Paolo Fantauzzi: ….. e non sono interferenze
“””… ” Bolzano. […] da un anno e mezzo il servizio psichiatrico della Asl ha dato vita a Interferenze: un’ ora di trasmissione la settimana condotta e realizzata da utenti dei centri di salute mentale. C’ è chi soffre di schizzofrenia e chi ha disturbi di personalità di vario tipo, eppure a stento li distingui dagli operatori sanitari. < Non c’ è da preoccuparsi > scherza Stefania Tardio, l’ infermiera che ha avviato questa esperienza. < Nella dimensione della radio ci si spoglia del proprio ‘ ruolo ‘ e la differenza tra pazienti e operatori non è più così evidente >. Il nome del programma, ospitato dalle frequenze di Radio Tandem, l’ ha scelto ( senza volerlo ) Ursula, un’ ospite del centro di riabilitazione psichiatrica Grieserhof. Le avevano chiesto di pensare a un titolo e lei aveva risposto seccata: < Non fatemi perdere tempo, non vedete che sono tutta piena di interferenze ?>. Così, quella parola che rimanda ai problemi di ascolto ma anche alle < vocine >, è divenuta il senso di questa storia. Ogni mercoledì pomeriggio si discute di salute mentale: interviste ai dottori ma anche toccanti esperienze personali. Come quella di Felio, il tecnico del programma, che è andato in onda a parlare del Risperdal. < È il medicinale che considero il mio compagno di strada. Ho perfino seguito un corso di farmacologia per sapere cosa prescrivono. Qui tutti sappiamo di avere alcuni problemi ma cerchiamo di affrontarli senza paura >. Ed è questo lo spirito di fondo: non vivere passivamente la propria condizione ma sentirsi protagonisti del percorso di recupero intrapreso. Anche se i pregiudizi restano, come osserva Paolo, il metalmeccanico-poeta: < Se dici che hai un tumore tutti sono pronti ad aiutarti, se invece dici che soffri di depressione bipolare ti guardano come se fossi un extraterrestre >. A Interferenze si impara a lavorare in gruppo: la riunione di redazione per decidere i temi da trattare, tenere a freno la competizione, non sovrapporsi con la voce durante la trasmissione … Una terapia occupazionale a tutti gli effetti, tanto che la Provincia autonoma di Bolzano ha deciso di riconoscere anche un piccolo rimborso spese ai partecipanti, simili a una chiassosa famiglia che dall’ etere parla senza inibizioni. […] …”””
( da Il disagio mentale ha una radio di Paolo Fantauzzi, il Venerdì di Repubblica del 17 Agosto 2012 )