La testimonianza di una neurologa di Medici senza frontiere da poco tornata dalla Grecia, dove è stata 9 mesi. Prima è stata in Liberia, nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan. “Con Ebola – dice – c’era frustrazione, non c’è un vaccino e non dipende da nessuno. In Grecia invece vedi gli effetti di decisioni adottate contro esseri umani”
di ALESSANDRA BADUEL
Il fatto è che non riesco a fare il confronto. Con Ebola, c’era frustrazione, ma anche accettazione. Non c’è il trattamento, un vaccino, e non dipende da nessuno direttamente, diciamo. In Grecia invece vedi gli effetti di decisioni, assisti a un voluto respingimento di esseri umani: questo turba molto di più. Sono anche persone che mi somigliano, ci somigliano tutte,
Anch’io passavo di là
Nella stazione del metrò
a Termini
ho visto un bambino
scarponi e occhi da uomo
seduto sulle scale
fra gente come un torrente
come un gorgo che scende
che sale e vortica intorno
succhiava un latte grigio
le labbra rosse premute
sul biberon tra le dita
contratte e non guardava nessuno
una ragazza dolce lo zaino a spalla
l’ho vista guardarlo stupita
agilmente scavalcarlo un balzo
leggera farfalla.
ci vedo una lontana (lontana?) affinità
sono un po’ imbranato
“anch’io passavo di là” è il titolo