ORE 22:49 DAL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI /// INTERVISTA A MASSIMO CACCIARI CHE CONFESSA TUTTE LE SUE MAZZETTE!

DAL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI:
INTERVISTA A MASSIMO CACCIARI
Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia  (Fotogramma)Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia (Fotogramma)
shadow

Così fan tutti?
«Manco per sogno. Non ci provare, non te lo permetto».

Anche lei, professor Cacciari?
«Che bel segreto di Pulcinella. E mica l’ho fatto una volta sola, di chiedere un intervento a Giovanni Mazzacurati e al Consorzio Venezia Nuova».

Non erano i suoi nemici del Mose?
«Ma che discorso è? Se ho bisogno di chiedere aiuto per un’impresa che sta fallendo da chi vuole che vada, dal mendicante di Rialto? Sono cose ufficiali, le mie».

Nero su bianco?
«Tutto, per quel che mi ricordo. Ho scritto a Mazzacurati, ad altre associazioni cittadine, ho chiesto aiuti anche all’Eni, con cui baruffavo un giorno sì e l’altro pure per via di Porto Marghera».

Ha qualche ricordo inedito?
«Sicuramente nel 1996 chiesi in modo del tutto trasparente a Mazzacurati di aiutarmi a ricordare come si deve l’alluvione di trent’anni prima».

E lui?
«Mai cacciato una lira, a mia memoria. E non ci vuole molto a capire perché. Non aveva interesse a farlo».

Non sente odore di incoerenza?
«Sento odore di ridicolaggine e di piccole vendette personali da parte dei meschini di sinistra. Come si fa a dare retta a simili boiate?»

È consolante trovarsi in buona compagnia?
«Ma smettila di fare il mona. Non permetto paragoni. Il mio caso è molto diverso da quello del patriarca Scola e da Enrico Letta».

Le faccio notare che non si tratta di due noti criminali…
«Certo, anche se Letta era tra quelli del centrosinistra nazionale che non mi hanno mai dato ascolto sul Mose, come Prodi e D’Alema».

Dov’è la differenza?
«Io non ho mai chiesto favori personali, ma solo interventi per aziende in crisi o per faccende di interesse locale, come la squadra di calcio. Facevo il mio mestiere di sindaco».

Preoccupato?
«Stai scherzando? Neppure infastidito. La gente mi conosce, e sa bene come sono andate le cose, allora e oggi».

Era amico di Mazzacurati?
«Parola grossa. Immaginavo quel che poi sarebbe successo, anche perché con un governatore come Galan che andava in giro sventolando la bandiera del Mose le domande sorgevano spontanee. Ma dell’ingegnere ho sempre avuto grande stima».

Lo conosceva bene?
«Abbastanza. Abbiamo avuto centinaia di rapporti e incontri, mica è un crimine. Intanto era un uomo colto, cosa non da poco e molto rara in quel consesso. Prima dell’inchiesta tendevo anche a considerarlo una persona perbene».

L’ha fatto per avidità?
«Non credo. Lui no. Da tecnico, Mazzacurati era l’unico davvero innamorato di quell’opera. Ne era entusiasta. La sua missione di vita. Avrebbe fatto di tutto per realizzarla. E in effetti».

Quindi fingevate di essere nemici?
«Mazzacurati sapeva come la pensavo. Credo che anche lui provasse stima nei miei confronti, proprio perché sapeva che ero distante da lui e in-cor-rut-ti-bi-le».

Chiedere un favore non significa creare un precedente?
«Un intervento, non un favore! C’è differenza. Comunque questo è giustizialismo di bassa lega. Non avevano alcun interesse a blandirmi. Era noto che non avrei mai cambiato idea».

Avversario e richiedente?
«Ci può stare. Senza alcun imbarazzo. Ho sempre detto peste e corna del Mose, e in quei paraggi non ero certo gradito. Avevo la coscienza così libera e tranquilla che mi potevo permettere di chiedere cose utili alla città senza neppure essere sfiorato dall’ombra del do ut des».

Quante volte figliolo?
«Con il Consorzio, con Eni, con Fincantieri. Sempre per salvare aziende e posti di lavoro. Mai per me. In quindici anni da sindaco di Venezia l’avrò fatto almeno un migliaio di volte. Abbondiamo, che non vorrei mai dimenticarmene qualcuna…».

12 giugno 2014 | 07:42
© RIPRODUZIONE RISERVA

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a ORE 22:49 DAL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI /// INTERVISTA A MASSIMO CACCIARI CHE CONFESSA TUTTE LE SUE MAZZETTE!

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    Bella e limpida la risposta di Cacciari, che mi sembra abbia saputo fare bene e onestamente il suo lavoro di sindaco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *