16 agosto 2014
Viaggio
Reportage e foto da tutto il mondo. Numero speciale di 140 pagine.
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LA SETTIMANA
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Tempo » (facendo clic qui trovavate tutto quello che così faticosamente ho ricopiato sotto—che vi piaccia o anche non—Non so perche’, Miei Prodi già Ferragostati, mi sono fatta l’idea che siete un pochino “pigri” di aprire i link…vi immagino più o meno della mia età e quindi degli “elettrolizzati-camente- forzati. Non tutti, per carità, non voglio offendere nessun galletto centenario- maschio femmina o mix- supercomputerizzato”…parlo solo per chi è “come me” / un comune pensionato che, come me, continua “in ricerca” anche senza sapere “di…”–Secondo Chiara è l’unica “vita della mente” che conta—per la vostra, non potete che vedervela voi–pero’, un minuscolo suggerimento, minimale e in silenzio, mi permetto di darlo—fosse solo “per rimanere giovani”!)
L’editoriale di Giovanni De Mauro
- Consiglia
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Non viaggeremo mai nel tempo, dicono. In realtà ci sono tanti modi per farlo. E uno di questi è con le parole. Negli Stati Uniti sono uscite diverse raccolte di lettere, scritte da persone più o meno conosciute che immaginano di rivolgersi a se stesse quand’erano più giovani. C’è la lettera di Stephen King: “Ti scrivo dall’anno 2010, alla ridicola età di sessantadue anni, per darti un consiglio. È semplice, davvero, solo quattro parole: stai lontano dalle droghe”. La lettera della giornalista Naomi Wolf: “Investi in borsa cinquanta dollari al mese. Se non hanno la barba, o anche se non sono ben rasati, vanno bene per il breve periodo ma non sono buoni fidanzati sul lungo periodo: fai attenzione. Smettila di preoccuparti di rendere felici le persone o di avere l’approvazione della gente. Preservativi. Preservativi. Preservativi. La gentilezza è tutto”.
E c’è la lettera di Cheryl Strayed, scrittrice quarantenne, che comincia dicendo a se stessa ventenne: “Smettila di preoccuparti se sei grassa. Non sei grassa. O meglio, ogni tanto sei un po’ grassa, ma chi se ne frega. Non c’è niente di più noioso e inutile di una donna che si lamenta per il fatto che la sua pancia è rotonda. Nutri te stessa. Letteralmente. Le persone che meriteranno il tuo amore ti ameranno di più per questo, stellina”.
È una lettera lunga, molto bella, e finisce così: “Un Natale all’inizio dei tuoi vent’anni, tua madre ti regalerà un cappotto che le è costato mesi di risparmi. Non guardarla con aria scettica quando ti dirà che pensava che quel cappotto fosse perfetto per te. Non dirle che è troppo lungo, troppo imbottito e forse troppo caldo. Tua madre morirà a primavera. Quel cappotto sarà il suo ultimo regalo per te. Rimpiangerai per il resto della vita di non aver detto quella piccola cosa. Di’ grazie”.
Questi viaggi nel tempo non devono essere necessariamente così lunghi o andare così lontano. Bisognerebbe ricordarsi di scrivere una lettera a se stessi dopo ogni viaggio, per poi rileggerla prima di quello successivo.
Benvenuti nel numero dei viaggi. Internazionale va in vacanza. Sarà di nuovo regolarmente in edicola il 22 agosto. Il sito, invece, sarà sempre aggiornato.
Internazionale, numero 1062, 1 agosto 2014
- TAG: ESTATE
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Commenti
- Felipe (quello di Quino) • 15 days ago
Caro giovane Felipe,
non essere così timido!
http://k09.kn3.net/BAF5AFADF.j…
Non fare come Charlie Brown con la ragazzina coi capelli rossi!-
Barbara Di Cretico • 11 days ago
quando siamo capaci di guardarci da lontano, come un uccello che vola alto e vede, siamo capaci di darci consigli inaspettati e risolutori. quando riesco a farlo, sciolgo nodi anche dolorosi con semplicità. magico
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sebastiano • 12 days ago: questa storiella per chiara e’ molto carina!
Una tizia raccontava che a 12 anni scrisse una lettera a se stessa con tutte le sue aspirazioni e che avrebbe aperto una volta compiuti i 30 anni. Inutile dire che si vedeva come una donna in carriera con un lavoro importante, una famiglia meravigliosa e due bambini. Invece letta la lettera cadde in depressione per qualche giorno visto che niente si era concretizzato come avrebbe voluto… oggi ci ride su!
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