chiara : forse questo brano o un altro analogo e’ parte dello spettacolo “Urge” che a richiesta sarà ridato a Bologna in dicembre (vedi sotto).
Donatella scrive che l’occasione è la sentenza di Stefano Cucchi, ma se Donatella e Alessandro mi danno il permesso, lascerei questo pezzo “allertarci” per una situazione generale di “impunita’”.
Che non riguarda solo l’Italia.
“…All’ora di impunità, ingiustizia, terrore, manca un docente. Chi
dovrebbe essere? Saremmo noi, assenti: dovremmo far lezione 24 ore al
dì, secondo per secondo, secondi a nessuno. I Don Ciotti, i
Patriciello,Falcone, Borsellino stan finendo le ” ripetizioni” se non
siamo loro; diventano accademia, se noi non facciamo succedere e
succediamo loro. Non sentiamo come nessuno può più rappresentar
qualcosa se siamo via, se non cambiamo modo, dentro? Non basta più
“solo” denunciare, fotografare, cantare e contare morti, far teatro,
libri, mostre; quel ” solo” ha bisogno di “noi”, contemporaneamente,
sempre: nuova arte contemporanea. Quando smettermo di far economia
(non solo parlando di economia), economia nel senso di risparmiarci?
Per cosa poi? Abbiamo niente, siamo poco, o solo tirchi, ma avremmo
tanto e non lo facciamo circolare? Per cosa ci mettiamo da parte,
accumuliamo il nostro bene e non lo usiamo se serve?
Ora serve,
serviamo: la differenza tra servi e servitori è scontata; siamo moneta
“corrente” ( elettrica, che trasmette, illumina) nuovo conio, soldi
veri per far girare energia, siamo il cambio. Quanto valiamo al
cambio? E la nostra valuta? Quanto ci valutiamo? Risorse aurifere
sovrumane che son giacimento, ma giacciono e certo debito cresce,
certo credito cala, non quello europeo, alt(r)o debito, alt(r)o
credito: si tratta di frequenza, sintonizzarci in un’altra, non
abbassare o meno i toni, ma cambiar musica, spartito, non partito,
note, non facce note: è questione sinfonica, suono, orecchio assoluto,
percezione, vibrazione, onda: è questione di luce. A forza di fare una
cosa e una materia alla volta, si è perso l’uso d’ altri arti e altre
arti per collegarci, coagulare, prima che il sangue ci divida a
fiotti, fuso alle lacrime, capitale interamente versato. Chi credo di
essere per dire ciò? Tutti, uno dei tutti, che se non si insegna, o
muove, è complice delle scene dei crimini, il più vecchio
avanspettacolo dell’universo. Uno che se anche non uccide con le due
mani, lo fa con la ” man- canza”. “
sito ufficiale di alessandro bergonzoni:
http://www.alessandrobergonzoni.it/
nasce a Bologna nel 1958 —un comico, scrittore, autore e attore di teatro italiano.
‘Urge’ di Alessandro Bergonzoni all’Arena del Sole dal 12 al 15 dicembre
Si aggiunge una replica straordinaria dello spettacolo per soddisfare la richiesta del pubblico
Alessandro Bergonzoni al Funaro di Pistoia
Bologna, 1 dicembre 2013 – Per soddisfare la grande richiesta del pubblico, domenica 15 dicembre, alle 16 nella Sala Grande dell’Arena del Sole, è in programma una replica straordinaria dello spettacoloUrge, di e con Alessandro Bergonzoni che sarà in scena dal 12 dicembre (alle 21).
Lo spettacolo di Alessandro Bergonzoni, indiscutibilmente uno dei più originali artisti della scena contemporanea, già dal titolo intende chiaramente segnalarci un’allerta, una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ci segnala delle differenze che, se trascurate, possono realmente cambiare il senso delle cose, come quella tra sogno e bisogno. Ma ci dimostra anche che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato.
E soprattutto mette sotto i nostri occhi il “voto di vastità” dello stesso Bergonzoni, un vero e proprio canone artistico che lo obbliga a non distogliere mai gli occhi dal tutto. Un tutto composto dall’enormità e dall’invisibile, onirico, sciamanico e trascendentale.
Le prevendite sono aperte presso la biglietteria dell’Arena del Sole (orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11-19 – tel. 051.2910.910 – biglietteria @arenadelsole.it) e online su www.arenadelsole.it.