UN BRANO DI DONATELLA D’IMPORZANO SU CUI VALE LA PENA FARE UNA RIFLESSIONE —ANCHE INDIPENDENTEMENTE DAL REFERENDUM

 

 

 

 

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Non mi sembra che democrazia e oligarchia coincidano. Sappiamo tutti, per averlo constatato, che la democrazia è sicuramente un’opera in costruzione, difficile da attuare nella realtà.D’altra parte la democrazia diretta può funzionare in società di piccole dimensioni o per grandi questioni per le quali ci si rivolge direttamente alla popolazione, come nei referendum. Non per questo dobbiamo rafforzare l’oligarchia o addirittura creare delle istituzioni che accentrino sempre di più il potere, ma rendere invece il potere più trasparente, le persone più istruite e più informate, eliminare le sacche di povertà e combattere la corruzione. Insomma, bisognerebbe cercare di attuare i principi della Costituzione italiana, su cui tutti dicono di essere d’accordo, ma si vogliono cambiare in realtà le regole per cui quei principi potrebbero essere realizzati ( studio e sanità assicurata a tutti, lavoro come base della persona, ripudio della guerra, distanze sociali ed economiche in via di attenuazione, parità effettiva di tutti i cittadini, ecc.)

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