ORE 22:24 “Non volevo che i figli crescessero tristi…” nuovo post (4 ottobre) di nemonemo-

 

 

nemonemo ha postato sul blog cinelibri

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Laura Putti: Storia di Esther salvata nel lager da una fisarmonica
“””… < Una fisarmonica le ha salvato la vita. Ma adesso, dice, non potrebbe più suonarla. Troppo
pesante per i suoi 90 anni. Allora era giovane, aveva 18 anni ed era ad Auschwitz. Ester Béjarano,
fisarmonicista dell’ orchestra femminile del lager, suonava le marce per chi andava e tornava dal
lavoro forzato. Suonava anche per chi scendeva dai treni nel fatale fine corsa sul binario morto di
Auschwitz. ‘ Scendevano dal treno pensando che nulla di grave sarebbe accaduto in un luogo che li
accoglieva con la musica. Li dividevano subito: gli uni entravano nelle camere a gas, gli altri
raggiungevano le baracche. Noi sapevamo, ma dovevamo continuare a suonare. Quella gente che ci
salutava ignara resta ancora oggi l’ angoscia più grande provata nel lager’. […] Ha vissuto più di
vent’anni senza parlare di Auschwitz. Ma un giorno, alla fine
degli anni 70, la Npd -partito di
estrema destra con derive neonaziste- si è messo a raccogliere firme di adesione davanti al suo
negozio di Amburgo e lei ha visto la polizia proteggere i nazi dai manifestanti antifascisti. D.
Cosa ha pensato ? R. ‘ Ho visto di nuovo il pericolo. La storia è ciclica e tutto potrebbe
ricominciare, ho pensato. Mi sono ribellata. Un poliziotto mi ha urlato: ti porto dentro. Ho vissuto
di peggio, sono stata ad Auschwitz, gli ho risposto. Allora uno di quei nazi ha urlato al
poliziotto: se è stata ad Auchwitz vuol dire che era una delinquente. In quel momento ho capito che
dovevo assolutamente parlare’. D. Perché non lo avevi fatto prima ? R. ‘ Non volevo che i miei figli
crescessero tristi’ […] …”””

 

 

 

 

 

Esther Béjarano, 90 anni, a 18 era musicista dell’ orchestra femminile di Auschwitz. Oggi canta con
i due rapper tedeschi Microphone Mafia ospiti del Club Tenco a Sanremo.

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