ore 21:48 CESARE PAVESE —DUE POESIE DALLA RACCOLTA “LA TERRA E LA MORTE ” (ANNI 1945-1946 )

 

l’amore di Pavese del periodo romano–1945 e meta’ 1946

 

“Saprò diventare come vuoi. Devo diventarlo, perché non voglio che la nostra storia somigli alle altre che ho bruciato.” —Hanno scritto un romanzo a quattro mani, non concluso:

Cesare Pavese

 

raccolta:

LA TERRA E LA MORTE

(1945-1946)

 

 

 

Tu sei come una terra

che nessuno ha mai detto.

Tu non attendi nulla

se non la parola

che sgorgherà dal fondo

come un frutto tra i rami.

C’è un vento che ti giunge.

Cose secche e rimorte

t’ingombrano e vanno nel vento.

Membra e parole antiche.

Tu tremi nell’estate.

 

 

 

Sei la terra e la morte.

La tua stagione è il buio

e il silenzio. Non vive

cosa che più di te

sia remota dall’alba.

 

Quando sembri destarti

sei soltanto dolore,

l’hai negli occhi e nel sangue

ma tu non senti. Vivi

come vive una pietra,

come la terra dura.

E ti vestono sogni

movimenti singulti

che tu ignori. Il dolore

come l’acqua di un lago

trepida e ti circonda.

Sono cerchi sull’acqua.

Tu li lasci svanire.

Sei la terra e la morte.

 

 

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2 risposte a ore 21:48 CESARE PAVESE —DUE POESIE DALLA RACCOLTA “LA TERRA E LA MORTE ” (ANNI 1945-1946 )

  1. i. scrive:

    Bellissime poesie!

  2. roberto rododendro scrive:

    sempre amato Pavese, in tutte le sue forme.
    Ovviamente conosco questi versi da …… 60 anni, ma nulla cambia , mi emoziona sempre malgrado io sia, nel tempo cambiato.

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