“gli italiani dopo il primo slancio non volevano la guerra,
la Massoneria sì” (commento alla foto)
Veglia
Un’intera nottata
Buttato vicino
A un compagno
Massacrato
Con la bocca
digrignata
volta al plenilunio
Con la congestione
Delle sue mani
Penetrata
Nel mio silenzio
Ho scritto
Lettere piene d’amore.
Non sono mai stato
Tanto attaccato alla vita..
Giuseppe Ungaretti,
sulla Cima Quattro, 23 dicembre 1915
Godere un solo
Minuto di vita
Iniziale
Cerco un paese
Innocente. Giuseppe Ungaretti
i disertori e gli obbiettori di coscienza—
Alcune lapidi che commemoravano i caduti della I Guerra Mondiale, dato
che non erano retoriche, vennero fatte sparire. A Bussoleno, in Val di
Susa, c’era una lapide con su scritto:
Per quello che fu sofferto
nell’ozio depravante della caserma
sotto il bastone della servitù
nel lezzo delle trincee
nelle vigilie di magnificate carneficine.
Questa lapide venne distrutta nel 1921 dai fascisti. Così come fu
distrutta l’anno seguente un’altra scritta apposta a Tolentino, in
provincia di Macerata, che diceva:
Possa la santità del lavoro redento
fugare e uccidere per sempre
il sanguinante spettro della guerra
per noi e per tutte le genti del mondo.
Questa la speranza e la maledizione nostra
contro chi guerra volle e risogna.
Queste poesie e dediche le ho prese da “Etnografia del quotidiano. Uno
sguardo antropologico sull’Italia che cambia”, Marco Aime, Eléuthera
2014
UOMINI CONTRO DI FRANCESCO ROSI–1970
film liberamente dal bellissimo libro di Emilio Lussu:
Un anno sull’altipiano—libro di memorie dell’autore:
« Sentivo delle ondate di follia avvicinarsi e sparire. A tratti, sentivo il cervello sciaguattare nella scatola cranica, come l’acqua agitata in una bottiglia. »
Fu pubblicato a Parigi nel 1938 su insistenza di Gaetano Salvemini
O GORIZIA CHE TU SIA MALEDETTA—GIOVANNA MARINI (DAL FILM)
https://www.youtube.com/watch?v=nVA_7IIoIZk
Edizione: | 2014 // 13 euro |
Collana: | Storia e Società |
ISBN: | 9788842054924 |
Argomenti: | Storia contemporanea, Storia d’Italia |
presentazione:
«[…] che se io potesse a far vendetta da avvelenarli quei birbanti che hanno voluta la guerra io morirei contentissimo […]»: è il brano tratto da una lettera di un fante ventenne, che procurò al suo autore una condanna a due anni di reclusione per ‘lettera disfattista’. Non è che uno dei tanti documenti raccolti per la prima volta da Enzo Forcella e Alberto Monticone, ma ce ne sono di ben più agghiaccianti: condanne alla fucilazione per autolesionismo e per fuga dinanzi al nemico; lunghi anni di carcere per ‘propaganda sovversiva’, per ‘disfattismo’, per banali espressioni di insofferenza. «Maledetta la guerra, maledetto chi la pensò», «Non voglio morire per la patria», «Caro padre la guerra è ingiusta»: non si può capire la tragica realtà dell’Italia della Grande Guerra ignorando le manifestazioni di disfattismo in trincea e l’attività repressiva dei tribunali militari.
Una raccolta, questa, che ha dato l’avvio a nuove strade di ricerca e aperto a una corretta e completa memoria nella cultura civile.
Doloroso ma doveroso ricordare quell’ immane macello che fu la guerra 1914.1918 e bene avete fatto tu, cara Chiara, e Donatella. Ungaretti (volontario) si accorse ben presto della follia in cui venivano ‘tritati’ i giovani europei ( ma non solo ) della sua generazione. Oltre a ‘Veglia’ scritta sulla Cima 4 il 23 Dicembre del 2015 , è famosa ‘Soldati’, poesia scritta al Bosco di Courton nel luglio del ’18: ” Si sta / come d’ autunno / sugli alberi / le foglie /.
Ma siete già a bologna? O avete rimandato un pochino per fare le cose più calme?–aggiungo subito la poesia, grazie, lo sai–Mario ti sta scrivendo addirittura una lettera, ma …è andato fuori tema!, non avendo preso in considerazione la tua osservazione principale (sull’unicità)! Non è bello? E’ sempre stato così, quei pochi testi che ha prodotto e che considero, non solo io, ben fatti, ha dovuto riscriverli 5-6 volte mentre io dovevo fare “la maestrina dalla penna”, come teneramente mi chiamava un tempo un amico che non riesco più a vedere- (-E’ vedovo e ha una morosa, che forse ha sposato già, che…mah! ) —Sai, mi colpisce tanto come la vecchiaia o “la minore gioventù”, come forse preferirebbe Donatella, comporti uno sviluppo dell’autismo che fa impressione (il mio grazie al cielo non me lo vedo! Né per ora voglio indagare)–Voglio dire che la persona è sempre più centrata su stessa, difficile che sposti l’obbiettivo sull’altro…a meno che si abbia un vero “interesse” di cui vedo più forte l’attrazione erotica, sia pur lieve / poi se è forte desta sempre “la carne fresca” di antiche memorie condivise con Enzo!–o altre motivazioni di utilità varie che riguardano sempre il sé. Per esempio, sono molto girata, io, verso chi collabora al blog…fino ad esserne co-autore…spero. Vedi, la mia “illusione” è questa: “se ho tanto visitatori, vuol dire che “valgo”-“-C’è da dire che la mia illusione non nuoce a nessuno perché non mi impedisce di mollarla per “aver cura” (come amo questa espressione! Aver cura, prendersi cura di…è per me la più bella espressione d’amore e quella che fa meglio alla nostra salute, tra l’altro. potrebbe anche essere “prendersi cura di una casa, di un giardino…) delle persone care tra cui metto, in prima fila, il mio Didì, perché mi dà un affetto–ricambiato–che non avrei immaginato di avere–Ero sicura che avrei avuto una “vecchiaia erotica (Eros)” in cui si sarebbe ribaltato il tavolo …ma con questo piccolo Didì–be’ non avrei potuto proprio immaginarmelo! Eppure è il miglior “marito” che abbia mai avuto. E lui lo sa bene! grazie dell’indicazione di lettura cui posso provvedere subito. “ciao a casa”, dovunque voi siate, ch