“Se l’espressione pittorica è cambiata, è perché la vita moderna lo ha richiesto…La vista dal finestrino della carrozza ferroviaria e dell’automobile, unita alla velocità, ha alterato l’aspetto abituale delle cose. Un uomo moderno registra cento volte più impressioni sensoriali rispetto a un artista del diciottesimo secolo…La compressione del quadro moderno, la sua varietà, la sua scomposizione delle forme, sono il risultato di tutto questo”. Fernand Léger, 1914
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MUSEO CORRER A VENEZIA IN PIAZZA S. MARCO
LA VILLE, OLIO SU TELA, 1919—un quadro che dà avvio alla fase più sperimentale e cubo-futurista della sua produzione, concesso eccezionalmente in prestito dal Philadelphia Museum of Art insieme ad un nucleo di altre 25 importanti opere. Eseguito da Léger nel 1919, al suo ritorno a Parigi dopo l’esperienza al fronte della Prima Guerra Mondiale, questo quadro diventerà un vero e proprio manifesto della pittura dedicata al tema della città contemporanea. Il soggetto del dipinto rappresenta, infatti, la città con le sue frenetiche attività, le sue architetture composte di assemblaggi cubo-futuristi, e i suoi abitanti, uomini meccanici, quasi robot, armoniosamente integrati nel dinamismo della nuova “macchina urbana”. http://correr.visitmuve.it/it/mostre/archivio-mostre/leger-1910-1930/2013/12/10144/la-mostra-4/
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