Ultimati i lavori di ristrutturazione e adeguamento, a partire dal 16 novembre Casa Vicens svelerà al pubblico il proprio patrimonio di stucchi, ceramiche decorative e arredi progettati di Antoni Gaudì, tra orientalismo e ispirazioni naturali. Al tema della casa unifamiliare, intesa come punto di avvio nella carriera di generazioni di architetti, è destinata la mostra di debutto, dal titolo The first house. The private home. The manifesto house. Con uno sguardo internazionale, sono affiancati i progetti residenziali di alcune tra le voci più significative della disciplina, in larga parte contemporanee a Gaudì. Punto di avvio sono le versioni sviluppate da figure come Viollet-le-Duc e William Morris, fondamentali nella sua formazione; spazio anche agli statunitensi Richardson, Sullivan e Wright, agli europei Berlage e Wagner e alle declinazioni dell’Art Nouveau, con un focus sulle dimore di Horta, Guimard, Mackintosh e Olbirch
Casa Vicens, photo by Pol Viladoms
VALENTINA SILVESTRINI
Alla scoperta dopo 132 anni della prima casa di Antonio Gaudí
Il primo incarico ricevuto dall’architetto spagnolo Antonio Gaudí, appena laureato, è stato progettare la dimora estiva di Manuel Vicens i Montaner, un ricco broker assicurativo. Il risultato è stato una deliziosa villa dove sono confluite influenze orientali, mudéjar e nazarene con un ampio e rigoglioso giardino. E’ stata la prima opera del genio del modernismo catalano.
Per 130 anni è stata un tesoro di proprietà privata, fino a quando nel 2014 è stata acquistata dalla banca Morabanc. Gli esuberanti giardini non esistono più, ma la casa, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 2005, è stata trasformata in un museo. Dopo quasi due anni di ristrutturazione e un investimento di 4,5 milioni, il grande pubblico scoprirà le sue bellezze a partire dal 16 novembre.
Tra il 2 e il 5 novembre, gli abitanti della strada Carolines de Barcelona potranno esplorare la prima casa progettata da Gaudí. Correva l’anno 1878 e l’architetto aveva appena 26 anni. I lavori si sono conclusi nel 1885. Da allora la casa ha vissuto varie ristrutturazioni, come l’intervento di Joan Baptista de Serra Martínez, architetto amico di Gaudí, o l’ultimo ampliamento, a metà degli anni Sessanta per aggiungere più appartamenti alla casa.
Casa Vicens
Su pareti e tetti abbondano le decorazioni di ispirazione naturalista, simulando la vegetazione, una delle ossessioni dell’architetto: adattare il linguaggio della natura alla vita privata.
Il team di restauratori si è occupato di pulire, mettere a nuovo e risanare i graffiti, anneriti dal passare del tempo e dagli interventi posteriori. Sono stati dipinti tutti con toni verdi e purpera. Il murales sono stati recuperati fino a far sì che si potessero apprezzare i differenti uccelli dipinti.
Casa Vicens
Dalla terrazza si puo’ammirare la ristrutturazione realizzata da Serra Martínez, nel 1925, quando la casa era di proprietà della famiglia Jover. Per questa ragione, la zona non sarà aperta al pubblico per ragioni di sicurezza.
Sembra la casa delle fate. In una casa del genere devi trovare un tuo equilibrio personale, altrimenti muori di emozione e di fantasia.