli interessi nazionali e l’intesa aveva cominciato a vacillare. Ma ieri l’Aiea ha riacceso la speranza. «Teheran ha consentito l’accesso a tutti i siti che era necessario ispezionare», è scritto nel rapporto che invita la Repubblica Islamica a «una cooperazione proattiva e tempestiva nel garantire gli accessi».

Il motivo principale dell’incertezza sul futuro dell’accordo è il fatto che Donald Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall’intesa e fissato dure sanzioni economiche e finanziarie contro Teheran. «Non avremmo mai dovuto firmare l’accordo con l’Iran, è disastroso e imbarazzante, non riesce a fermare le ambizioni nucleari e permette ancora di arricchire uranio», aveva detto il presidente Usa a maggio.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica assicura invece che l’Iran «è rimasto con i limiti chiave fissati nel cosiddetto piano d’azione congiunto Jcpoa», che prevede l’impegno a ridurre la capacità nucleare, come per esempio le centrifughe e gli stock di uranio arricchito, per almeno 10 anni.

L’obiettivo è quello di rendere praticamente impossibile all’Iran di costruire una bomba atomica, assicurandogli comunque il diritto di sviluppare un’industria nucleare civile. Quel che è certo è che Germania, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina continuano a cercare di salvare l’accordo. Ma lo spazio di manovra è ridotto. E le sanzioni Usa rischiano di mettere in ginocchio il paese. Gli ayatollah adesso temono il collasso dell’economia iraniana e guardano agli Usa con rabbia e paura. Paura per un’economia che peggiora di giorno in giorno. Per una valuta che sta precipitando. Per quei prezzi che nelle città stanno letteralmente schiacciando i cittadini delle Repubblica Islamica.

– Gabriele Rizzardi

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