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Thomas Stearns Eliot
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Thomas Stearns Eliot (Saint Louis, 26 settembre 1888 – Londra, 4 gennaio 1965) è stato un poeta, saggista, critico letterario e drammaturgo statunitense naturalizzato britannico.
Premiato nel 1948 con il Nobel per la letteratura, è stato autore di diversi poemi, alcuni dei quali destinati al teatro: Il canto d’amore di J. Alfred Prufrock, La terra desolata, Gli uomini vuoti,Ash Wednesday, Quattro quartetti, Assassinio nella cattedrale e The Cocktail Party. È stato autore inoltre del saggio Tradition and the Individual Talent.
Eliot si trasferì dagli Stati Uniti d’America nel Regno Unito nel 1914 e nel 1927 divenne suddito britannico.
Biografia
Nato da una famiglia borghese, è stato poeta, critico e drammaturgo. Era il settimo figlio di Henry Ware Eliot (morto nel 1919) e Charlotte Champe Stearns.
Studiò alla Harvard University da ottobre 1906, dove ebbe come compagni di studi il coetaneo, futuro poeta, Alan Seeger[1] e Conrad Aiken.
Ad Harvard la sua cultura si arricchì di una notevole conoscenza della letteratura europea. Studiò l’italiano leggendo Dante, poeta da lui molto ammirato, a cui successivamente dedicò uno dei suoi più famosi saggi. Nel 1910 si trasferì aParigi e poté così studiare alla Sorbona, dove frequentò le lezioni di Henri Bergson ed entrò in contatto col simbolismo francese (suo tutore era Alain-Fournier che lo presentò al cognato, Jacques Rivière). Più tardi, nel 1911, fece ritorno ad Harvard dove conseguì una laurea in filosofia. Nel 1914 vinse una borsa di studio per studiare al Merton College dell’università di Oxford.
Allo scoppio della prima guerra mondiale si trasferì a Londra dove nel 1917 trovò lavoro come impiegato presso la Lloyd’s Bank e cominciò a pubblicare le prime poesie. L’anno successivo sposò laballerina Vivienne Haigh-Wood, nonostante le preoccupazioni dei genitori dovute all’instabilità mentale della donna. Dopo essere diventato direttore della casa editrice Faber and Gwyer (più tardi Faber and Faber), con la quale pubblicò lavori di giovani artisti quali Ezra Pound, Wystan Hugh Auden, Stephen Spender, passò un periodo di tempo in una clinica svizzera per sottoporsi ad una cura psicologica e quivi terminò la sua opera La terra desolata, che pubblicò nel 1922. La poesia era rimasta la sua unica opportunità di fuga dalla vita familiare.
Nel 1927 divenne cittadino britannico e si definì un “classicista in letteratura, monarchico in politica, Anglo-cattolico in religione“. Infatti quell’anno aveva cominciato a frequentare la Chiesa anglicana, convertendosi poi all’anglicanesimo. Questo evento fu molto importante nella sua vita e influì notevolmente sulla sua produzione letteraria. Dopo una travagliata riflessione, Eliot decise di separarsi dalla moglie facendola ricoverare in un istituto per malati mentali, dove ella morì nel 1947.
La morte della moglie lasciò per sempre un senso di colpa nell’animo del poeta, anche se nel 1957 si risposò. Tra gli anni trenta e gli anni quaranta Eliot si concentrò maggiormente sui problemi etici e filosofici della società moderna.
Il 14 settembre 1964 venne insignito della Medaglia presidenziale della libertà dal Presidente Lyndon B. Johnson[2].
Eliot e il modernismo
L’opera di Eliot appartiene al contesto del cosiddetto modernismo, movimento sviluppatosi fra il 1912 e la seconda guerra mondiale che comprese e rivoluzionò tutte le arti. I modernisti (tra i più noti,James Joyce, lo stesso Eliot ed Ezra Pound) denunciarono:
- la crisi della cultura occidentale,
- l’alienazione e il senso di solitudine dell’artista in un mondo scientifico,
- il rifiuto del passato e la rottura con la tradizione.
Il nome modernismo è legato particolarmente alla novità delle tecniche letterarie degli scrittori che ne facevano parte; tutti gli autori modernisti sono accomunati dal rifiuto della tradizione letteraria vittoriana (derivazione indebolita della letteratura romantica) e dal recupero della poesia del Seicento inglese (John Donne e i poeti metafisici).
Al centro della pratica letteraria modernista c’è il particolare uso dell’immagine (derivato in parte dal precedente movimento letterario, durato pochi anni, dell’imagismo, di cui aveva fatto parte Ezra Pound assieme al poeta inglese T.E. Hulme); per i modernisti l’immagine viene intesa non più come simbolo nel senso medioevale, romantico o simbolista, ma come correlativo oggettivo[3], corrispondenza oggettiva, perciò non personale, del sentire.
Teorizzata da Eliot, questa tecnica diviene l’unico modo di esprimere emozioni: “una serie di oggetti, una situazione, una catena di eventi che saranno la formula di quella emozione particolare; tali che quando i fatti esterni, che devono terminare in esperienza sensibile, siano dati, venga immediatamente evocata l’emozione”. Una sorta di parallelismo può essere istituito, nella letteratura italiana, con la cosiddetta linea della “poetica dell’oggetto“, che fa capo a Pascoli,Gozzano, Sbarbaro e Montale.
La poesia modernista è una poesia di immagini, temi, frammenti, segni evidenti della crisi cosmica del poeta moderno: il linguaggio discorsivo è soppresso.
Opere
L’opera di Eliot viene generalmente suddivisa in due fasi. La prima, più pessimista, è identificata dalle poesie contenute nella raccolta Prufrock and Other Observations (1917) e dai poemi The Waste Land (La terra desolata, 1922) e The Hollow Men (1925).
Una seconda fase, caratterizzata da toni di speranza e marcatamente religiosa, viene fatta iniziare dal poema The Journey of the Magi scritto nel 1927, anno della conversione di Eliot al cristianesimo, e comprende il poema Ash Wednesday (Mercoledì delle ceneri, 1929), la raccolta Four Quartets (Quattro quartetti, 1936–1942) e il dramma Murder in the Cathedral (Assassinio nella cattedrale, 1935).
Caratteristiche della poesia eliotiana
Sin dalle prime poesie, Eliot accosta una critica alla vacuità e alla frivolezza della società di Boston e di Londra a visioni di lirica bellezza: il bello è abbinato allo squallido. Il disinganno politico di cui è infusa la sua poesia è da relazionarsi con lo stato di shock in cui si trovava quella generazione che aveva sprecato la propria giovinezza nella prima guerra mondiale.
I contrasti tra le leggende e i miti classici, i rituali, le bellezze antiche e lo squallore delle osterie è proposto senza alcun commento, ma con versi taglienti e duri, attraverso un’alternanza di termini aulici e colloquiali.
La sua poesia propone una partecipazione dinamica e attiva, in quanto l’utilizzo dell’apparato mitologico, le citazioni da testi classici, l’uso di svariate lingue si appellano al lettore, il quale è chiamato a completare l’opera con la propria esperienza; un meccanismo, questo, che si trova anche nelle contemporanee opere di James Joyce. Eliot usa un metalinguaggio, cercando di proporre nuovi valori in un mondo in cui di fatto i criteri di credenza universalmente accettati si sono dissolti. La poesia di Eliot è modernista: non presenta, cioè, un’ordinata sequenza di pensieri o uno sviluppo logico, quanto piuttosto una serie di “fotogrammi”, di frammenti non collegati l’un l’altro da connessioni logiche.
Il clima culturale in cui si inserisce l’opera eliotiana è di profonda crisi esistenziale; sono ad essa contemporanee varie espressioni della condizione dell’uomo: espressionismo, cubismo, surrealismo, dadaismo, astrattismo, futurismo,esistenzialismo, relativismo in campo scientifico, sviluppo della psicoanalisi, la scoperta della divisibilità dell’atomo. In poche parole,
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(T.S. Eliot, The Rock, 1934) |
Il risultato è un senso di isolamento che sfocia nella definizione di W.H. Auden “The Age of Anxiety”.
Eliot saggista
In After Strange Gods e Notes Towards the Definition of Culture Eliot difende una tradizione che è necessario restaurare se non, addirittura, reinventare. Egli critica severamente la sua società, che continua ad inebriarsi di parole che illudono l’uomo e lo trascinano sempre più lontano da una perfetta organizzazione del mondo. Quest’ultima è vista da Eliot come definita attraverso una rigida organizzazione gerarchica delle classi guidate da un’élite teologica, una comunità di Cristiani che crei un sistema educativo comune capace di guidare l’intera umanità verso il perseguimento di valori veramente universali. In questo contesto si inquadra la polemica contro i “free-thinkers jews” evocati in After Strange Gods, che minerebbero la coesione della società. Secondo quanti ritengono Eliot un antisemita, questa affermazione non sarebbe che la continuazione in chiave politica di una polemica antiebraica da lui già condotta con gli strumenti della poesia, ritraendo (eminentemente in Gerontion e Burbank with a Baedeker: Bleistein with a cigar) figure di ebrei sordide e profittatrici. Nondimeno, Eliot rifiuta le visioni politiche liberali e democratiche: quelle liberali perché hanno portato a una società in cui l’uso delle risorse naturali e umane si è trasformato in loro sfruttamento per il vantaggio egoistico di pochi; quelle democratiche perché “una marmaglia non cesserà di essere marmaglia perché è ben nutrita, ben vestita, ben alloggiata e ben disciplinata”.
In Tradition and the Individual Talent Eliot esprime due importanti concetti per la sua critica letteraria.
- Il poeta non ha una personalità da esprimere: la poesia è solo un mezzo, per cui le liriche romantiche sono rifiutate e abbandonate
- Le rivoluzioni si compiono con l’apporto di molteplici modificazioni minime alle opere del passato: “nessun poeta, nessun artista di nessuna arte contiene un completo significato da solo. Il suo senso, la sua comprensione è la comprensione del suo rapporto con i poeti ed artisti morti”, poiché il poeta deve collocarsi all’interno del proprio tempo storico con la consapevolezza che il suo passato, “tutta la letteratura d’Europa sin da Omero“, è altrettanto presente quanto ciò che sta avvenendo nello stesso ambito culturale nel tempo che gli è contemporaneo.
Curiosità
- Dalla raccolta di poesie Old Possum’s Book of Practical Cats del 1939 è tratto il musical Cats di Andrew Lloyd Webber del 1981.
- È stato un ammiratore di Groucho Marx, con il quale intrattenne un’affettuosa amicizia epistolare, per poi ospitarlo a cena durante il soggiorno di quest’ultimo a Londra nel 1964.
Onorificenze
Presidential Medal of Freedom | |
Membro dell’Ordine al Merito del Regno Unito | |
— 1º gennaio 1948 |
Note
- ^ Eliot scriverà la recensione dell’opera di Alan Seeger dopo la di lui morte, avvenuta mentre combatteva nella Legione Straniera contro le truppe degli Imperi Centrali, sul fronte franco-tedesco nel 1916
- ^ Informazione artenelpozzonews.it
- ^ Vedi Eugenio Montale
Bibliografia
- Poesia
- Prufrock and Other Observations (1917)
- The Love Song of J. Alfred Prufrock – Portrait of a Lady – Preludes – Rhapsody on a Windy Night – Morning at the Window – The Boston Evening Transcript – Aunt Helen – Cousin Nancy – Mr. Apollinax – Hysteria – Conversation galante – La figlia che piange
- Poems (1920)
- Gerontion – Burbank with a Baedeker: Bleistein with a Cigar – Sweeney Erect – A Cooking Egg – Le directeur – Mélange adultère de tout – Lune de miel – The Hippopotamus – Dans le restaurant – Whispers of Immortality – Mr. Eliot’s Sunday Morning Service – Sweeney among the Nightingales
- Ara Vos Prec (1920)
- The Waste Land (1922)
- I. The Burial of the Dead – II. A Game of Chess – III. The Fire Sermon – IV. Death by Water – V. What the Thunder Said – Notes
- The Hollow Men (1925)
- Ash Wednesday (1930)
- I. Because I do not hope turning of the second stair – II. Lady, three white leopards sat under a juniper-tree – III. At the first turning of the second stair – IV. Who walked between the violet and the violet – V. If the lost word is lost, if the spent word is spent – VI. Although I do not hope to turn again
- Ariel Poems (1927–1954)
- Unfinished Poems
- Sweeney Agonistes – Fragment of a Prologue – Fragment of an Agon – Coriolan (1931): I. Triumphal March – II. Difficulties of a Statesman
- Minor Poems
- Eyes that last I saw in tears – The wind sprang up at four o’clock – Five-finger exercises (I. Lines to a Persian Cat – II. Lines to a Yorkshire Cat – III. Lines to a Duck in the Park – IV. Lines to Ralph Hodgson Esqre. – V. Lines for Cuscuscaraway and Mirza Murad Ali Beg) – Landscapes (I. New Hampshire – II. Virginia – III. Usk – IV. Rannoch, by Glencoe – V. Cape Ann) – Lines for an Old Man
- Choruses from “The Rock” (1934)
- I. The Eagle soars in the summit of Heaven – II. Thus your fathers were made – III. The Word of the Lord came unto me, sating – IV. THere are those who would build the Temple – V. O Lord, deliver me from the man of excellent intention and impure heart – VI. It is hard for those who have never known persecution – VII. In the beginning God created the world – VIII. O Father we welcome your words – IX. Son of Man, behold with thine eyes, and hear with thine ears – X. You have seen the house built, you have seen it adorned
- Old Possum’s Book of Practical Cats (1939)
- Four Quartets (1945)
- Occasional Verses
- Defense of the Islands – A Note on War Poetry – To the Indians Who Died in Africa – To Walter de la Mare – A Dedication to My Wife
- Teatro
- Sweeney Agonistes (1926). Prima rappresentazione: 1934.
- The Rock (1934). Tradotto in italiano come La rocca.
- Murder in the Cathedral (1935)
- The Family Reunion (1939)
- The Cocktail Party (1949)
- The Confidential Clerk (1954)
- The Elder Statesman (1959). Prima rappresentazione: 1958.
- Saggi
- Ezra Pound. His Metric and Poetry (1917)
- The Sacred Wood: Essays on Poetry and Criticism (1920)
- The Second-Order Mind (1920)
- Tradition and the individual talent (1920)
- Homage to John Dryden (1924)
- Shakespeare and the Stoicism of Seneca (1928)
- For Lancelot Andrewes (1928)
- Dante (1929)
- Thoughts after Lambeth (1931)
- Selected Essays 1917-1932 (1932)
- The Use of Poetry and the Use of Criticism (1933)
- After Strange Gods (1934)
- Elizabethan Essays (1934)
- Essays. Ancient and Modern (1936)
- The Idea of a Christian Society (1940)
- Points of View (1941)
- The Music of Poetry (1942)
- The Classic and the Man of Letters (1942)
- Reunion by Destruction (1943)
- What Is Classic? (1945)
- On Poetry (1947)
- Milton (1947)
- Notes Towards the Definition of Culture (1948)
- Poetry and Drama (1951)
- The Three Voices of Poetry (1954)
- The Froniers of Criticism (1956)
- Essay on Poetry and Poets (1957)
- George Herbert (1962)
- Knowledge and Experience in the Philosophy of F. H. Bradley (1964)
- To Criticize the Critic (1965)
Pubblicazioni italiane[
Traduzioni
In ordine cronologico per traduzione:
- Dante, a cura di Luigi Berti, Modena-Parma: Guanda, 1942.
- Assassinio nella cattedrale, trad. di Cesare Vico Lodovici, Roma: Edizioni italiane, 1945.
- Appunti per una definizione della cultura, trad. di Giorgio Manganelli, Milano: Bompiani, 1952; 1967.
- Poesie, a cura di L. Berti, Parma: Guanda, 1955.
- Sulla poesia e sui poeti, trad. di Alfredo Giuliani, Milano: Bompiani, 1960; Milano: Garzanti, 1975.
- Poesie, prefazione e trad. di Roberto Sanesi, Milano: Bompiani, 1961.
- La terra desolata. Frammento di un agone. Marcia trionfale, prefazione e trad. di Mario Praz, Torino: Einaudi, 1963; 1970; 1985.
- T. S. Eliot tradotto da Eugenio Montale, Milano: Vanni Scheiwiller All’insegna del pesce d’oro, 1963 (contiene: A Song for Simeon; La figlia che piange. Animula).
- Saggi elisabettiani, a cura di Alfredo Obertello, Milano: Bompiani, 1965.
- Teatro, a cura di Salvatore Rosati, trad. di Alberto Castelli e Desideria Pasolini Dell’Onda, Milano: Bompiani, 1966 (contiene: Assassinio nella cattedrale; La riunione di famiglia; Il cocktail party; L’impiegato di fiducia; Il grande statista).
- Il bosco sacro: saggi sulla poesia e la critica, a cura di Luciano Anceschi, trad. di Vittorio Di Giuro e A. Obertello, Milano: Bompiani, 1967; 1985.
- Ezra Pound: metrica e poesia, a cura di Laura Caretti, Milano: All’insegna del pesce d’oro, 1967.
- Saint-John Perse, Anabase, con le trad. inglese di T. S. Eliot (1930) e italiana di Giuseppe Ungaretti, Verona: Le rame, 1967.
- Cori da “La Rocca”, a cura di R. Sanesi, Milano: Arnoldo Mondadori Editore, 1971; con introduzione di Piero Bigongiari, Milano: Rizzoli, 1994.
- La terra desolata, trad. di Elio Chinol, con 11 disegni di Ernesto Treccani, Ravenna: Loperfido, 1972.
- Assassinio nella cattedrale: sacra rappresentazione, a cura di R. Sanesi, prefazione di Luca Doninelli, trad. di Tommaso Giglio e Raffaele La Capria, Milano: Bompiani, 1974.
- L’uso della poesia e l’uso della critica, e altri saggi, a cura di R. Sanesi, Milano: Bompiani, 1974.
- La terra desolata, introduzione e trad. di Alessandro Serpieri, Milano: Rizzoli, 1982; 1985.
- Assassinio nella cattedrale, introduzione di Valerio Fissore, trad. di A. Castelli, Milano: Mursia, 1987.
- Il libro dei gatti tuttofare, prefazione di Emilio Tadini, trad. di R. Sanesi, Milano: Bompani, 1990.
- Opere 1904-1939, a cura di R. Sanesi, Milano: Bompiani, 1992.
- La terra desolata, a cura di Angelo Tonelli, Milano: Crocetti, 1992.
- “Sassinament te catedral”, traduzione di Gianni Nazzi, Clape cultural Aquilee, Gurize Pordenon Udin 1995
- Quattro quartetti, introduzione di Attilio Brilli, trad. di Filippo Donini, Milano: Garzanti, 1992.
- Opere 1939-1962, a cura di R. Sanesi, Milano: Bompiani, 1993.
- Scritti su Dante, a cura di R. Sanesi, trad. di V. Di Giuro, Giovanni Vidali e Gloria Rivolta, Milano: Bompiani, 1994; 2001.
- Tutto il teatro, a cura di R. Sanesi, Milano: Bompiani, 1994 (volume 1: Sweeney agonista; Cori da “La rocca”; Assassinio nella cattedrale; Riunione di famiglia – volume 2: Cocktail party; L’impiegato di fiducia; L’anziano statista).
- Cori da “La Rocca”, a cura di Franco Loi, Milano: Rizzoli, 1996.
- Poesie 1905/1920, prefazione e trad. di Massimo Bacigalupo, Roma: Newton Compton, 1995.
- La terra desolata e Quattro quartetti, introduzione di Czesław Miłosz, trad. di Angelo Tonelli, Milano: Feltrinelli, 1995.
- L’idea di una società cristiana, a cura di Marco Respinti, Milano: Gribaudi, 1998.
- La sorella velata, poesie scelte, a cura di Lorenza Gattamorta, introduzione di Davide Rondoni, Milano: Rizzoli, 2000.
- Quattro quartetti, a cura di Elio Grasso, Bari: Palomar, 2000.
- Intervista con T. S. Eliot, a cura di Donald Hall, trad. di Valentina Pigmei, introduzione di Pasquale Panella, Roma: Minimum fax, 2000.
- La terra desolata, a cura di Giuseppe Massara; con una nota di Nadia Fusini, Brescia: l’Obliquo, 2002.
- Quattro quartetti, a cura di Audrey Taschini, Pisa, Edizioni ETS, 2010 scheda. ISBN 88-87467-32-3.
- La terra desolata, per la traduzione e cura di Erminia Passannanti, Oxford: The Mask Press, 2011. ISBN 978-1-4812-7723-5.
Saggi sull’autore
- Northrop Frye, T.S. Eliot (1963), Bologna: Il Mulino, 1989.
- Robert Sencourt, T. S. Eliot: a Memoir, a cura di Donald Adamson, Londra, 1971.
- Marcello Pagnini, Alessandro Serpieri e Anthony L. Johnson, Rhapsody. Tre studi su una lirica di Eliot, Milano: Bompiani, 1974.
- Franco Moretti (a cura di), Interpretazioni di Eliot, Roma: Savelli, 1975.
- Peter Ackroyd, T.S. Eliot (1984), Milano: Frassinelli, 1985 (biografia)
- Paolo Pompei, “T.S. Eliot, Donne e la tradizione della poesia” in Umberto Casali (a cura di), Paolo Pompei. Scritti giovanili 1955-1962 (brossura), 1ª ed., Reggio Emilia, Diabasis, maggio 2010, p. 120. ISBN 978-88-8103-677-6.
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Collegamenti esterni
- (EN) T.S. Eliot (1888-1965). URL consultato l’8 gennaio 2013.
- L’ultimo Montale e il dramatic verse eliotiano. URL consultato l’8 gennaio 2013.
- Novecento : Produzione poetica tra le due guerre. URL consultato l’8 gennaio 2013.
- (EN) Geoffrey O’Brien, “Next Year’s Words”: T. S. Eliot’s “Tradition and the Individual Talent”. URL consultato l’8 gennaio 2013.
- (EN) The Nobel Prize in Literature 1948. T.S. Eliot. URL consultato l’8 gennaio 2013.
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