(© Ansa)
Grillo, nel loggione del pubblico in parlamento che urla senza essere cacciato (Pannella fu cacciato), pochi militanti fuori, la difficile gestione di Casaleggio junior del nuovo statuto, la Raggi impresentabile, la Appendino fenomeno mediatico come, a suo tempo, fu la Polverini (e ho detto tutto).
Non c’è niente di buono sul fronte grillino. Solite scene, meno aficionados, i migliori, come Pizzarotti, cacciati, strenuo tifo del giornale di Travaglio, ma, sotto tutto questo, niente. Non sappiamo che cosa farebbe il Movimento se vincesse le elezioni, sappiamo che a Roma e Torino, conquistate recentemente, non hanno un programma, né assessori decenti, per tacere sulle sindache.
Eppure nei sondaggi Grillo sta sempre avanti o poco discosto dal Pd. Come mai?
LA LEGA DI SALVINI È FERMA. Grillo ha un grande alleato. Gli altri partiti. Partiamo da destra. Salvini si è bloccato poco oltre il 12%, ora vuol togliere, malgrado il veto di Maroni, la parola Nord alla Lega, fa un casino indecente sui migranti, soprattutto se donne e bambini, perché l’uomo è coraggioso, tronca ogni dialogo con Berlusconi, appena può. Quel suo rimestare nei sentimenti indicibili del popolo di destra è tutto lavoro per Grillo.
Meloni è un personaggio romano e quindo, forse, prima o poi toccherà palla se il fallimento dei 5 stelle si approfondirà e se il Pd, o ciò che ci sarà allora, avrà candidati anemici.
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Giuseppe ‘Peppino’ Caldarola (Bari, 9 aprile 1946) è un giornalista e politico italiano.
È stato redattore della casa editrice Laterza dal 1968 al ‘72, al fianco del direttore editoriale Enrico Mistretta; inizia negli stessi anni la militanza nel Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, entrando nella segreteria nazionale del movimento giovanile del Psiup[1], per diventare, poi, segretario cittadino del Pci di Bari fino al ’77, vice-direttore diRinascita, fondatore e primo direttore di Italiaradio, direttore del quotidiano L’Unità dal 1996 al 1998, deputato dal 2001al 2008.
Nel 2001 viene eletto alla Camera dei deputati nella quota proporzionale per la circoscrizione Puglia, con la lista dei Democratici di Sinistra. Viene riconfermato deputato nel 2006, eletto con la lista dell’Ulivo. Dal 2002 al 2006 è membro del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi segreti. Dal 6 giugno 2006 è membro della II commissione (Affari esteri e comunitari). Dal 2006 al 2008 presidente dell’Associazione parlamentare di amicizia con Israele.
Caldarola abbandona i DS nel marzo del 2007[2], alla vigilia del congresso di scioglimento del partito, ponendosi in posizione critica nei confronti della fase costituente del Partito Democratico, sul versante della laicità e della mancata collocazione nel Partito Socialista europeo. Quando Walter Veltroni diventa segretario del Pd aderisce…
per chi volesse …continua:
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Caldarola
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