Premio «Inquieto dell’anno» 2016
a Luciano Canfora
La manifestazione, nata da un’idea del Circolo degli Inquieti, premia le voci
fuori dal coro e chi segue l’inquietudine intesa come sinonimo di conoscenza
Quel de precisis — come lo chiama qualche suo studente — del professor Luciano Canfora dovrà trovare una mensola, nel suo studio, su cui ospitare qualcosa di disordinato, di storto, di asimmetrico: la pentola «sghimbescia» che viene assegnata all’«Inquieto dell’anno». Dentro la pentola non ci sono soldi, c’è un foulard, «sghimbescio» anche lui, con un nome e una data. Una banda di anarchicheggianti intellettuali assegna da un ventennio questo riconoscimento a qualcuno che se lo merita perché canta fuori dal coro e insegue l’inquietudine intesa come sinonimo di conoscenza. Prima o poi Canfora doveva cadere nella ragnatela: grecista, latinista, idealista, polemista, comunista, saggista, italianista, francesista, proporzionalista.