IL FATTO QUOTIDIANO DEL 15 AGOSTO 2018
Genova, crollo ponte Morandi sulla A10: 39 morti, 3 bambini. Di Maio: “Vertici di Autostrade responsabili. Via la concessione”. Il procuratore: “Non è stata fatalità” – DIRETTA
CRONACA
Sono 15 invece i feriti ricoverati negli ospedale, tra cui 12 in codice rosso. Intanto si continua a scavare tra le macerie per cercare eventuali superstiti: oltre mille soccorritori hanno lavorato senza sosta per tutta la notte. Toninelli: “Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade si dimettano: lo farà lo Stato”. Anche per il ministro dell’Economia “non ci sono alibi” per quanto accaduto – LA CRONACA ORA PER ORA
Si continua a scavare tra le macerie del ponte Morandi crollato martedì mattina a Genova: nel corso della notte, secondo gli ultimi dati della Prefettura, è salito a 39 il numero dei morti, di cui 5 non identificati. Tra loro ci sono anche un bambino di 8 anni e due adolescenti di 12 e 13 anni.Quindici i feriti ricoverati negli ospedale, tra cui 12 in codice rosso: una persona è stata infatti dimessa nella tarda serata di ieri. Ma a infuriare, il giorno dopo, è la caccia ai responsabili. Principale accusata è la Società Autostrade, scaricata dal governo. I due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono concordi nell’annunciare la revoca della concessione, mentre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli chiede le dimissioni dei vertici.
Intanto, anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria dice che “non ci sono alibi” per quanto accaduto e ribadisce la “necessità di un grande piano di investimenti pubblici in infrastrutture, priorità dell’attuale governo per i quali non ci saranno vincoli di bilancio“.
“Vertici di Autostrade devono dimettersi”- “I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato” a dirlo è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, all’indomani del crollo di parte del ponte Morandi a Genova in cui sono morte 30 persone.
“Lo voglio ribadire con ancora più forza: chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari” scrive ancora Toninelli che annuncia: “Ci sarà un vero e proprio piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, molte delle quali sono state costruite negli anni ’60 e ’70. Penso sia nostro dovere – dice ancora il ministro – usare i soldi pubblici per la manutenzione di queste arterie vitali del nostro Paese, invece di sprecarli in mastodontiche opere inutili. Un progetto su cui punto molto è quello per un monitoraggio attraverso semplici sensori che verificano la stabilità di infrastrutture e viadotti. Un sistema tecnologico che ci permetta di dire: mai più stragi come quella di Genova”.
“Autostrade per l’Italia responsabile” – “I responsabili hanno un nome e un cognome: Autostrade per l’Italia. Abbiamo avuto il mito del privato, si è detto che sarebbe stato meglio far gestire ai privati. Ci troviamo con uno dei più grandi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza e niente faceva pensare a un tale crollo strutturale. Si dimettano i vertici, perché evidentemente la manutenzione non è stata fatta. Ad Autostrade paghiamo i pedaggi più alti d’Europa e loro pagano tasse bassissime perché sono posseduti da una finanziaria Benetton in Lussemburgo” ribadisce il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio in un’intervista a Radio Radicale.
Soccorritori al lavoro senza sosta – Sono una decina le persone che risultano ancora disperse: tra queste, la Protezione Civile, fa sapere che c’è sicuramente un’auto con 5 persone a bordo. “Ogni ora che passa è sempre più difficile trovare persone vive, ma continuiamo a sperare e scavare”, spiega l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone.
Le ricerche dei corpi e di eventuali superstiti sono andate avanti tutti la notte
[GUARDA] e proseguiranno nelle prossime ore. Al lavoro ci sono oltre mille soccorritori
tra vigili del fuoco, tecnici sanitari e forze dell’ordine, con l’unico obiettivo di tirare fuori dalle macerie quanti più sopravvissuti possibili. Le squadre dei vigili del fuoco stanno scavando sui due lati del Polcevera in cui ci concentrano le macerie e anche nel letto del torrente. Al momento due delle tre aree di ricerca sono state bonificate: si tratta di quella che si trova sul lato sinistro del fiume, dove ci sono i depositi dell’Amiu – l’azienda ambientale del Comune di Genova -, e di quella al centro del Polcevera, dove ci sono i resti di diversi mezzi pesanti e di auto schiacciate da un enorme pezzo di ponte conficcato nel terreno. Le ricerche invece continuano nella zona della ferrovia, lungo il lato destro del fiume: lì i vigili del fuoco stanno scavando sia attorno ai resti del pilone sia poco più in là, dove sotto un pezzo di ponte crollato si è aperto una sorta di cratere con ancora dei mezzi all’interno.
“Ora la priorità è cercare le eventuali persone che ancora sono sotto le macerie, ma subito dopo inizierà un’altra fase molto critica che è quella di rimuovere questa diga artificiale che si è creata nel torrente Polcevera, e che rappresenta un pericolo concreto per la città” ha detto il direttore generale della Protezione civile Agostino Miozzo, facendo il punto sugli interventi in programma per i prossimi giorni. I detriti, spiega ancora, “vanno rimossi nei prossimi giorni, non nei prossimi mesi perché se dovessero arrivare delle precipitazioni importanti, che in questa zona non mancano, ci potrebbero essere dei rischi per la popolazione”.
CRONACA ORA PER ORA
12.30 – Governo proclamerà lutto nazionale – “Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci ha confermato che il Governo proclamerà il lutto nazionale per la tragedia di Genova” ha fatto sapere il presidente della regione Liguria Giovanni Toti nella sede regionale della Protezione Civile.
12.24 – “Tre francesi tra le vittime” – Ci sono anche tre cittadini francesi tra le vittime: a farlo sapere è il Quai d’Orsay in una nota. “Il ministero degli Esteri è addolorato nel confermare la presenza di tre francesi tra le vittime della catastrofe di Genova”, è scritto nel comunicato in cui si sottolinea che l’unità di crisi del ministero, l’ambasciata francese a Roma e il consolato a Milano “continuano a seguire in tempo reale l’evoluzione della situazione in contatto con le autorità italiane”.
12.12 – Papa Francesco: “Tragedia ha provocato smarrimento” – Nel giorno dell’Assunta, il pensiero di Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro va “a quanti sono provati dalla tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione. Mentre affido alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, ai feriti, agli sfollati e a tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento e vi invito a unirvi a me nella preghiera per le vittime e per i loro cari”.
12.05 – Sala: “Investire risorse in infrastrutture” – “Bisogna veramente ripartire dal convincimento che le risorse a disposizione si mettono sulle infrastrutture, spero che questo tragico evento ci indurrà a riflettere seriamente su questa questione”: lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Bisogna avere un credo assoluto, che io ho, nelle infrastrutture e – ha aggiunto il sindaco – nella voglia di continuare a investire perché poi, per quanto si faccia manutenzione, alla fine le infrastrutture si deteriorano. E’ un tema importante per il nostro paese, magari un po’ di meno per questo territorio, anche se poi per l’amor del cielo…”.
12.01 – 39 le vittime accertate – La Prefettura: “Al momento possiamo confermare 39 vittime accertate”. Nelle ultime ore sono state estratte altre due persone che non sono state ancora identificate.
12.00 – Novak Djokovic: “Prego per Genova” – “Il mio team prega per Genova oggi. Il nostro cuore è con voi”: fra i tanti messaggi di vicinanza alle vittime della tragedia di Genova c’è anche quello di Novak Djokovic. Il campione di tennis serbo, ex numero 1 del Mondo, è da sempre molto legato all’Italia e non ha fatto mancare il suo appoggio.
11.49 -Il numero degli sfollati sale a 632 – È passato da 440 a 632 il numero degli sfollati a causa del crollo del ponte autostradale Morandi a Genova. Lo rende noto stamani la Regione Liguria via Twitter. Sono 311 le famiglie che hanno dovuto abbandonare la propria casa, al momento tutte sistemate per l’immediato grazie all’impegno del Comune di Genova. Gli sfollati occupano gli edifici situati sotto il pezzo di ponte rimasto intatto e nelle immediate vicinanze.
11.50 – Autostrade: “Verifiche trimestrali” – Il viadotto Polcevera, crollato a Genova, “era monitorato dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche” specifica in una nota Autostrade per l’Italia. Nelle attività di monitoraggio sul viadotto Polcevera “le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l’efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali” sottolinea ancora Autostrade per l’Italia. Gli esiti del monitoraggio svolto da “autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell’infrastruttura”.
11.46 – “Nessun segnale da sotto le macerie” – “La speranza è di trovare ancora qualcuno vivo, ma al momento non abbiamo ricevuto segnali da sotto le macerie”, ha detto una portavoce della Croce rossa di Genova, Federica Bonelli. “Andiamo avanti con tutte le risorse nella speranza di trovare ancora dei superstiti. Nessuno ha dato nessun segnale di rallentare, anche in presenza di scenari veramente brutti. Abbiamo ancora parenti dei dispersi nella zona dell’incidente e in ospedale che sono in attesa di informazioni”, spiegano i soccorritori. “È un lavoro che ha tempi lunghi ed è necessario un continuo coordinamento tra le varie forze dell’ordine. Ci sono 20-30 operatori attivi per ogni veicolo”, spiega la Croce rossa.
11.37 – Toti chiede di emergenza nazionale – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani nella sede regionale della Protezione Civile ha firmato la richiesta per il riconoscimento dello “stato di emergenza nazionale” a seguito del crollo del ponte autostradale Morandi dell’A10. Presente il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
11.35 – Anzaldi (Pd): “Se è il governo a sbagliarsi, si dimetterà?” – “A nemmeno 24 ore dalla tragedia che è costata tante vite umane gli sciacalli di governo Toninelli, Di Maio e Salvini hanno già emesso il loro verdetto per i social e per i telegiornali: ma se si saranno sbagliati, se verranno smentiti dalle inchieste della magistratura e dalle verifiche dei tecnici, saranno loro a rassegnare le dimissioni?”. Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi. “Invece di sostituirsi – prosegue – ai magistrati, governino l’emergenza di una grande città europea come Genova, che a settembre tornerà a pieno regime. Invece di annunciare vendette a mezzo Facebook, Toninelli lasci ai giudici le sentenze e chieda alla Società Autostrade un piano di demolizione rapido e un piano alternativo altrettanto rapido per collegare le due parti di Genova in assenza del Ponte. Si occupi di ciò che può fare da ministro, invece di parlare di ciò che non gli compete e alimentare solo confusione”.
11.30 – La compagna di uno dei sopravvissuti: “È un miracolato” – “Un miracolato, non trovo altre parole”. Giulia Organo, genovese, 28 anni tra pochi giorni, sta per diventare mamma: il suo compagno, e padre del bimbo che aspetta, è uno dei sopravvissuti alla tragedia di ponte Morandi. Si chiama Gianluca Ardini, 29 anni, commerciante genovese di Marassi, stava viaggiando sul suo furgone quando il viadotto gli è crollato sotto le ruote. “Ancora non riusciamo a capire come sia stato possibile – racconta la donna – ma si è salvato, è volato per una quarantina di metri, e poi è rimasto incastrato tra le macerie cadute, sospeso ad altri venti metri di altezza”. Ardini ha riportato una frattura alla spalla, ma sta bene. “Ha detto che si ricorda solo che i vigili del fuoco gli dicevano di non muoversi, perché poteva crollare tutto, poi lo hanno tirato giù e messo in salvo. Io credo che la forza per restare aggrappato gliel’abbia data la volontà di vedere nascere suo figlio”. Un collega del giovane, invece, non ce l’ha fatta. “Ora proveremo a riposare, questa notte non abbiamo dormito niente, ma stiamo tutti bene, anche il piccolo che ho qui dentro”, racconta Giulia.
11.16 – Tajani: “Inutile prendersela con l’Europa” – “È inutile prendersela con l’Europa. L’Europa ha investito in infrastrutture. Si deve fare di più, ma non soltanto propaganda”, ha detto a Radio Radicale il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Non è crollato all’improvviso. Già ne erano stati denunciati i rischi. Serve una strategia per rendere moderne le nostre infrastrutture, ma sembra che nel nostro Paese ci sia sempre il partito del no”, ha detto ancora. “Ci sono certamente responsabilità penali per chi non ha fatto i controlli come si doveva, lo accerterà la magistratura, ma vogliamo saperlo”, ha aggiunto Tajani annunciando che si recherà a Genova nei prossimi giorni per verificare in che modo l’Europa può dare il suo contributo.
11.08 – “Pezzi di ferro già cadevano dal viadotto” – “La rimessa di Campi negli ultimi 2 anni è stata colpita da pezzi di ferro che cadevano dal viadotto in questione, tanto da far mettere oltre alle reti di protezione, una struttura fatta da impalcature come protezione e che obbligasse ad un solo punto il transito di mezzi e lavoratori. Ricordo che solo il momento della doccia ha salvato molti colleghi da un’orribile fine”. A dirlo è Paolo Petrosino , dipendente Amiu, delegato Usb, vicecoordinatore della Rsu. “Le nostre rimesse sono tutte sotto i viadotti ed ora mi rendo conto come e quanto la nostra categoria sia tenuta in considerazione” aggiunge.
11.00 – Tria: “Lavoriamo a grande piano delle infrastrutture” – Il ministro dell’Economia Giovanni Tria: “Nessuno si dovrà trincerare dietro l’alibi della mancanza di fondi o di vincoli di bilancio. È l’intero sistema di competenze e responsabilità in tema di investimenti pubblici infrastrutturali che deve essere chiamato in causa e che è alla base del degrado infrastrutturale dell’Italia, dei ritardi e dell’incapacità di spesa”. “Con questa consapevolezza – aggiunge -, si conferma l’assoluta necessità di un grande piano di investimenti pubblici in infrastrutture, a cui il governo sta già lavorando, che parta dallo sblocco degli investimenti e degli interventi di manutenzione che hanno già finanziamenti a disposizione”, dice ancora Tria. “In ogni caso, come è stato più volte chiarito, gli investimenti pubblici in infrastrutture sono una priorità dell’attuale governo per i quali non ci saranno vincoli di bilancio, come è una priorità il superamento dell’incapacità di spesa e di intervento”.
10.55 – Il procuratore di Genova: “Non è stata fatalità” – “Non è stata una fatalità, ma un errore umano” a provocare il crollo del ponte a Genova: a dirlo è il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine di un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. “Noi dobbiamo rispondere a una sola domanda: perché è successo? – ha detto il magistrato – Questo è il nostro compito e per farlo faremo tutto quello che è necessario”.
10.53 – Il premier Conte visita i feriti – Conte ha incontrato i vertici della direzione sanitaria, dopo aver fatto visita ai feriti ricoverati nella struttura. All’interno del Monoblocco, il premier ha fatto visita ad un camionista ricoverato in terapia intensiva che si è miracolosamente salvato dal crollo del viadotto. Si tratta di un 37enne genovese, Gianluca Arduini, che tra pochi mesi diventerà papà. Conte si è poi spostato per incontrare i parenti delle vittime della tragedia di ieri, presso l’obitorio del San Martino: “Non doveva succedere” gli ha detto, singhiozzando, uno dei familiari.
10.50 – Salvini: “La revoca delle concessioni è il minimo” – “Non faccio l’ingegnere né faccio processi senza elementi. Ma quel ponte era sotto il controllo di una società privata che guadagna miliardi facendo pagare uno dei pedaggi più cari di Europa”: a dirlo è il ministro dell’Interno Matteo Salvini da San Luca, in Calabria.” Evidentemente non ha fatto quello che doveva – aggiunge-, e non ha speso i soldi che doveva. Quindi revocare queste concessioni, dare le multe più alte possibile e far pagare penalmente e civilmente coloro che hanno questi morti sulla coscienza è il minimo”.
10.45 – “Emergenza per i porti liguri” – “Il crollo del ponte Morandi rappresenta, oltre che un fatto di una gravità inaudita, una pesante emergenza per la portualità ligure, di gran lunga la più importate d’Italia”. A dirlo è Luigi Merlo, presidente Federlogistica-Conftrasporto ed ex presidente del Porto di Genova, il cui “primo pensiero va a tutte quelle persone che ieri hanno perso la vita nel crollo del ponte Morandi”. “La mancanza di alternativa al ponte Morandi, per l’assurda opposizione alla gronda autostradale, rischia di mettere in ginocchio un’economia che al solo erario statale garantisce ogni anno quasi 5 miliardi di entrate tra Iva e accise generate dalla attività portuale”. Non solo, “ma anche il turismo crocieristico, i collegamenti con traghetti per l’Italia e il nord Africa, la cantieristica rischiano un colpo mortale. E in ballo ci sono 50mila posti di lavoro”.
10.30 – Rixi: “Commissione d’inchiesta in ministero” – Il sottosegretario alle infrastrutture Edoardo Rixi ha annunciato che “verrà istituita una commissione d’inchiesta all’interno del ministero. Verificheremo tutto fino in fondo e non lasceremo nulla al caso”. Da stamani Rixi si trova all’unità di crisi allestita dopo il crollo di ponte Morandi in prefettura a Genova.
10.20 – Toninelli: “La Gronda non c’entra, sono speculazioni” – “A chi sta speculando su questa tragedia voglio dire: è impensabile, oltre che ignobile, collegare il crollo del ponte Morandi alla messa in discussione della realizzazione della Gronda di Genova, su cui è in corso un’analisi costi-benefici” scrive ancora su Facebook il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. “Si tratta di un’opera che non costituisce una soluzione sostitutiva rispetto al viadotto sull’A10. E che comunque sarebbe pronta nel 2029. Ora basta sciacallaggio, noi vogliamo le grandi opere utili. E pensiamo soprattutto a rendere sicura questa nostra malridotta Italia” conclude.
10.13 – Il governatore Toti: “Controlli spettavano al Ministero” – “Il ministero delle Infrastrutture è l’organismo di controllo sugli investimenti di concessione e sul regolare svolgimento di quel contratto. Quindi sono gli uffici del Mit che devono verificare insieme alla concessionaria. Noi come Regione e come territorio aspettiamo delle risposte. Le responsabilità andranno certificate con grande rigore e con grande fermezza e ove vi fosse perseguite con durezza”. Così il governatore della Liguria, Giovanni Toti, in un’intervista al Corriere della Sera in cui dice “basta con gli stop alle infrastrutture“. Il ponte “credo che andrà abbattuto e ricostruito nei tempi più rapidi possibile. Per questo ho chiesto una riunione di emergenza per concordare un provvedimento che consenta interventi straordinari perché con la legislazione vigente Genova rischia di rimanere bloccata per anni”, conclude Toti.
10.09 – Il premier Conte negli ospedali – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sta incontrando iparenti delle vittime, prima all’ospedale San Martino e poi in quello di Villa Scassi. A mezzogiorno sarà invece in Prefettura dove si terrà il vertice con i vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. “Quello che come Governo lanceremo tempestivamente – dice Conte – è un piano straordinario di monitoraggio di tutte le infrastrutture, soprattutto di quelle più vecchie. I controlli saranno molto severi perché non possiamo permetterci altre tragedie come questa. Tutti i cittadini devono viaggiare sicuri”. “Ringrazio ancora una volta i soccorritori, a loro va tutta la nostra stima e il nostro affetto per quanto stanno facendo. Continueranno a lavorare per tutta la notte. Grazie da parte di tutto il Governo”, conclude.
10.04 – Le vittime identificate – C’è un’intera famiglia originaria di Campomorone, in provincia Genova: Ersilia e Roberto e il figlio Samuele, di 8 anni. Erano partiti per le ferie e li aspettava un traghetto per la Sardegna, tra le lamiere sono stati ritrovati il loro ombrellone e il pallone del bimbo. Accertata anche la presenza di tre cittadini cileni tra i deceduti. Si tratta di Juan Figueroa, 60 anni, residente a Genova da oltre quaranta. Le autorità cilene hanno confermato che in auto con lui c’erano altri due concittadini: si tratta di Nora Aravena e Juan Pastene, una coppia che vive in Italia da molti anni.
Nel crollo ha perso la vita anche Andrea Cerulli, socio del Genoa Club Portuali Voltri. Tra le vittime anche Elisa Bozzo, di cui per ore gli amici hanno cercato notizie fino alla conferma della terribile verità. Deceduti anche due operai dell’Amiu, la ditta che si occupa della raccolta rifiuti. Si trovavano all’interno di un furgone nell’isola ecologica che è stata travolta da uno dei piloni crollati. Ci sono poi anche: Vincenzo Licata, 58 anni, nato ad Agrigento; Andrea Cerulli, 48 anni, di Genova; Gianluca Arpini, 29 anni, di Genova; Alberto Fanfani, 32 anni, nato a Firenze; Bruno Casagrande, 35 anni, di Genova.
09.50 – “Nessun episodio di sciacallaggio” – “Da ieri sera e durante tutta la notte sono stati predisposti servizi di vigilanza dinamica per prevenire episodi di sciacallaggio nelle case evacuate che per fortuna non ci sono stati” ha detto il dirigente dell’ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura di Genova Alessandra Bucci in merito alle misure adottate per prevenire episodi di sciacallaggio dal momento che 440 persone residenti nella zona del crollo sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. “I servizi di vigilanza -aggiunge- sono stati effettuati sia dalla polizia che dai carabinieri anche per evitare che le persone evacuate tentassero di entrare negli edifici esponendosi a pericoli”.
09.30 – Salvini: “Assumeremo 1500 vigili del fuoco” – “Stiamo lavorando per assumerne 1.500 nell’arco di un anno” ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il titolare del Viminale ha parlato anche dell’impegno di destinare “12 milioni di euro” per acquistare automezzi, vetture e la strumentazione necessaria al Corpo dei vigili del fuoco.