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2. segue un magnifico post su di lui, con foto e musiche–con il link !
1. MA PRIMA SENTITE COME SUONA!
Fela Kuti- Beast of No Nation
https://www.youtube.com/watch?v=HkCO0Lbopas
ECCO IL POST SUPER SUPER!
Sorrow, tears and blood: Fela Kuti, l’Africa e l’Occidente
- Categoria: Cantanti
- Pubblicato Mercoledì, 11 Marzo 2015 13:01
- Scritto da Alex Bardascino
Sir Paul McCartney mise piede a Lagos nel 1972 ritrovandosi all’improvviso in una città caotica, stracolma di lebbrosi e mendicanti, posti di blocco ed esercito a ogni polveroso angolo di strada. L’ex Beatles, dopo aver declinato la proposta della sua label di trasferirsi temporaneamente a Rio de Janeiro, è alla ricerca di ispirazione in vista del suo quinto album solista, Band on the Run. Il motivo per cui il baronetto opta per la Nigeria non è di certo legato alle attrazioni turistiche o alle lunghe spiagge sabbiose: pur mantenendo una parvenza di città violenta e inospitale, Lagos ha qualcosa di estremamente interessante da offrire agli intenditori di musica. E non è solo Sir Paul a rendersene conto: la casa discografica Motown prova a trasferire in Nigeria (senza mai riuscirci) alcune delle sue sedi statunitensi; persino mostri sacri comeJames Brown e Gilberto Gil organizzano immediate spedizioni in Africa per assistere personalmente al nuovo fenomeno, ovvero alla nascita del sound che caratterizzerà maggiormente la musica africana nel XX secolo e che avrà inaspettate ripercussioni sulla musica mondiale. Per molti critici e giornalisti dell’epoca si stava assistendo alla creazione di una “musica classica africana”, e solo un grande appassionato di classica europea (con una conoscenza maniacale dell’opera omnia di Bach, Händel e Schubert) come Fela Anikulapo Kuti poteva ambire a tanto.
È lui l’artefice principale di questa svolta epocale nella storia musicale del continente nero nonché la causa del successivo flusso migratorio verso l’Africa di innumerevoli artisti internazionali: la nuova Terra Santa si trova in Nigeria, la sua rivoluzione si chiama Afrobeat. Il mondo intero è affascinato, quasi sconvolto dall’incredibile impatto del nuovo sound che stravolge le regole della ritmica imposte nel mondo occidentale dal pop e dalle major; Fela da parte sua non si scompone dinnanzi al successo, non si abbassa a compromessi e non si svende a quelli che considera senza mezzi termini come “colonizzatori“: congeda difatti McCartney dandogli del “ladro”, rifiuta un contratto da un milione di dollari dalla Motown, registra brani della durata di un’ora cosicché non possano essere trasmessi dalle radio. Accoglie invece a braccia aperte James Brown e Gilberto Gil – con cui condivide le origini africane -, interessati al mood e affascinati dalla figura della leggenda vivente Fela Kuti, nato nell’ottobre del 1938 da Israel, un pastore anglicano, e Funmilayo Kuti, una fervente femminista e militante comunista, figura rivoluzionaria in una nazione totalitaria e conservatrice, nota per essere stata la prima donna nigeriana ad ottenere la patente di guida e ad aver viaggiato fino in Russia e Cina (dove inoltre venne ricevuta da Mao).
A 20 anni il padre lo manda in Inghilterra per iniziarlo agli studi in medicina, ma Fela dal canto suo si iscrive al Trinity College of Music e inizia a frequentare i clubs londinesi, costruendosi una reputazione come musicista e maturando la conclusione che il jazz, a causa delle numerose contaminazioni, ha definitivamente smarrito quelle radici che una volta affondavano nella ritmica africana. Quando Fela torna a casa nel ’63 con il suo primo gruppo a seguito chiamato Koola Lobitos molti equilibri sono stati sovvertiti nel frattempo sul continente: la Nigeria si era proclamata indipendente nel ’60, Patrice Lumumba era stato assassinato nel gennaio del ’61, Mandela sarà condannato all’ergastolo pochi mesi dopo. In seguito ai due colpi di stato del 1966 e al massacro degli Igbo scoppia una sanguinosa guerra civile in Nigeria, mentre negli Stati Uniti nel ’65 e ’67 vengono uccisi rispettivamente Malcolm X e Martin Luther King, due icone del movimento per i diritti dei neri. Non a caso nasce in quegli anni in California il movimento delle Black Panthers, mentre è in maniera fortuita che Fela Kuti, negli Stati Uniti per una serie di concerti nel ’69, legge Malcolm X e avverte una nuova coscienza, un forte sentimento panafricano, un crescente spirito rivoluzionario che trasforma in musica, in energia creativa.
segue nel link:
https://www.youtube.com/watch?v=IiLkRDYOxCQ
FELA KUTI… anche noto con lo pseudonimo The Black President (Abeokuta, 15 ottobre 1938 – Lagos, 2 agosto 1997) è stato unrivoluzionario, musicista e attivista per i diritti umani nigeriano, inventore del genere musicale dell’afrobeat e considerato fra i più influenti artisti africani del XX secolo. (wiki)
per chi sa un po’ di inglese ::: ” Il grande Fela ” su The Guardian —2004
http://www.theguardian.com/music/2004/aug/15/worldmusic
Bello e interessantissimo il ritratto di questo grande musicista, di cui conoscevo a malapena il nome.
Bellissime le foto!