http://ilsassonellostagno.wordpress.com/
IL SASSO NELLO STAGNO
Vasilij Kandinskij: i suoi studi e le sue analisi – prima parte (per Arte in presa diretta, rubrica a cura di Costantino Piazza)
di An Gre
.
Tra coloro che lasciarono la Russia, dopo la Rivoluzione d’ottobre, a causa del loro non allinearsi ai concetti artistici del Costruttivismo e del Suprematismo, vi fu Vasilij Kandinskij. Pittore e grafico, personalità sensibile e analitica al contempo, nacque a Mosca nel 1866 e nel 1893 si laureò in Giurisprudenza, ricevendo un incarico dalla facoltà di Diritto. Nel 1895 ebbe modo di visitare un’importante mostra a Mosca sugli impressionisti e, nel trovarsi di fronte a un “pagliaio” di Monet, confessò di non essere riuscito a riconoscere in quel quadro l’oggetto, ma di essere rimasto sconvolto dall’incredibile forza dell’insieme dei colori utilizzati dal pittore francese. L’esperienza risultò folgorante, tanto da decidere di rifiutare un lavoro presso l’Università di Dorpet per trasferirsi a Monaco di Baviera per studiare pittura e iniziare in tal modo una lunga ricerca, che lo porterà a realizzare le sue prime opere.
.
L’evoluzione della sua espressione lo motiverà sempre più a realizzare opere in senso astratto: l’opera viene analizzata da lui stesso e ridotta ai componenti elementari, quali il punto, la linea, i colori e le tensioni; successivamente, attraverso lo studio della composizione, egli va alla ricerca della difficile verità artistica, di volta in volta arricchita da un’espressione, che rifletta gli eventi esterni che si susseguono nell’esistenza e così sarà per tutto il corso della sua vita: dagli studi del Diritto a Mosca, agli studi artistici e poi all’insegnamento in Germania e al periodo della Bauhaus fino agli ultimi anni trascorsi in Francia, dove si rifugerà per non sottostare alla dittatura nazista.
.
Il suo lavoro di ricerca è instancabile, come anche la sua sperimentazione continua: la sua vita è un’avventura, come se una bufera avesse strappato un saggio studente di Diritto per immergerlo in una vita bohèmien per poi sradicarlo nuovamente, permettendogli di ritornare logico e rigoroso, così da consentirgli di realizzare trattati che analizzassero, passo dopo passo, il lavoro folle dell’artista innovatore. I suoi scritti sono dei punti di partenza, pietre di paragone, per i successivi sviluppi dell’arte del XX° secolo; in quelli autobiografici, come ad esempio “Sguardo al passato”, viene concisamente e acutamente colta la genesi, ricondotta a una serie di esperienze significative, del suo pensiero artistico.
.
Celebri i suoi saggi, tra cui spicca “Dello spirituale nell’arte”, divenuto uno punto di riferimento, i cui sono raccolte le sue opere teatrali, pressoché tutte inedite e le sue poesie; la lettura dei suoi scritti, mette in evidenza la centralità di tutta l’evoluzione del suo pensiero artistico, che pone come problema fondamentale il rapporto arte-natura: studia l’arte, come se studiasse la natura, ovvero con spirito scientifico, permettendo che in sé coesistano, in virtù di un difficile equilibrio, creazione ispirata dal sentimento e intuizione artistica, analisi razionale di una chiarezza senza ombre e rigore realizzativo estremo. Le sue opere sono simili a manifesti, che si articolano in una vera e propria grammatica della creazione artistica alla ricerca di leggi che, naturalmente, sono le condizioni iniziali di tali creazioni, imponendo il concetto di una creazione generale che tenda ad esprimere non l’esteriorità della realtà, bensì il suo contenuto interiore, raggiungendo così quella dimensione autentica in cui si ricostituisce il contatto tra natura e arte. [Costantino Piazza]
.
Immagini tratte da http://www.wassilykandinsky.net/bauhaus.php
grazie per la condivisione!
GRAZIE DI AVER SCRITTO, MA CARA BELLA ANGELA, IL MERITO DELLA CONDIVISIONE E’ TUO PERCHE’ SEI TU CHE HAI MESSO il IL TUO LAVORO A DISPOSIZIONE NEL TUO BELLISSIMO BLOG—mi scappano sempre le maiuscole quando non servono—A ri-condividere !, grazie, chiara
Molto bello questo lavoro su Kandiskji, che ha il grandissimo pregio di essere chiaro anche ai non addetti ai lavori. Incredibile l’evoluzione di questo grande artista.
HA VISTO CHE CI HA SCRITTO L’AUTRICE, RINGRAZIANDO DELLA CONDIVISIONE? SIMPATICA NO?