ORE 22:34 UN ARTIC. DEL SETTEMBRE 2013 CHE PER CHIARA…–VALE CONOSCIATE / SE LEGGETE ANCORA REPUBBLICA—

 

 

 

tratto da:

http://ilpostdellaradio.wordpress.com/category/informazione/

 

E’ DEL 4 SETTEMBRE 2013

 

Libertà di stampa: da sostenere, proteggere e difendere


Con preghiera di diffusione, pubblicazione e sottoscrizione vi giro l’appello dei tre giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky pubblicato su Repubblica in merito alla libertà di stampa, sempre e sempre più calpestata dall’attuale governo e dal suo Imperatore.

L’attacco a “Repubblica”, di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l’ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l’opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un’eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera “retoriche”, perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c’è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere.

Invece, si batte la strada dell’intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di “cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee”, come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell’informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso.

Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d’informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto.

Franco Cordero, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky

Foto | Deviantart

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1 risposta a ORE 22:34 UN ARTIC. DEL SETTEMBRE 2013 CHE PER CHIARA…–VALE CONOSCIATE / SE LEGGETE ANCORA REPUBBLICA—

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    Mi sembra che quello che dicono i tre giuristi nell’appello sia sacrosanto: primo dovere di chi ha il potere è rispondere alle domande che vengono loro poste dai cittadini comuni, magari proprio per smentire e fugare i dubbi sul loro operato e sulle loro intenzioni. Trovo intollerabile il tono ” chi non è con me è contro di me”, che sembra prevalere nel governo attuale. Che poi tutti i problemi, anche quelli più seri, debbano essere trattati in questo modo, in nome di una efficienza più per il pubblico che effettiva, mi sembra estremamente pericoloso.

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