1916-2002
Chissà se lassù da qualche parte
sventoleranno le bandiere rosse,
se ci sarà quel mondo di fratelli
che hai sognato nelle gelide
veglie di partigiano.
Come in un film
della Resistenza spagnola
hai fatto saltare
il ponte della vita
e ancora una volta
hai opposto il tuo sdegnoso rifiuto
ad una realtà vile e cialtrona.
Non così avremmo voluto lasciarci.
Tutti insieme
avremmo voluto sfidare con te
la morte
che fa il nido negli angoli bui
della nostra anima
Nelle piazze, sulle strade faticose
delle montagne,
nel gelo degli inverni infiniti
non saresti mai morto.
Io non posso che cantarti,
disperata e triste
per la tua bella vita perduta.
Voglio cantarti,
smarrita e triste
contro la morte assassina
per far vivere il tuo ricordo.
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romano Lupi, Vittò, editore…?
Bella la commossa poesia di Donatella ( che ricorderà la lettera che Vittò volle scrivere ai giovani della FGS, i quali la pubblicarono nella prima pagina del loro bollettino ciclostilato -1965- )