[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2014/08/Arpa-Celtica-Brian-Borus-March.mp3|titles=Arpa Celtica – Brian Boru’s March]
Non posso ricordare.
Ma quei momenti
puri dureranno in me come
in fondo a un vaso troppo pieno.
Non penso a te, ma sono per amore tuo
e questo mi dà forza.
Non ti invento nei luoghi
che adesso senza te non hanno senso.
Il tuo non esserci
è già caldo di te, ed è più vero,
più del tuo mancarmi. La nostalgia
spesso non distingue. Perché
cercare allora se il tuo influsso
già sento su di me lieve
come un raggio di luna alla finestra.
Rainer M. Rilke, “A Lou Andreas-Salomè”
lou andreas salomé
“Un incontro”…che se chiara ricorda bene durerà – ” a suo modo”—tutta la vita
Come un ramo di tiglio
(qui sopra c’è il blog da cui sono tratte le due liriche : si chiama “Pioggia blu” ed è esclusivamente dedicato a Rilke—per chi vuole è divertente il suo incontro con la traduzione di “Elegie Duinesi” fatta da Giame Pintor a 20 anni )
Quando un giorno tu mi hai trovata io ero piccola, cosí piccola, e fiorivo come un ramo di tiglio, silenziosa, dentro di te. In tanta piccolezza io non avevo nome, e lo desideravo ardentemente. Allora tu mi hai detto che sono troppo grande per qualsiasi nome: da allora mi sento parte del mito, del maggio, del mare. E come il profumo del vino, sono greve alla tua anima.
Reiner M. Rilke, da “Opere giovanili” (chiara) cioè da “Frühe Gedichte (Mädchen-Gestalten)” – traduzione mia (non sappiamo chi è–sarà l’autore del blog)