7 APRILE 2017 :::_ STATI UNITI AZIONE DI GUERRA CONTRO LA SIRIA STANOTTE::: 59 MISSILI USA CONTRO LA BASE AEREA DEI RAID CHIMICI—LE REAZIONI NEL MONDO

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Siria, 59 missili Usa contro base aerea dei raid chimici. Trump: “Il mondo si unisca a noi”. L’ira di Putin

 

 

SIRIA

 

NEW YORK – Con 59 missili Tomahawk lanciati da due portaerei al largo del Mediterraneo Donald Trump dà una svolta alla sua presidenza e a sei anni di guerra in Siria. La reazione americana per la strage di Khan Sheikhoun in cui martedì mattina sono morte più di 80 persone, fra cui 28 bambini, è arrivata poco dopo le 8.30 ora di New York, quando nel Mediterraneo era notte (le 2.30 in Italia).

Gli americani hanno preso di mira la base di Al Shayrat da cui, secondo le loro informazioni, erano partiti gli aerei con le armi chimiche. Prima di colpire, riferiscono fonti del Pentagono ai media Usa, i russi sarebbero stato avvertiti, ma su questo punto non c’è una conferma ufficiale. E l’attacco porterà “danni considerevoli” alle relazioni tra Russia e Stati Uniti, si legge nella nota del Cremlino.

Il raid “viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi.

Poco dopo che la notizia del bombardamento è diventata ufficiale, da Mar-a -Lago, residenza in Florida dove si trova per il vertice con l’omologo cinese Xi Jin Ping, Trump ha dichiarato  spiegato la decisione: “Martedì il dittatore della Siria, Bashar al-Assad, ha lanciato un terribile attacco con armi chimiche contro civili innocenti, uccidendo uomini, donne e bambini. Per molti di loro è stata una morte lenta e dolorosa. Anche bambini piccoli e bellissimi sono stati crudelmente uccisi in questo barbaro attacco. Nessun bambino dovrebbe mai soffrire tale orrore”.

Poi ha annunciato: “Questa sera ho ordinato un attacco mirato contro la base da cui è partito l’attacco chimico. È un interesse vitale degli Stati Uniti prevenire e fermare la diffusione e l’uso di armi chimiche mortali”, ha detto. La Siria, ha aggiunto, “ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu” perché “non si possono discutere le responsabilità della Siria nell’uso delle armi chimiche”. Per rivolgersi infine “a tutte le nazioni civilizzate” per chiedere di interrompere il bagno di sangue in corso: “Il mondo – ha detto Trump – si unisca agli Usa per mettere fine al flagello del terrorismo”.

L’operazione è scattata alle 2,45, ora italiana. I missili, lanciati da due navi americane presenti nel Mediterraneo, avrebbero colpito piste, velivoli e zone di rifornimento. Secondo fonti militari siriane e esplosionoi avrebbero causato vittime.

Usa attaccano Siria, Trump: Assad ha ignorato l’Onu, il mondo si unisca a noi”

Reazioni contro. La televisione di Stato siriana definisce il raid missilistico “un’aggressione” da parte degli Stati Uniti nei confronti della Siria. I missili avrebbero colpito piste, velivoli e zone di rifornimento. Cinque militari siriani, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), sono rimasti uccisi. L’Iran anche ha condannato “energicamente” i bombardamenti e ritiene che “rafforzino i gruppi terroristici”. Il portavoce del ministero degli Esteri, Bahran Ghasemi, ha detto che gli attacchi stati “un’azione unilaterale pericolosa, distruttiva e che viola i principi del diritto internazionale”. Il governo russo ha annunciato la richiesta della riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Reazioni a favore. Trump è appoggiato dal premier israeliano Netanyahu(“Messaggio Usa forte e chiaro, siamo con loro”) e della premier ingleseTheresa May che parla di “risposta appropriata” all’attacco barbaro con armi chimiche lanciato dal regime siriano. L’Arabia Saudita anche dà il suo “pieno appoggio” all’attacco statunitense. Lo ha dichiarato una fonte del ministero degli Esteri di Riad, citata dall’agenzia di stampa ufficiale Spa. La fonte ha quindi elogiato il presidente Usa Donald Trump, definendolo “coraggioso”, e sottolineato al contrario che “la comunità internazionale ha fallito nel fermare le azioni del regime”. Appoggio è arrivato dal premier australiano, Malcolm Turnbull che ha definito l’attacco, “giusto e rapido”. “Ma non siamo in guerra contro il regime di Assad e gli Stati Uniti hanno chiarito che non vogliono disarcionare il regime”. Turnbull ha aggiunto che il governo americano lo ha informato “poco prima” di realizzare l’incursione. La Turchia “giudica positivamente” l’attacco americano, ha detto il vicepremier Nurman Kutulmus.

Nel corso della giornata di ieri, era trapelata notizia che il Pentagono stessestudiando i piani per un intervento militare in Siria. L’opzione scelta da Trump – attacco mirato da una portaerei – è secondo gli esperti Usa la più restrittiva fra quelle che gli aveva messo sul tavolo il segretario alla Difesa Jim Mattis. Il Pentagono temeva che l’uso di aerei avrebbe fatto scattare la contraerea e l’aviazione russa. Ma è destinata comunque a scatenare polemiche: Trump è intervenuto senza chiedere l’autorizzazione del Congresso, come lo autorizzano a fare le leggi approvate dopo l’11 settembre, ma come aveva scelto di non fare il suo predecessore, Barack Obama. Che nel 2013 fermò all’ultimo minuto un attacco militare contro la Siria – che pure aveva usato armi chimiche contro la popolazione civile – giustificando la sua scelta con la contrarietà del Congresso.

ATTACCO USA ALLA SIRIA: LA CRONACA MINUTO PER MINUTO

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09:07 – 07 Apr

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Marine Le Pen: “Stupita”

La leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen si dice “stupita” dalla decisione del presidente Usa che sta riportando l’america di nuovo al ruolo di “gendarme del mondo”. Le Pen non ha mai nascosto simpatie per il presidente russo Vladimir Putin. Mosca è il principale alleato del governo siriano di damasco.

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Turchia, giudizio positivo

La Turchia “giudica positivamente” l’attacco americano. L’ha detto il vicepremier Nurman Kutulmus alla Fox Tv turca, ripresa dalla bbc. Secondo l’esponente di Ankara, si è trattato di una risposta alla “barbarie” del governo del presidente Assad, che la Turchia ha accusato di essere responsabile dell’attacco chimico.

Katia Riccardi

08:59 – 07 Apr

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Australia con Trump, “risposta giusta e rapida”

Il premier australiano, Malcolm Turnbull, ha espresso il suo appoggio per l’attacco, definito “giusto e rapido”. “È stata una risposta calibrata, proporzionata, con un obiettivo”, ha sottolineato Turnbull in una conferenza stampa a Sydney. “Un attacco importante contro la base aerea, ma non siamo in guerra contro il regime di Assad e gli Stati Uniti hanno chiarito che non vogliono disarcionare il regime”. Turnbull ha aggiunto che il governo americano lo ha informato “poco prima” di realizzare l’incursione.

Katia Riccardi

08:54 – 07 Apr

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Governatore Homs: anche civili tra vittime

Il governatore della provincia di Homs, Talal Barazi, ha riferito di vittime civili nel villaggio situato nei pressi della base militare siriana al-Shayrat. Parlando alla tv libanese al-Mayadeen, Barazi ha detto che il bilancio delle vittime è al momento di cinque morti e sette feriti. Il governatore ha sottolineato che l’attacco “non ci impedirà di continuare a combattere i terroristi”, accusando “America e Israele di sostenere questi terroristi”.

Katia Riccardi

08:52 – 07 Apr

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Ministero Esteri Riad: pieno appoggio a Usa

L’Arabia Saudita dà il suo “pieno appoggio” all’attacco statunitense. Lo ha dichiarato una fonte del ministero degli Esteri di Riad, citata dall’agenzia di stampa ufficiale Spa. La fonte ha quindi elogiato il presidente Usa Donald Trump, definendolo “coraggioso”, e sottolineato al contrario che “la comunità internazionale ha fallito nel fermare le azioni del regime”.

Katia Riccardi

08:50 – 07 Apr

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Siria, Iran: Attacco pericoloso, no iniziative unilaterali

L’Iran ha denunciato l’attacco deciso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, contro la Siria come una operazione “distruttiva e pericolosa”. Lo ha detto un portavoce del Ministero degli Esteri, Bahram Qasemi, citato dall’agenzia locale Isna. “L’Iran condanna con forza questi attacchi unilaterali. Tali misure rafforzeranno i terroristi in Siria e complicheranno la situazione in Siria e nella regione”, ha detto il portavoce di Teheran.

Katia Riccardi

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Oro: corre dopo attacco Usa in Siria, 1.263 dollari l’oncia

È corsa all’oro dopo il bombardamento Usa in Siria. Sui mercati asiatici le quotazioni del lingotto con consegna immediata volano a 1.263,67 dollari l’oncia, sui massimi da novembre 2016. Ieri il metallo prezioso valeva 1.254 dollari l’oncia in avvio di contrattazioni.

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Quando Trump twittava “una pazzia attaccare”

Il presidente Usa ha cambiato opinione rispetto a quando su Twitter considerava “una follia” colpire il regime di Damasco. Era il 5 settembre del 2013 quando su Trump scriveva: “Di nuovo, ai nostri molto folli leader, non attaccate la Siria. Se lo fate molte cose brutte succederanno e da questa guerra gli Usa non riceveranno nulla!”.

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