donatella : ritratta da bardelli: paradossalmente, computer graphics, 2017
Voi non la vedete, ma ha proprio quello sguardo lì sul mondo e, il più delle volte, se ne ride…
Einaudi 2013
Avevo fatto una lunga e impressionante recensione sul libro “Odessa. Splendore e tragedia di una città di sogno” di Charles King, ed. Einaudi. Probabilmente anche il computer si è impressionato e dalla paura ha fatto evaporare lo scritto.
La faccio breve. Il libro, edito in Italia nel 2013, è scritto da uno storico statunitense, che insegna alla Georgetown University ( Washington). Lo stile è però quello di uno scrittore ” brillante”, per cui la lettura risulta appassionante e divertente. Nelle notizie su di lui ho letto che è autore di cinque libri sull’Europa Orientale; in italiano ha pubblicato un altro libro, ”Storia del Mar Nero”, edito da Donzelli nel 2005.
Odessa ( nome al femminile di Odisseo, voluto dalla femminista Caterina II di Russia ), viene fondata alla fine del 1700, quando la Russia zarista conquista all’Impero Ottomano un grande fetta di territorio che la porta fino al Mar Nero. La Nuova Russia ( così venne chiamato quel territorio) costituì una nuova unità amministrativa nella Russia imperiale.
Il “fondatore” di Odessa fu un ex militare borbonico nativo di Napoli che, distintosi nell’esercito russo contro i Turchi, ebbe da Caterina II l’incarico di attuare il progetto di una città che diventasse un centro navale e commerciale. Il progetto ebbe grande successo e Odessa divenne uno scalo tra i più importanti nel Mar Nero e nel Mediterraneo. Fu colpita diverse volte da terribili epidemie, ma riuscì sempre a risorgere. Soggiornò ad Odessa il poeta Puskin, mandato via da San Pietroburgo; vi fece il liceo il futuro Trotskj, vi nacque la poetessa Anna Akmatova e lo scrittore Isaak Babel’.
Nel 1905 si verificò un pogrom tra i più terribili contro la comunità ebraica, particolarmente ricca e numerosa. Il 1905 è anche la data della rivolta dei marinai della corazzata Potémkin, con cui solidarizzarono gli abitanti di Odessa. Attraversati i drammatici fatti legati alla Rivoluzione bolscevica ( molti furono gli esodi verso l’Europa e verso gli USA, soprattutto di ebrei), Odessa e il territorio circostante, durante la Seconda guerra mondiale, caddero sotto la Romania, alleata dei nazisti. Fu uno sterminio e, a differenza delle altre popolazioni mandate nei campi di annientamento, gli ebrei di Odessa e della regione che a lei faceva capo furono annientati direttamente in patria.
Con il ritorno dell’Armata Rossa vincitrice del nazismo, Odessa divenne la città ” martire” per eccellenza. Una storia contemporanea, al di là del mito, si potrà avere solo con lo studio dell’enorme archivio che fu trasportato a Mosca dai Russi dopo la vittoria sul nazismo. Attualmente Odessa è il più importante porto passeggeri di una nazione relativamente giovane, l’Ucraina, che è emersa dalle macerie dell’Unione Sovietica nel 1991.
C’è una presenza ebraica ancora sufficientemente diffusa ( le agenzie di viaggio offrono gite nell” Odessa ebraica”, che includono una sosta nel centro ipermoderno della comunità ebraica.
Vicino alla famosa scalinata di Odessa è stata rimossa la statua del tempo dei soviet che commemorava l’ammutinamento della corazzata Potémkin; al suo posto è stata messa la statua restaurata di Caterina II, ( a suo tempo tolta dai bolscevichi che l’ avevano sostituita con un busto di Karl Marx).
Concludo con le parole dello scrittore:” Nelle strade di Odessa c’è ancora un’identità che comprende persone che pronunciano accenti diversi e parlano troppo forte, ma sono comunque vicini di casa, anche nel mezzo del kitsch postsovietico, nell’ossessione ucraina per la mitologia nazionale e nel nuovo fascino della Russia per la sua vocazione imperiale”. pagg.288-289 del libro.
L’AUTORE
Charles King —
Charles King insegna International Affairs and Government alla Georgetown University (Washington, DC). È autore di sei libri sull’Europa orientale.
In italiano ha pubblicato inizialmente
Storia del mar Nero (Donzelli, 2005). Con Odessa (Einaudi, 2013) ha vinto il National Jewish Book Award.
Nel 2014, sempre
per Einaudi, è uscito Il miraggio della libertà. Storia del Caucaso.
Un altro saggio fondamentale nella sua produzione è Midnight at the Pera Palace. The Birth of Modern Istanbul.
Altre sue pubblicazioni sono:
Mezzanotte a Istanbul. Dal crollo dell’impero alla nascita della Turchia moderna (Einaudi, 2015)
e
La riscoperta dell’umanità. Come un gruppo di antropologi ribelli reinventò le idee di razza, sesso e genere nel XX secolo (Einaudi, 2020)
QUALCHE IMMAGINE DI ODESSA DA :
VANITY FAIR
https://www.vanityfair.it/article/odessa-e-patrimonio-unesco-la-citta-sara-protetta-dalla-guerra
TEATRO NAZIONALE OPERA E BALLETTO
TEATRO OPERA SULLO SFONDO DEL PORTO DI NOTTE
– sempre link all’inizio, Vanity Fair
centro di Odessa — Getty Images
Il Porto
una stradina della città vecchia
La più antica cattedrale ortodossa di Odessa dedicata a San Nicola
La facciata di San Nicola, ultimata nel 1802
Le cupole di San Nicola
una vista notturna di Odessa
edifici residenziali in una parte vecchia di Odessa davanti al porto
una galleria, passaggio coperto, a Odessa
gatti solitari a Odessa
in questo link di Getty Images trovate moltissime foto
Grazie per il bellissimo disegno e grazie per le parole!