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DAL BLOG “CANZONI CONTRO LA GUERRA”
Il Nabucco è la terza opera di Verdi, composta su libretto di Temistocle Solera; fu rappresentata per la prima volta alla Scala il 9 marzo del 1842. Il titolo originale era “Nabucodonosor”, poi sintetizzato, si dice, in Nabucco per l’eccessiva lunghezza del nome del re assiro.
La trama storica è basata sulla conquista di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor (587 a.C.), che mise fine al regno di Giuda, e sulla deportazione degli Ebrei a Babilonia. Il coro – comunemente noto con le parole iniziali Va’ pensiero – è quello, appunto, dei prigionieri, incatenati al lavoro, che rimpiangono la patria perduta.
Alla Scala il successo del coro fu enorme e il pubblico chiese insistentemente il bis. La sottomissione degli Ebrei e il loro canto nostalgico furono interpretati come simbolo della condizione degli italiani soggetti al dominio austriaco. Il coro del Nabucco divenne da allora uno degli inni dei moti risorgimentali, causando a Verdi qualche problema con la censura austriaca.
Più che prigionieri sembrano zombi.