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Se il disagio lo conosci, lo puoi battere
Sono anni che mi occupo di chi ha problemi di salute mentale, insieme a tanti operatori della Casa della carità, a medici, psichiatri, psicologi, docenti universitari che hanno spesso regalato il loro tempo per dedicarlo a chi soffre, qui a Milano, soprattutto nei quartieri più periferici dove finiscono confinate solitudine e disagio, paure e, a volte, disperazione.
Ho conosciuto, in questi anni, tanti uomini e donne bisognosi di cure e di assistenza. Ho visto fortunatamente ampliarsi la sensibilità attorno alle problematiche del disagio mentale, ho visto crescere esperienze nuove, in molti casi frutto di iniziative dal basso sostenute da istituzioni ed enti sanitari – e’ il caso
promosso dal Comune di Milano e portato avanti da Casa della carità nel quartiere Molise-Calvairate, in convenzione con il Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico –
ma, purtroppo,
ho anche avvertito crescere la vergogna e la resistenza a chiedere un aiuto da parte di tanti uomini e di tante donne, tra cui molti immigrati, molti disoccupati, molti rimasti senza un lavoro o senza una casa, che per imbarazzo o per scarsa conoscenza non sanno o non se la sentono di rivolgersi spontaneamente agli operatori dei Cps, i Centri psico-sociali.
Ecco perché considero una bella notizia quella del prossimo debutto nel quartiere Molise-Calvairate dei cosiddetti
in gergo tecnico definiti “Esp”,
Esperti del sostegno fra pari.
Chi sono?
Persone che hanno avuto che fare con il disagio psichico e che sono riusciti a controllare e a superare i loro problemi grazie all’aiuto e al sostegno ricevuto, persone che adesso, dopo un lungo e impegnativo percorso di formazione, aiuteranno e accompagneranno quelli che attualmente sono nelle condizioni in cui erano loro stessi un tempo.
Non un “aiuto esterno”, ma un “aiuto consapevole” da parte di chi, meglio di chiunque, è in grado di comprendere le paure e le ansie, le resistenze e le vergogne di uno che oggi si trova in quella condizione di sofferenza che loro per primi hanno provato.
Confesso che alla Casa della carità siamo molto orgogliosi di quest’ultima nostra iniziativa, nata all’interno del progetto “ProviamociAssieme” che nel quartiere opera da anni,
orgogliosi perché questi primo otto facilitatori sociali, in attesa di iniziare il loro tirocinio nel Dipartimento di salute mentale del Fatebenefratelli,
sono la prova che
persone con problemi psichici, spesso viste dall’opinione pubblica come un fastidio o come un pericolo, al contrario possono diventare una risorsa importante nell’opera di sensibilizzazione della società su una problematica, come il disagio mentale, molto diffusa ma ancora troppo spesso taciuta, sottovalutata o ignorata.
È stato un lungo corso di formazione, quello che le persone seguite da “ProviamociAssieme” hanno dovuto sostenere per diventare Esperti alla pari: 300 ore di lezioni, sotto la guida di psichiatri e di assistenti sociali al termine delle quali i nuovi otto Esp hanno sostenuto e superato un esame di abilitazione.
Averlo superato è stato, per loro, un successo: non solo per il titolo che hanno conseguito e per il ruolo che assumeranno, ma anche perché, durante il corso, hanno potuto acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e una maggior coscienza della passata sofferenza, avendo dato un nome a quanto è loro successo.
Saranno i migliori intermediari con chi ancora soffre e i migliori ambasciatori nei confronti delle paure e dei pregiudizi che ancora la società nutre nei confronti della malattia mentale.
Don Virginio Colmegna è presidente della Fondazione Casa della carità Angelo Abriani di Milano.
Ordinato sacerdote nel 1969, negli anni Ottanta ha promosso diverse cooperative e comunità di accoglienza. Direttore della Caritas Ambrosiana dal 1993 al 2004, quando il cardinale Carlo Maria Martini gli ha chiesto di dar vita alla Casa della carità.
Sorta nel quartiere periferico di Crescenzago, la struttura è una vera e propria Casa che accoglie e dà aiuto quotidiano e gratuito a decine di persone in difficoltà.
Sconfinando vuole essere un commento su quanto avviene ogni giorno che, partendo dall’esperienza di confine della Casa, possa diventare un punto di riflessione co
Tag: milano, molise calvairate, periferie, psichiatria, salute mentale
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#CDC10 – Lo Spazio Teatro NO’HMA Teresa Pomodoro per la Casa della carità
Uno spettacolo dello Spazio Teatro NO’HMA cui è invitata tutta la città. Un’iniziativa culturale nata dal legame che unisce la Fondazione a Teresa e Livia Pomodoro. Un dono che NO’HMA offre alla Casa della carità per il suo decimo anniversario
Giovedì 20 novembre, ore 21.00
BAKHITA
La storia straordinaria di Madre Moretta
di Teresa Pomodoro
con Félicité Mbezele
musiche dal vivo:
Giuseppe Di Benedetto – pianoforte
Sam Fall Mbaye – djembe
regia di Charlie Owens
Via Andrea Orcagna 2, Milano
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Si consiglia la prenotazione:
02.45485085 / 02 26688369
nohma@nohma.it
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