Emanuele Felice: ” L’alibi dell’euro “
21:23 – NEMONEMO – ECONOMIA
“””… < Ma davvero le difficoltà della nostra economia sono dovute all’ euro ? O non è questo piuttosto un grande alibi, per classi dirigenti pavide e un’opinione pubblica indolente ? I cinquestelle hanno a lungo cavalcato una mitologia anti-euro ed è un bene che oggi abbiano dei ripensamenti. Ma bisognerebbe dire di più, anche da parte del centrosinistra: bisognerebbe avere il coraggio (e l’intelligenza) di raccontare agli italiani chi sono i veri responsabili degli errori commessi sulla moneta unica e del pessimo andamento dell’economia italiana. E si vedrà che in molti casi essi sono gli stessi -la Lega in primis- che ora invocano l’uscita dall’euro. […] Il punto è la fiammata inflattiva che seguì l’introduzione dell’euro, nei primi mesi del 2002. Proprio al fine di evitare indebiti rialzi di prezzo, i precedenti governi di centrosinistra avevano predisposto le commissioni provinciali di controllo e il doppio prezzo, in lire e in euro. Ma poi il governo Berlusconi non attivò né l’uno né l’altro. Peggio. Praticò esso stesso il cambio fraudolento, un euro/1000 lire. E per decreto ! Il 28 dicembre 2001, pochi giorni prima che l’euro diventasse moneta corrente, il ministero dell’ Economia di Tremonti elevava la giocata minima del lotto e di altre scommesse da 1000 lire a un euro.È un episodio poco noto, ma rivelatore. I primi raddoppi dei prezzi furono sanciti proprio da coloro che invece avrebbero dovuto contrastarli. E che poi incolparono Prodi e Ciampi. Da notare che i sostanziosi rincari del 2002 si tradussero in un massiccio trasferimento di risorse verso commercianti e professionisti, a danno di lavoratori dipendenti e pensionati. Oggi una malaugurata uscita dall’euro comporterebbe una nuova fiammata inflattiva, ancora a vantaggio di quei ceti e a danno di lavoratori dipendenti e pensionati, che così finirebbero salassati due volte […]. …”””
( da la Repubblica di Mercoledì 10 Gennaio 2018 )