ore 14:59 VI VA DI LEGGIUCCHIARE QUALCOSA DI BECKETT…MENTRE, CON IL SOLE SPLENDENTE CHE E’ USCITO QUI A MILANO–STATE FACENDO UNA SPLENDIDA CORSA NEL PARCO RIGOROSAMENTE ” A PIEDDISSIMI IGNUDI / IGNARI / IGNIFUGHI… CHI CONTINUA?”

 

 

 

 

 

http://www.pulsazioni.net/category/beckett

 

CHIARA: non ho il testo inglese né so di chi è la traduzione–Ma se non mi sbaglio (ma mi sbaglio) sono pubblicate nella PBE di Einaudi–Ecco, la PBE non c’è, però il libro c’è ! AMEN—NESSUNA CAROTA E PATATA CON MONDADORI, NON  E’ PER NIENTE, E’ PROPRIO ANTIPATIA!

2006
ET Poesia
pp. XC – 308
€ 12,80
ISBN 9788806184544 

Traduzione di Gabriele Frasca

La prima raccolta a presentare tutte le poesie attualmente edite di Samuel Beckett, fra cui molte mai tradotte in italiano.

 

Musica dell’indifferenza
cuore tempo aria fuoco sabbia
del silenzio frana d’errori
copri le loro voci ch’io
non mi senta più
tacere.


Samuel Beckett, Foxrock (Irlanda) 1906 – 1989

 

 

 


Ancora l’ultimo riflusso
i ciottoli morti
il mezzo giro poi i passi
verso le vecchie luci

1937

 

 


Seguo questo corso di sabbia che scorre
tra i ciottoli e la duna
la pioggia d’estate piove sulla mia vita
su me la mia vita che mi sfugge mi insegue
e finirà il giorno del suo inizio
Caro istante ti vedo
in questa tenda di bruma che indietreggia
dove non dovrò più calpestare quelle lunghe soglie mobili
e vivrò il tempo di una porta
che si apre e si richiude


1948

 

Che farei senza questo mondo senza faccia né domande
dove essere non dura che un attimo dove ogni istante
si versa nel vuoto nell’oblio di essere stato
senza quest’onda dove alla fine
corpo e ombra sprofondano insieme
che farei senza questo silenzio abisso dei bisbigli
ansimante furioso verso il soccorso verso l’amore
senza questo cielo che si innalza
sulla polvere delle sue zavorre
Che farei come ieri come oggi
guardando dal mio oblò se non sono solo
a errare e girare lontano da ogni vita
in uno spazio burattino
senza voce tra le voci
rinchiuse con me


1948

 

 

Vorrei che il mio amore morisse
che piovesse sul cimitero
e sui vicoli dove passo
piangendo quella che credette di amarmi

 

1948



 

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