IL DOCUMENTO
La sanità come laboratorio per fare qualcosa di sinistra
Sono tanti i paradossi denunciati nel rapporto “La soluzione si trova a sinistra” redatto da Yoram Gutgeld che rappresenta la base conoscitiva su cui sviluppare l’azione propositiva nei prossimi mesi.Un chilometro di rete ferroviaria costa tre volte quello francese. Un esercito che ha la metà della potenza di fuoco di quello israeliano ma costa quasi il doppio. Una serie di leggi evidentemente volute ad hoc da una delle tante lobby che spadroneggiano in Parlamento che hanno fatto aumentare il costo dell’assicurazione auto di 8 miliardi in dieci anni. Ma soprattutto il paradosso dei paradossi: un Paese che avuto per molti anni il più forte partito comunista d’Europa si presenta clamorosamente scoperto sul fianco delle diseguaglianze sociali. Un esempio fra tanti: il 60% degli assegni di accompagnamento per non autosufficienza va al 50% più ricco della popolazione. Ancora: 500mila pensionati grazie al metodo retributivo percepiscono più di sette volte la pensione minima, con un costo complessivo di 32 miliardi l’anno. Chi va in pensione adesso avrà con gli stessi contributi versati ma calcolati con il metodo contributivo una pensione che varrà meno della metà. La soluzione a tutti questi problemi, insiste la “testa d’uovo” di Renzi, «si trova a sinistra». E non bisogna farsi abbagliare dalle sirene del libero mercato in settori come la sanità, dove viceversa lo Stato deve continuare a regolare il servizio. Se mi ammalo di diabete,
ragiona Gutgeld, non ho alternative che sottopormi alle cure del diabete. Non posso sostituirle con i farmaci contro il raffreddore. I fornitori delle cure di diabete, in una situazione di libero mercato, sarebbero portati a tenere i prezzi più alti possibile. In tutti gli altri settori il libero mercato produce efficienza: se le merendine costano troppo, i consumatori scelgono altri alimenti. Se una marca di televisori costa troppo, nessuno compra più televisori di quella marca. Ma nella sanità no.
(23 settembre 2013)
