NOTA: Il nostro santo mistico S.Bernardo di Clairvaux (l’Ordine nasce in Francia), nel suo vivace linguaggio non puo’ che essersi ispirato “agli scivolosi, lubrici e scaltri racconti di MGP !”
Non considero le mie parole “scivolose, lubriche e scaltre” e non vorrei definirle per niente. La lingua che racconta si destreggia tra i diversi labirinti del corpo, dell’anima e della mente, trova una strada e un modo per dire. Non vuole essere esplicativa, vuole superare ogni catalogazione, non si prende cura della schedatura, vuole solo raccontare. Finalmente fuori dai confini prevedibili! MGP
” La lingua- diceva San Bernardo- si chiama così perché lecca. Lecca se vuole lusingare, morde quando è maldicente, lega ma non può essere legata: è lubrica, e non la si può trattenere: è sfuggente e ingannatrice. E’ scivolosa come l’anguilla, acuminata come la freccia; è dolce e scaltra, generosa e sempre pronta a inaridire ciò che è buono e a mescere il male:” Chi trattiene la propria lingua difende la propria anima, poiché la morte e la vita sono in potere della lingua”.
Non considero le mie parole “scivolose, lubriche e scaltre” e non vorrei definirle per niente. La lingua che racconta si destreggia tre i diversi labirinti del corpo, dell’anima e della mente, trova una strada e un modo per dire. Non vuole essere esplicativa, vuole superare ogni catalogazione, non si prende cura della schedatura, vuole solo raccontare. Finalmente fuori dai confini prevedibili! MGP
cara MGP, ho messo il tuo commento proprio sotto il mio, come puoi verificare. E’ pena non poter trasformare queste righe così perfette in qualcosa che duri, “grazie della visita”, come scrive Nemo nel suo blog…ciao, ogni bene possibile per l’anno nuovo+quelli a seguire, dal blog di tutti-ch