DONATELLA E LA PECONDRIA+++ UNA POESIA DEL NAPOLETANO FAUSTO MARSEGLIA che spiega tutta malinconia e depressione ( Il vuoto) che stanno nascosti nel termine—seguo Roberto Murolo

Dalla intramontabile, immarcescibile rubrica ” Nihil est” ( abbiamo fatto il Classico):

 

De ignaviae ioco:

 

Odi et amo: quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior

Donatella Catula scripsit

 

 

LA PECONDRIA (d’estate mia mamma diceva: adesso mi faccio un po’ mangiare dalle mosche qui bella distesa…)

 

La odio e la amo: come questo accada, forse ti chiederai.

Non lo so, ma mi accade e mi mette in croce

 

Donatella Catullea ha scritto...”dal letto

 

 

 

FAUSTO MARSEGLIA:   A PECUNDRIA ‘E PULLECENELLA

 

 

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