ORE 00:28 DA FRU84 IL TEATRO DEGLI ORRORI — A SANGUE FREDDO –PER KEN SARO WIWA

 

 

www.resistenze.org – cultura e memoria resistente – poesia

da  “Note n.30” –  Coll. Che Guevara

KEN  SARO-WIWA
Nigeriano, scrittore militante, viene impiccato il 10 novembre 1995 dal regime militare (alleato USA  e quindi non terrorista….) perché  aveva denunciato la Shell che dal 1958 estrae petrolio nel territorio del delta del fiume Niger. La popolazione Ogoni che vi abita, oltre che essere avvelenata dall’inquinamento degli impianti industriali , è stata costretta “manu militari” all’emigrazione, alla miseria .
Saro -Wiwa  denunciò questo ennesimo crimine dell’imperialismo e ha pagato con la vita.

Ricordiamo che anche l’AGIP è presente con pozzi di estrazione in Nigeria ed è ovviamente collusa con il regime militare . Ricordiamo ancora  che dall’87 all’88 sono state scaricate illegalmente in Nigeria 3800 tonnellate di rifiuti tossici italiani.

La vera prigione ( K. Saro-Wiwa)

Non è il tetto che perde
Non sono nemmeno le zanzare che ronzano
Nella umida, misera cella.
Non è il rumore metallico della chiave
Mentre il secondino ti chiude dentro.
Non sono le meschine razioni
Insufficienti per uomo o bestia
Neanche il nulla del giorno
Che sprofonda nel vuoto della notte
Non è
Non è
Non è.
Sono le bugie che ti hanno martellato
Le orecchie per un’intera generazione
E’ il poliziotto che corre all’impazzata in un raptus omicida
Mentre esegue a sangue freddo ordini sanguinari
In cambio di un misero pasto al giorno.
Il magistrato che scrive sul suo libro
La punizione, lei lo sa, è ingiusta
La decrepitezza morale
L’inettitudine mentale
Che concede alla dittatura una falsa legittimazione
La vigliaccheria travestita da obbedienza
In agguato nelle nostre anime denigrate
È la paura di calzoni inumiditi
Non osiamo eliminare la nostra urina
E’ questo
E’ questo
E’ questo
Amico mio, è questo che trasforma il nostro mondo libero
In una cupa prigione.

 

 

 

 

 

Il teatro degli orrori – A sangue freddo

 

https://www.youtube.com/watch?v=sIn3Z54fi5Q

 

 

 

 

 


A SANGUE FREDDO
(P. Capovilla, G. Ragno Favero, G. Mirai, F. Valente)

Non ti ricordi di Ken Saro Wiwa? Il poeta nigeriano, un eroe dei nostri tempi. Non ti ricordi di Ken Saro Wiwa? Perché troppo ha amato l’hanno ammazzato davanti a tutti. Bugiardi dentro, fuori assassini, vigliacchi in divisa. Generazioni intere ingannate per sempre a sangue freddo. Ken Saro Wiwa è morto, evviva Ken Saro Wiwa. Non è il tetto che perde, non sono le zanzare, non è il cibo meschino. Non basterebbe a un cane. Non è il nulla del giorno che piano sprofonda nel vuoto della notte, sono le menzogne che ti rodono l’anima. In agguato, come sempre, la paura di morire. Io non mi arrendo, mi avrete soltanto con un colpo alle spalle. Io non dimentico e non mi arrendo. Io non mi arrendo, è nell’oblio che un uomo, è nell’indifferenza che un uomo, un uomo vero, muore davvero. Quanto è grande il cuore di ken Saro Wiwa? Forse l’Africa intera, il nulla del giorno sprofonda piano nel vuoto della notte. Avete ucciso Wiwa, ladri in limousine, che Dio vi maledica. Pagherete tutto, pagherete caro.

 

 

 

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