ore 23:04 LEGGETE L’ULTIMA FRASE DI PIERO CALAMANDREI CITATA DA ENRICO BERLINGUER!—- chiara, CALAMANDREI // un brano di PIERO CALAMANDREI dal blog di MARIA (sotto) / NOI DEL BLOG NOSTRO! ::: una frase dal sito di enrico berlinguer!

chiara:  

 

Del Codice di Procedura civile del 1940, in pieno fascismo e guerra, sapevate e sapete dirmi qualcosa? ciaochiara

 

 

 

 

dal blog di maria (link):

 

 

 

La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. (Piero Calamandrei)

Pubblicato il 24 aprile 2014 da 

“Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giornoLa libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. (Piero Calamandrei)Pubblicato il 24 aprile 2014 da maria2Artist Chris Buzelli“Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore, mi vien fatto di pensare a certi inesplicabili ritmi della vita cosmica, ai segreti comandi celesti che regolano i fenomeni collettivi, come le gemme degli alberi che spuntano lo stesso giorno, come certe piante subacquee che in tutti i laghi di una regione alpina affiorano nello stesso giorno alla superficie per guardare il cielo primaverile, come le rondini di un continente che lo stesso giorno s’accorgono che è giunta l’ora di mettersi in viaggio. Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.”
(dal discorso tenuto al Teatro Lirico di Milano, 28 febbraio 1954, in Uomini e città della Resistenza: discorsi scritti ed epigrafi, Laterza)
inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro il terrore, mi vien fatto di pensare a certi inesplicabili ritmi della vita cosmica, ai segreti comandi celesti che regolano i fenomeni collettivi, come le gemme degli alberi che spuntano lo stesso giorno, come certe piante subacquee che in tutti i laghi di una regione alpina affiorano nello stesso giorno alla superficie per guardare il cielo primaverile, come le rondini di un continente che lo stesso giorno s’accorgono che è giunta l’ora di mettersi in viaggio. Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.”

 

 


(Piero Calamandrei, dal discorso tenuto al Teatro Lirico di Milano, 28 febbraio 1954, in Uomini e città della Resistenza: discorsi scritti ed epigrafi, Laterza)

 

 

 

da google, piero calamandrei :.. come vedete, il sito è di Enrico Berlinguer!

 

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