14:22 XX chiara vorrebbe mostrarvi —come queste enormi case, una per tutte– siano attente non tanto alla realtà dei giovani oggi in Italia—ma ad un’ideologia, abbastanza preminente, costruita apposta per far presa su persone non solo disoccupate, anche con un lavoro in cui non trovano alcun senso, tutti disperatamente in cerca di un’identità “piacevole” da vestire…il resto… si sa da sempre… La casa di moda Sisley, invece, sul web propone una classica “abbuffata di sesso // un’ammucchiata –un’orgia, si diceva più precisamente ai tempi di Petronio…(Nerone)

 

 

 

http://www.ilsole24ore.com/st/changeisgood/anita.html

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

2 risposte a 14:22 XX chiara vorrebbe mostrarvi —come queste enormi case, una per tutte– siano attente non tanto alla realtà dei giovani oggi in Italia—ma ad un’ideologia, abbastanza preminente, costruita apposta per far presa su persone non solo disoccupate, anche con un lavoro in cui non trovano alcun senso, tutti disperatamente in cerca di un’identità “piacevole” da vestire…il resto… si sa da sempre… La casa di moda Sisley, invece, sul web propone una classica “abbuffata di sesso // un’ammucchiata –un’orgia, si diceva più precisamente ai tempi di Petronio…(Nerone)

  1. Donatella scrive:

    Il cibo è il nuovo culto di cui gli chef sono i sacerdoti. A sentirli parlare in televisione sembrano dei Raffaelli o dei Caravaggi: questa sfumatura di rosso ( ma solo un cicinino) sta bene sul giallo della pasta, ancora di più sul grigio del grano saraceno. Meglio di tutto sarebbe fare la pasta in casa col grano arsiccio ( e qui c’è un orgasmo collettivo), che si acquista in posti segretissimi a carissimo prezzo con il giuramento di non rivelare quel segreto a nessuno ( era quel che restava delle stoppie del grano secche e bruciate, mangiato dai poveracci). La mozzarella di bufala campana si può solo mangiare adagiata su un letto di rucola raccolta prima del levar del sole in una piana frequentata da popoli preitalici di cui si è perso anche il nome. Se vuoi accompagnare la sacra erba con un pomodorino, devi comprare quello che un contadino protervo e arrogante vende unicamente a chi gli recita in lingua originale l” Arte coquinaria” di Apicio. Il pane deve essere fatto unicamente con lievito madre, che le famiglie serie si tramandano da trenta generazioni. Il tutto deve risultare croccante e fresco, la nota dolce e profumata si deve armonicamente scontrare con il rimando acido ma amalgamante dell’aceto di Modena, il cui costo è di diecimila euro a carato. Sono tutte eccellenze italiane e il nostro Paese è il più bello del mondo.

  2. nemo scrive:

    Nemo ( ma non solo ) dopo la falciatura ( manuale, allora ) del grano andava a ‘spigolare’ (pratica ammessa dalla consuetudine) : a raccogliere le spighe di grano rimaste sul terreno ( la paglia, alle volte, si spezza oltre a qualche spiga in più lasciata apposta dai falciatori ‘a mano’) e così si poteva fare un po’ di farina per un pane che allora sembrava di un sapore sublime ( quando non ce n’ era punto, di pane ! ). Ehhh, ‘vantaggi’ della guerra e del primissimo dopoguerra …..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *