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Le città dove si vota, i candidati e gli orari. Tutto ciò che c’è da sapere sulle elezioni amministrative del 10 giugno 2018

Il 10 giugno si terranno le elezioni amministrative (con eventuali ballottaggi il 24 giugno). Saranno circa settecento le amministrazioni comunali da rinnovare, con ben venti comuni capoluogo di provincia e sette con oltre centomila abitanti. Saranno le prime elezioni dopo le politiche e l’avvio del governo gialloverde. Saranno invece 15 i comuni dove si voterà per la prima volta dopo le fusioni amministrative: il più grande il comune Corigliano-Rossano che dopo la fusione è divenuto il terzo comune più popoloso della Calabria. Si voterà in un’unica giornata con i seggi aperti dalle 7.00 alle 23.00, come già successo per le politiche.

I comuni capoluogo

Sono venti i comuni capoluogo chiamati al voto: Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Vicenza e Viterbo.

 

Ancona

Nel capoluogo marchigiano saranno in quattro a contendersi lo scettro di primo cittadino. Il centrosinistra candida la sindaca uscente Valeria Mancinelli, per il centrodestra in campo Stefano Tombolini, il M5s schiera Daniela Diomedi. Completa la lista il candidato civico Francesco Rubini. Le elezioni politiche del 4 marzo in città hanno visto i 3 poli allineati intorno al 30%, con il M5s leggermente avanti. Dunque dovrebbe essere una partita aperta a tre per conquistare il ballottaggio.

Avellino

Sono otto i candidati che corrono alla poltrona di primo cittadino del capoluogo irpino. Il sindaco uscente di centrosinistra ha deciso di non correre, al suo posto è stato scelto Nello Pizza. Il centrosinistra si presenta diviso, infatti altre due sono i candidati di sinistra: Nadia Arace e Luca Cipriano.  Anche il centrodestra non si presenta unito a queste elezioni amministrative con Lega, Forza Italia e centristi che candidano Sabino Morano, mentre fratelli d’Italia scende in campo con Dino Preziosi. Il M5s schiera Vincenzo Ciampi. Completano il quadro Giuliano Bello per Casapound e il civico Massimo Passaro. Alle politiche il M5s in città conquistò circa il 40% dei consensi, dunque è ipotizzabile che il suo candidato possa raggiungere il ballottaggio. Lo sfidante dovrebbe essere uno tra Nello Pizza e Sabino Morano, su entrambi peseranno le divisioni nelle coalizioni.

Barletta

Saranno in sei a correre per diventare sindaco di Barletta, tra questi però non ci sarà l’uscente Pasquale Cascella che ha deciso di non ricandidarsi. Il centrosinistra dopo la rinuncia di Cascella ha puntato su Dino Delvecchio, che però non sarà l’unico candidato d’area, infatti Sinistra italina con altre liste civiche ha deciso di appoggiare Carmine Doronzo. Stesso discorso per il centrodestra che si presenta diviso con la Lega in solitaria in appoggio di Flavio Basile, e Fi e FdI che appoggiano (senza presentare il proprio simbolo) Cosimo Cannito. Il M5s schiera Michelangelo Filannino. Completa il quadro Rosa Gadaleta per Rivoluzione cristiana. Il 4 marzo il M5s conquistò il 49,73%, quindi Filannino è il principale candidato alla poltrona di sindaco.

Brescia

A Brescia in otto si contenderanno la poltrona di primo cittadino. Il centrosinistra schiera il sindaco uscente Emilio Del Bono. A Sinistra altri due candidati Alberto Marino per Potere al Popolo e Lamberto Lombardi per il Partito comunista italiano. La candidata unitaria per il centrodestra è Paola Vilardi, mentre alla sua destra altri tre candidati Laura Castagna per Forza Nuova, Leonardo Peli esponente missino candidato con una lista civica e Davide de Cesare per Casapound. Il M5s schiera Guido Ghidini.  Se si guardano i risultati delle politiche del 4 marzo la sfida si dovrebbe decidere al ballottaggio tra Emilio Del Bono e Paola Vilardi.

Brindisi

In cinque corrono per la poltrona di sindaco di Brindisi, che da un anno è occupata da un commissario. Il centrosinistra candida Riccardo Rossi. Il centrodestra si schiera diviso. Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia si schierano con Massimo Ciullo, mentre Forza Italia e UdC candidano Roberto Cavalera. Sempre a destra si candida il civico Ferruccio Di Noi, mentre il M5s ha scelto Gianluca Serra. Come in gran parte del Sud anche a Brindisi il M5s ha raccolto una percentuale altissima (52%), quindi Serra è il candidato da battere e potrebbe addirittura vincere al primo turno.

Catania

Sono cinque i candidati in lizza in queste elezioni comunali a Catania. Il centrosinistra (privo di simboli di partito) schiera il sindaco uscente Enzo Bianco. Il centrodestra per provare a riprendersi il comune schiera Salvo Pogliese. Il M5s, che il 4 marzo ha conquistato il 47,58% in città, schiera Giovanni Grasso. Completano il quadro Emilio Abramo e Riccardo Pellegrino. Dovrebbe essere una partita a tre per la conquista del ballottaggio tra Bianco, Pogliese e Grasso.

Imperia

Otto candidati per la poltrona di sindaco. La cittadina ligure da sempre è una roccaforte del centrodestra, anche se nel 2013 il centrosinistra con Carlo Capacci è riuscita a vincere la sfida. Il sindaco uscente ha deciso di non ricandidarsi, quindi il centrosinistra ha scelto di appoggiare Guido Abbo. A sinistra sono altri due i candidati: Lucio Sardi appoggiato da Leu e Sinistra italiana e Maria Sepe per Potere al popolo. Anche il centrodestra si presenta diviso, i partiti della coalizione hanno scelto di appoggiare Luca Lanteri, ma in campo è sceso anche l’ex sindaco e ministro forzista Claudio Scajola, che potrebbe scombinare le carte. Per il M5s correrà Maria Nella Ponte. Completano il quadro Carlo Carpi e Alessandro Casano. Alle politiche del 4 marzo il centrodestra ha conquistato il 38,42%, con il M5s al 30% e il centrosinistra al 20%. Visti gli schieramenti e i candidati sembra delinearsi una lotta a 4. Il centrodestra diviso rischia di non andare al ballottaggio, infatti Scajola potrebbe far perdere molti voti al candidato ufficiale, e addirittura conquistare il ballottaggio.

Massa

A Massa saranno ben 10 i pretendenti alla poltrona di primo cittadino. Il centrosinistra schiera il sindaco uscente Alessandro Volpi alla ricerca del secondo mandato. Altri candidato di sinistra sono Sergio Menchini, Nicola Cavazzuti e Marco Bondielli. Per il centrodestra corre Francesco Persiani. Mentre a destra ci sono le candidature di Lorenzo Pascucci e Francesco Mangiaracina. Il M5s schiera Luana Mencarelli. Completano il quadro Pierpaolo Bertilorenzi e Andrea Biagioni. Se si guardano i risultati del 4 marzo il ballottaggio dovrebbe svolgersi tra il candidato di centrodestra Francesco Persiani e la candidata del M5s Luana Mencarelli, senza sottovalutare però il sindaco uscente Alessandro Volpi.

Messina

Saranno in sette a contendersi la poltrona di primo cittadino di Messina. In campo il sindaco uscente (civico di sinistra) Renato Accorinti. Il centrosinistra unito punta su Antonio Saitta. Situazione molto frammentata nel campo del centrodestra dove i partiti hanno scelto Dino Bramanti, ma si registrano ben tre candidature alternative a partire Pippo Trischitta che correrà in solitario così come il consigliere regionale Cateno De Luca e l’attuale presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile. Nella città dello stretto fare una previsione è quasi impossibile. Il M5s che ha raccolto il 45% dei voti il 4 marzo devono contrastare la popolarità del sindaco uscente, che pesca nello stesso elettorale. D’altra parte il centrodestra diviso potrebbe aumentare le possibilità del centrosinistra di conquistare il ballottaggio.

Pisa

Dieci candidati si contenderanno la poltrona di Marco Fillipeschi. La città da sempre è una roccaforte di centrosinistra, che da quando c’è l’elezione diretta ha sempre vinto. Il candidato di centrosinistra è l’attuale assessore ai Lavori pubblici Andrea Serfogli, che però a sinistra se la dovrà vedere con Paolo Casole, Francesco Auletta, Simonetta Ghezzanie Veronica Marianelli. Il centrodestra unito propone Michele Conti, mentre il M5s schiera Gabriele Amore. Completano il parterre dei candidati Maria Chiara Zippel, Antonio Veronesi e Raffaele Latrofa. Se ci si basa sul risultato del 4 marzo dovrebbe essere una partita a due tra centrodestra e centrosinistra, ma la frammentazione a sinistra potrebbe riservare brutte sorprese.

Ragusa

Sono sette i candidati alla carica di primo cittadino. Tra questi non ci sarà il sindaco uscente, il grillino Federico Piccitto. Al suo posto il M5s schiera Antonio Tringali. Sia centrosinistra che centrodestra si schierano divisi. Peppe Calabrese è il candidato del Partito democratico, mentre Giorgio Massari è sostenuto da quattro liste civiche di sinistra. Nel centrodestra invece sono tre i candidati. Forza Italia schiera Maurizio Tumino, Fratelli d’Italia Peppe Cassì e poi c’è Sonia Migliore sostenuta da cinque liste civiche. Completa la rosa il candidato civico Carmelo Ialacqua. Ragusa come gran parte delle città del Sud è stata il 4 marzo una roccaforte grillina. Il M5s ha conquistato il 47,32%, quindi sembra scontato che Tringali possa ambire al ballottaggio o anche all’elezione diretta. Dall’altra parte le divisioni negli schieramenti rendono difficile una previsione su chi possa ambire al ballottaggio.

Siena

Nove candidati si sfideranno per conquistare la poltrona di sindaco di Siena. Il Partito democratico schiera l’uscente Bruno Valentini, alla ricerca di un secondo mandato. Non è però l’unico candidato a sinistra, che come in altre città si presenta divisa. Alessandro Pinciani, con il sostegno di una lista civica, David Chiti, anch’esso sostenuto da una civica, Alessandro Vigni con l’appoggio di Potere al Popolo. C’è poi il già sindaco dal 1990 al 2001 Pierluigi Piccini (ex Ds) che si candida a capo di una lista civica. Il centrodestra unito schiera Luigi De Mossi, mentre il M5s ha deciso di non presentare nessun candidato, nonostante si fossero svolte regolarmente le primarie vinte Luca Furiozzi. Dall’alto è arrivato il divieto di presentare il simbolo, il sospetto è che vista la partita aperta ci sia stato un patto di non belligeranza con gli alleati di governo della Lega. Completano la lista Sergio Fucito per Casapound, e i civici Massimo Sportelli e Nadia Maggi. Vista l’assenza di candidati del M5s sembra scontato un ballottaggio tra Centrodestra e Centrosinistra, ma occhio alle sorprese.

Siracusa

Sono sette i candidati in queste elezioni comunali di Siracusa. Il sindaco uscente di centrosinistra Giancarlo Garozzo non correrà, ma sul nome del successore non si è trovato un accordo e dunque la coalizione si presenterà spaccata. Da una parte il Pd con Fabio Moschella, dall’altra il vicesindaco uscente Francesco Italia appoggiato da tre liste civiche. Anche il centrodestra si presenta diviso: al fianco di Ezechia Paolo Reale Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre la Lega ha deciso di appoggiare Ciccio Midolo. Altro candidato di centrodestra, appoggiato da una lista civica è Fabio Granata. Infine il M5s che schiera Silvia Russoniello. Curiosamente lo sfidante della Russoniello alle primarie si è candidato in lista con la Lega, prove di lista unica? Una previsione è molto difficile, i vari schieramenti sono frammentati e l’unica che sembra certa di approdare al ballottaggio sembrerebbe la candidata M5s (che il 4 marzo ha conquistato il 55,56%) Silvia Russoniello. 

Sondrio

Nella città lombarda saranno in quattro a contendersi la poltrona di sindaco. Dopo dieci anni di mandato ( e prima altri nove) di Alcide Molteni il centrosinistra prova a riconquistare la città con Nicola Giugni. Il centrodestra schiera Marco Scaramellini, ma deve fare i conti con Fiorello Provera, che con la Lega aveva guidato la Provincia oltre che essere eletto sia deputato che senatore, e che ha deciso di candidarsi con una lista civica. Per il M5s corre Marco Ponteri. Visti i precedenti e i risultati del 4 marzo si prospetta un ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra che alle scorse politiche ha conquistato il 46,13% dei voti.

Teramo

La città abruzzese vedrà sfidarsi sette candidati. Dopo sei mesi dalle dimissioni in blocco di 18 consiglieri a dicembre che ha fatto cadere la giunta di centrodestra (che guida la città dal 2004) si torna al voto. Il centrosinistra si schiera diviso con il Pd che appoggia il vincitore delle primarie Gianguido D’Alberto. Lo sfidante sconfitto Giovanni Cavallari, però ha deciso comunque di candidarsi alle elezioni con una lista civica a sostegno. Altro candidato nell’area di sinistra è l’ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Paola Cardelli appoggiato dalla lista Sinistra per Teramo. Nel centrodestra il candidato della coalizione è Giandonato Morra, ma riconducibili all’area sono anche i civici Mauro Di Dalmazio Alberto Covelli. Per il M5s corre Cristiano Rocchetti. I risultati del 4 marzo e le divisioni del centrosinistra sembrano portare ad un ballottaggio tra centrodestra e M5s.

Terni

Nella città umbra si vota con un anno d’anticipo dopo le dimissioni lo scorso gennaio dell’ex primo cittadino (centrosinistra) Leopoldo Di Girolamo. Sono otto i candidati alla poltrona di sindaco, cinque dei quali riconducibili all’area di centrosinistra. Il Pd schiera Paolo Angeletti, che dovrà vedersela con Alessandro Gentiletti e Andrea Rosati appoggiati da liste civiche, Emiliano Camuzzi per Potere al Popolo e Mariano De Persio per il Partito comunista. Se il centrosinistra si presenta frammentato il centrodestra ha deciso di correre compatto al fianco di Leonardo Latini. Il M5s schiera Thomas De Luca. Completa la rosa Piergiorgio Bonomi per Casapound. I risultati del 4 marzo – che mostrano una difficoltà del Pd in città – e le divisioni sembrano presagire ad una vittoria del centrodestra dopo 19 anni ininterrotti di governo di centrosinistra.

Trapani

Si torna a votare un anno dopo il flop delle passate elezioni, costellate da problemi giudiziari per i candidati e con decisione di Girolamo Fazio di non presentare la lista degli assessori e quindi di auto escludersi al ballottaggio, rese in pratica lo scorso anno vano il voto del secondo turno visto che si presentarono alle urne solo il 26,46% degli aventi diritto. Il Partito democratico non sarà della partita a Trapani, ma anche se non ci sarà il simbolo ha deciso di appoggiare la corsa di Giacomo Tranchida. Un altro candidato di centrosinistra è l’ex Pd Peppe Bologna che si presenterà come civico con la Lista Scirocco. Il centrodestra si schiera diviso con Fi in appoggio a Vito Galluffo e la Lega in appoggio di Bartolo Giglio. Il M5s ha deciso di schierare Giuseppe Mazzonello. Se si guarda al 4 marzo è difficile non assegnare i favori del pronostico a Mazzoncello, visto il 53,47% dei voti che il M5s ha conquistato in città.

Treviso

La città veneta dopo 19 anni di guida leghista nel 2013 ha scelto il candidato di centrosinistra Giovanni Manildo. Il sindaco uscente sarà il candidato del centrosinistra, ma altri due candidati di area – l’ex esponente del Pd Maristella Caldato Said Chaibi – potrebbero complicarne la rielezione. Il centrodestra compatto prova a riconquistare la città sostenendo Mario Conte. Per il M5s corre Domenico Losappio. Completa la rosa dei candidati Carla Condurso per il Popolo della Famiglia. Sembra scontato il ballottaggio tra Manildo e Conte.

Vicenza

Da dieci anni la città veneta è guidata dal centrosinistra. Il sindaco uscente Achille Variati ha terminato i suoi due mandati, proverà a raccogliere la sua eredità Otello Dalla Rosa. A sinistra si candida anche Filippo Albertin appoggiato da Potere al Popolo. Il centrodestra unito appoggia Francesco Rucco. Completano la lista  Leonardo Bano, Andrea Maroso Franca Equizi. Grande assente il M5s, che dopo aver svolto le primarie ha comunicato al candidato Francesco Di Bartolo la decisione di non presentare il simbolo in nome di un patto di desistenza con la Lega alleata di governo. Il ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra appare scontato.

Viterbo

Saranno otto i candidati alla poltrona di sindaco della cittadina laziale. Non sarà della partita l’attuale primo cittadino Leonardo Michelini che ha deciso di non ricandidarsi. Il centrosinistra si presenta diviso con Pd e socialisti che sostengono Michela Luisa Ciambella, mentre una parte del centrosinistra sostiene il consigliere Francesco Serra. Il candidato del centrodestra è Giovanni Arena. Per il M5s corre Massimo Erbetti. Completano la rosa Claudio Taglia per Casapound e i civici e attuali consiglieri comunali Filippo Rossi,Chiara Frontini e Paola Celletti. Quasi certo del ballottaggio il candidato del centrodestra Arena, mentre per lo sfidante sarà una corsa tra centrosinistra e M5s.

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