Ucraina, colpito ospedale a Donetsk: morti e feriti. Poroshenko: “Usa ci invieranno armi”
(reuters)
Il numero delle vittime non è definitivo. Secondo l’agenzia di stampa russa RIA, che cita fonti dei ribelli, sarebbero quattro, per Interfax hanno perso la vita 15 persone. Il presidente ucraino: “Non ho dubbi che una decisione sulle forniture d’artiglieria sarà approvata dagli Stati Uniti e dai nostri partner. Dobbiamo difenderci”
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“Il proiettile ha colpito l’ospedale alle 12, ora locale, ci sono morti e feriti”, si legge sul sito dell’amministrazione. Il numero delle vittime non è ancora definitivo. Per l’agenzia di stampa russa RIA, che cita fonti dei ribelli, le vittime sarebbero quattro ma secondo la Tass, che cita il ministero dell’autoproclamata repubblica locale, sono almeno 5 (e 4 feriti), mentre il ministero delle situazioni di Emergenza della stessa repubblica, citato da Interfax, riferisce di 15 morti. Le autorità locali sostengono che i bombardamenti hanno danneggiato anche sei scuole e cinque asili.
Le vittime dell’esercito. L’esercito ucraino dalla sua, dichiara che due soldatisono stati uccisi e 18 feriti nella lotta contro i separatisti filo-russi solo nelleultime 24 ore. Sempre secondo i militari le forze separatiste nello stesso lasso di tempo, avrebbero lanciato circa 80 razzi di artiglieria e attaccato posti di blocco e villaggi ucraini. Nei nove mesi di conflitto in Ucraina orientale, sono morte oltre 5 mila persone. Gli scontri sono tornati ad aumentare da sabato scorso, quando a Minsk, in Bielorussia, le forze politiche non sono riuscite a raggiungere un accordo di pace.
Poroschenko: “Usa ci aiuteranno”. Il presidente ucraino Petro Poroshenko, durante una visita a Kharkiv in Ucraina orientale, ha detto di non avere “il minimo dubbio” che gli Usa manderanno armi a Kiev. “Non ho il minimo dubbio che la decisione di fornire armi all’Ucraina sarà presa dagli Usa, come pure da altri nostri partner, perché dobbiamo essere in grado di difenderci”, ha detto. Finora la dichiarazione non è stata rilanciata da altri media. Tra due giorni è atteso a kiev il segretario di Stato Usa John Kerry.
Una tregua “immediata” in maniera che i civili possano mettersi in salvo dai combattimenti in corso in uUcraina orientale è stata chiesta oggi dall’alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini. “I civili devono poter lasciare la zona di conflitto in tutta sicurezza” ha affermato in un comunicato il capo della diplomazia europea, chiedendo “una tregua locale temporanea di almeno tre giorni, che abbia effetto immediato” attorno alla città di Debaltseve, dove i combattimenti sono particolarmente intensi.
Rischio catastrofe umanitaria. “La situazione umanitaria è drammatica e se nei prossimi mesi non migliorerà andiamo incontro ad una catastrofe”, ha detto Andrea Ciocca, capo progetto di Medici senza frontiere a Donetsk. Intervistato da Radio24 ha spiegato come “la capacità della popolazione di far fronte alle conseguenze sia dirette che indirette del conflitto sta venendo meno. Il freddo rende tutto più complicato. Le infrastrutture economiche sono crollate, c’è poca possibilità di lavorare, le persone che avevano uno stipendio prima del conflitto non ce l’hanno più, la disponibilità di medicinali nelle farmacie e di cibo sta diminuendo”. I colpi di mortaio sia da una parte che dall’altra “si succedono di giorno e di notte. Il numero delle vittime continua ad aumentare, il conteggio ha superato le 5300 dall’inizio del conflitto, fra civili e militari”. In queste settimane sono state colpite anche strutture mediche.