+++UN PARERE DI UN QUOTIDIANO TEDESCO (vedi sotto) SUI TERRIBILI FATTI AVVENUTI DI RECENTE A KOLN, COLONIA —GERMANIA

 

” CONTRO IL SESSISMO  CONTRO IL RAZZISMO “

 

La protesta convocata dopo le molestie subite da un gruppo di donne nella notte di capodanno a Colonia, in Germania, il 5 gennaio 2016. Il cartello dice: “Contro il sessismo, contro il razzismo”. (Wolfgang Rattay, Reuters/Contrasto)
  • 06 GEN 201617.47

La violenza contro le donne a Colonia non c’entra con l’immigrazione

È come se un meteorite si fosse abbattuto su Colonia. Come se fosse successo qualcosa di inaudito. Dopo che oltre novanta donne sono state aggredite durante i festeggiamenti per il capodanno da uomini ubriachi e apparentemente di origine nordafricana e mediorientale, molti tedeschi ritengono che nel paese le donne siano “alla mercé” di orde di immigrati lascivi. Il ministro della giustizia Heiko Maas ha parlato di una “dimensione completamente nuova per la criminalità organizzata”. Ma non è così semplice.

L’obiettivo primario delle aggressioni era il furto, le violenze sessuali erano solo una distrazione. Questo non rende meno grave l’episodio: si è pur sempre trattato di violazioni dell’integrità fisica delle donne. Ma le molestie sessuali su vasta scala non sono una novità. Anche se molti non se ne vogliono rendere conto, in tutte le grandi manifestazioni in cui l’alcol abbonda le donne devono affrontare una triste realtà: essere toccate contro la loro volontà.

Nell’Unione europea una donna su due è stata vittima di violenze fisiche o sessuali. Chi vuole cambiare la situazione deve pensare alla società nella sua interezza. Per certi maschi tedeschi, il carnevale o l’Oktoberfest non sono divertenti senza qualche palpatina. Fin troppo spesso la colpa viene data alle vittime: la gonna troppo corta, lo sguardo troppo invitante.

Succede a Colonia come in piazza Tahrir al Cairo o al parco Gezi di Istanbul. Gli uomini che molestano le donne sono uguali in tutto il mondo. Ma molti tedeschi la pensano diversamente. Mentre alcuni già chiamano alle armi, il partito Alternative für Deutschland vuole chiudere le frontiere ed espellere i “richiedenti asilo che hanno commesso reati”.

Per i populisti di destra la colpa è degli stranieri. Ma la loro idea della donna non è affatto migliore di quella dei molestatori. “Peccato che non sia toccato a voi”, si sentono rispondere su Twitter le donne che si oppongono al razzismo. Questi episodi sono misogini e bisogna fare qualcosa per contrastarli.

 

 

Ma gli esagitati con la bava alla bocca non possono contribuire alla soluzione: con la loro retorica antifemminista, anche loro sono parte del problema.

 

(Traduzione di Floriana Pagano )

Questo editoriale è stato pubblicato su Die Tageszeitung.

http://www.internazionale.it/notizie/2016/01/06/germania-colonia-violenze-donne-razzismo

 

 

DA WIKI: 

 

Die Tageszeitung, è un quotidiano in lingua tedesca, stampato a Berlino (tages, genitivo = del giorno; zeitung= giornale)

Fondato nel 1978 da una cooperativa di Berlino, inizialmente viene collocato come quotidiano locale indipendente di orientamento politico di sinistra. Al suo interno, la rubrica “Futuro” si occupa prevalentemente dei problemi legati agli effetti climatici, dando risalto alle notizie degli ultimi avvenimenti internazionali. Un’altra pagina, molto articolata e seguita con interesse dai lettori, è quella dedicata alle ingiustizie sociali.

La struttura editoriale del giornale è gestita dagli stessi lavoratori, che eleggono il consiglio di amministrazione. Il consiglio ha il compito di eleggere il capo dellaredazione, vice capo di redazione, capigruppo. La struttura comprende l’edizione online del giornale, diretta dal giornalista Timo Hoffman ed il Blog diretto daMathias Brockers, giornalisti molto conosciuti in Germania. Nel 2009, con l’aperura di nuove redazioni, il giornale è letto in Renania settentrionaleVestfalia,Amburgo e Brema.

Le Monde diplomatique è un supplemento settimanale del Die Tageszeitung, in edizione tedesca.

 

 

per chi sa un poco di tedesco, questo che vi presentiamo adesso, è il loro sito online che, mi pare si occupi in questo momento di satire! beati, se leggete, come vi invidio!

http://www.taz.de/

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