a chi interessano: gli articoli di tito boeri su IL FATTO (quasi tutti sul governo renzi)
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L’Italia dovrebbe arrivare ad avere non più di 2.500 comuni. La proposta è del presidente dell’Anci. Ma si tratta di un obiettivo credibile? Finora, i tentativi di favorire le aggregazioni, storici o recenti, sono falliti. Coinvolgere gli enti più grandi, con tempi certi e sanzioni efficaci.
Le regole europee sono più complesse e articolate del semplice rispetto di un tetto del 3 per cento di rapporto deficit/Pil. Esistono anche regole sul saldo strutturale, la spesa e il debito. Raccolti in un nuovo dossier gli interventi sul tema.
Mentre sparisce nel nulla la spending review, falliscono uno dopo l’altro i tentativi diaccorpare i comuni. Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ora ci riprova con l’obiettivo di passare da 8.100 enti a 2.500, abolendo quelli sotto i 15 mila abitanti. Per riuscirci davvero, sarebbe bene prevedere sanzioni e incentivi di carattere finanziario.
Come ridurre il carico fiscale sul lavoro e renderlo al contempo più progressivo, spostando il prelievo sulle imposte indirette. Discutiamo una proposta di riforma fiscale che costa quasi 15 miliardi da coprire con un inasprimento dell’Iva.
La Camera discute l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di autoriciclaggio. Importante che non esca una norma annacquata: sarebbe un regalo ai grandi evasori fiscali.
Per ridurre la spesa sanitaria bene centralizzare gli acquisti, adottare i costi standard e rinegoziare i contratti. Ma ci vogliono anche azioni strutturali che investano sulle competenze dei funzionari pubblici.
Con il passare degli anni l’Irpef è stata caricata di troppi compiti diventando un’imposta inefficiente e iniqua. Il Nens ha lanciato una proposta per riformularla e creare una progressività della tassazione adeguata. I costi dell’operazione.
In Commissione Finanze della Camera è in discussione un testo che potrebbe porre fine all’impunibilità dell’autoriciclaggio. Scopo,sanzionare l’inquinamento del sistema imprenditoriale con l’utilizzo di denaro o beni di provenienza delittuosa. I rischi di uno stravolgimento del testo.
È davvero possibile tagliare la spesa sanitaria senza compromettere i servizi erogati ai cittadini? Negli ultimi anni si è fatto ricorso a diversi strumenti, ma sono mancate le azioni strutturali e la capacità di investire sui processi di cambiamento e le competenze dei funzionari pubblici.
La riforma della pubblica amministrazione prevede la possibilità per gli enti locali di assumere dirigenti a tempo determinato. Non è spoils system all’italiana, ma la possibilità di cooptare nelle amministrazioni esponenti di partito. Aggirando i tentativi di diminuire le cariche politiche.
Al di là di obiezioni più o meno fondate, la vera questione è se il Tfr in busta paga servirà a rilanciare l’economia italiana. La crisi ha cambiato in peggio le aspettative delle famiglie italiane sul futuro e non sarà facile riportare l’ottimismo.
L’elevato livello di corruzione del nostro paese ha influito sulla crescita del Pil e di conseguenza ha peggiorato la situazione della nostra finanza pubblica. Necessari provvedimenti coerenti che aumentino la probabilità di condanna e riducano nettamente i benefici per corrotti e corruttori.
Il welfare italiano è certamente da riformare. Ma occorre farlo in modo coerente, evitando di accentuare la frammentarietà del sistema. Bene introdurre politiche universali di sostegno al costo dei figli e garantire forme di reddito a chi si trova in povertà.
Un buon servizio di trasporto locale aumenta la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Tuttavia il sistema soffre ancora di tanti problemi, in particolare della mancanza di concorrenza. Ecco cosa si può imparare da Londra.
Il Governo ha messo le carte in tavola sulla Legge di stabilità. I 20 miliardi di tagli alla spesa si riducono a 5 e saranno lineari. Poche le risorse per gli ambiziosi progetti annunciati. Bene rimandare gli obiettivi sul bilancio strutturale. Cosa dirà ora l’Europa? E i mercati?
Gli inceneritori di rifiuti potranno operare al limite massimo della capacità e assorbire le eccedenze di altre Regioni. Con alcuni correttivi, la maggiore flessibilità dei flussi destinati ai diversi impianti può dare diversi vantaggi. Indispensabili rete nazionale di ultima istanza ed ecotassa.
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