22:47 SUL DIRITTO ALLO STUDIO —UNA LETTERA AD AUGIAS CHE NON C’E’!, REP. DI OGGI p. 28

Se studiare diventa sempre più difficile

Antonio De Rosa

Napoli

Il terzo dei miei tre figli dalle elementari ha un sogno: studiare medicina all’Università, diventare medico per mettersi al servizio degli altri, in particolare dei più deboli e disagiati. La ragazza, ormai diciottenne ed ora in possesso del diploma di maturità, consapevole dei test universitari all’ingresso, da due anni segue corsi di studio per superare i quiz di logica, chimica, biologia, matematica e fisica. Tali corsi sino ad oggi sono costati alla mia famiglia oltre 2.500 euro. Ancora, in questo mese, l’Università di Napoli “Federico II” ha istituito un corso di preparazione per superare i quiz (costo 100 euro). In queste settimane, come mia figlia in Italia oltre 65.000 giovani hanno versato alle università italiane 100 euro per poter partecipare ai test di medicina che si terranno a settembre prossimo. Ma non finisce qui: in previsione che il test non possa essere superato, mia figlia (come tanti altri) ha dovuto versare altri 150 euro per partecipare ai test selettivi per l’accesso ai corsi di laurea di Biologia, Biotecnologie per la salute e Professioni Sanitarie. Ora mi chiedo: quale Paese abbiamo costruito se l’accesso alla cultura ed alla possibilità di occupare un posto di livello è di fatto precluso ai poveri, ai meno abbienti, ai figli di nessuno? Sembra ormai svanito nel nulla quell’ascensore sociale che ha consentito nei decenni scorsi a tanti figli di portinai, di ciabattini, di operai di divenire figure di primo piano nella scala sociale italiana dal dopoguerra in poi.

 

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1 risposta a 22:47 SUL DIRITTO ALLO STUDIO —UNA LETTERA AD AUGIAS CHE NON C’E’!, REP. DI OGGI p. 28

  1. Donatella scrive:

    Ormai l’università è diventata come era prima degli anni Sessanta: un privilegio per chi ha dei genitori alle spalle che possano sostenerne il costo. Negli anni ’60-’70 il fatto che figli di gente modesta o modestissima potessero accedere all’università ha portato uno svecchiamento, una democratizzazione in professioni, come il medico, che da secoli erano rinchiuse in caste.Ora le caste, che si erano un poco indebolite, si rifanno più potenti che mai.

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