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August 15, 2014
Language Becomes a Character [by Janet R. Kirchheimer]
“QUANDO IL LINGUAGGIO DIVENTA UN CARATTERE”
Joseph Brodsky in his 1987 Nobel Lecture stated,
“There are, as we know, three modes of cognition: analytical, intuitive, and the mode that was known to the biblical prophets: revelation. What distinguishes poetry from other forms of literature is that it uses all three of them at once (gravitating primarily toward the second and the third). For all three of them are given in the language; and there are times when, by no means of a single word, a single rhyme, the writer of a poem manages to find himself where no one has even been before him, perhaps than he himself would have wished to go. The one who writes a poem writes it above all because verse writing is an extraordinary accelerator of consciousness, of thinking, of comprehending the universe.”
in sintesi grossolanisisma di chiara, mandate aiuti forzati (a tappe!) :
“Abbiamo tre modi di conoscere: analitico, intuitivo e quello conosciuto come caratteristico dei profeti biblici: la rivelazione. La poesia usa tutti e tre gravitando principalmnete sul secondo e il terzo. Ma ci sono dei momenti in cui il poeta deve dire qualcosa che non è mai stato detto, puo’ essere una parola o un ritmo; allora lo scrittore di un poema deve trovare se stesso e andare dove nessuno è mai andato prima di lui, forse dove lui stesso avrebbe voluto andare. chiunque scriva un poema verificherà che questa attività di scriversi versi è una straordinaria accelerazione della conscienza, del pensiero e della comprensione dell’universo”
Proprio tutto il contrario non può aver detto, ma ragazzi belli, oggi è “Dimanche à Paris”, ma lunedì all’alba RITRADUCETE!
Bella e ‘vera’ questa sintesi ( che non conoscevo) ‘analisi, intuizione, rivelazione’ di Brodsky della poesia.