5 dicembre 2013

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«Più che delle polemiche, di Renzi mi preoccupa che faccia due mestieri insieme». Lo ha detto il candidato alla segreteria del Pd Gianni Cuperlo a Otto e mezzo di Lilli Gruber, su La7.

– Il forum di Cuperlo all’Unità: «Nei gazebo è in gioco il destino della sinistra» di S.Collini

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«C’è un conflitto d’interessi in questa logica nella politica, nello Stato, nelle università, negli ospedali, si torni a fare un mestiere per volta. Sarebbe forse un segnale positivo che farebbe bene anche alla moralità di questo Paese». Poi ha risposto alla domanda della giornalista sulle parole del sindaco sul sostegno di D’Alema: «Io non ho fatto mezza polemica sul fatto che a sostenere Renzi ci sono autorevoli esponenti della classe dirigente del passato, da Franceschini a Fassino. Basta, lo dico anche a Renzi, mi preoccupa che agiti queste polemiche a 48 ore dal voto»» (il sindaco ad Alfonso Signorini su Radio Montecarlo oggi ha dichiarato: «Vorrei rassicurare i miei sostenitori: D’Alema domenica vota Cuperlo, questo mi sembra un elemento fondamentale onde evitare di perdere immediatamente il 2%»).

«Dopo la sentenza della consulta non ci sono più alibi. Io preferirei un doppio turno nei collegi ma possiamo anche discutere sul ritorno ad un mattarellum corretto». «Noi il porcellum abbiamo provato a cambiarlo ma senza la determinazione dovuta – ha aggiunto a La7 – scaricare la responsabilità sui giudici della consulta senza che se la assuma la politica lo trovo assurdo». Il confronto è con Matteo Salvini della Lega Nord.

Il nuovo patto che Enrico Letta proporrà mercoledì alle Camere deve contenere «un cambio di passo netto e radicale rispetto all’azione di governo di questi mesi, perchè la crisi sta mettendo in difficoltà e piegando milioni di lavoratori e famiglie e centinaia di migliaia di imprese». Lo ha detto Gianni Cuperlo in un’intervista al Tg1. «Dobbiamo rovesciare la logica: non si parte dal rigore per creare crescita e poi occupazione, si parte dalla creazione di nuovo lavoro per alimentare la crescita di redditi e consumi interni».

«Intanto non mi fiderei molto dei sondaggi, ci davano al 10-12% tra gli iscritti e siamo arrivati al 40% di consensi – ha detto sempre alla testata Rai – Io penso a un Pd che non può essere in continuità con le ricette anche della sinistra europea di questi 20 anni. Non penso a una forza più moderata, penso a una grande forza della sinistra, popolare, nazionale, radicata nel Paese, che guarda al futuro dell’Italia e ha un’idea del Paese per i prossimi vent’anni, e non con le ricette dei vent’anni che abbiamo alle spalle»

«Renzi e Civati sono tutti e due simpaticissimi, questo è fuori discussione, sono due battutisti brillanti. Ma in vacanza non andrei con nessuno dei due. Tra i due, comunque, è più di sinistra Civati, e io sono più a sinistra di Pippo». Lo ha detto Cuperlo oggi al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’.

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