12 agosto 2013 ore 12:18 HENRI ROUSSEAU DETTO IL DOGANIERE (1844-1910)

 

claude debussy (1862-1918)—

 

Debussy—Arabesque—-è bellissima!

[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2013/08/Debussy-Arabesque.mp3|titles=Debussy Arabesque]

nota breve: il motivo delle tigri e leoni è caratteristico anche del nostro Ligabue

 

 

 

 

1908

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Henri Julien Félix Rousseau (Laval21 maggio 1844 – Parigi2 settembre 1910) è stato un pittore francese.

 

File:Douanier Rousseau.png
Nato il 21 maggio 1844Laval, una cittadina a Nordovest della Francia, è figlio di Julien Rousseau (lattoniere e commerciante di ferramenta) e di Eléonore Guyard. Abbandonati gli studi, si arruola volontario in fanteria nel 1863 al distretto di Angers per evitare la casa di correzione in seguito al furto di pochi franchi nello studio di un avvocato e sconta un mese di pena nella prigione di Pré Pigeon. Nel 1868 morto il padre, lascia l’esercito, si trasferisce a Parigi in rue Roussellet 25, lavora per un certo periodo di tempo come segretario presso un ufficiale giudiziario e l’anno successivo si sposa con la diciottenne Clémence Boitard. Arruolato come soldato semplice durante la guerra con la Prussia nel 1870 e subito rilasciato poiché figlio di madre vedova, entra quindi nel 1871 come gabelliere nell’ufficio comunale del dazio di Parigi. Quest’ultimo impiego lo accompagnerà fino al 1893 e sarà il tempo e il luogo dove maturerà il suo desiderio di divenire un pittore e caratterizzerà la sua identità nel mondo artistico con il soprannome di Rousseau il Doganiere.

Laval (70 km da Rennes)

 

 

rue Rousselet   (St-Germain-des-Prés)

 

 

l’abbazia di St-Germain-des Prés è l’edificio religioso più antico di Parigi.
Il quartiere è sorto sopra i terreni dell’Abbazia.

 

 

Nato il 21 maggio 1844Laval, una cittadina a Nordovest della Francia, è figlio di Julien Rousseau (lattoniere e commerciante di ferramenta) e di Eléonore Guyard. Abbandonati gli studi, si arruola volontario in fanteria nel 1863 al distretto di Angers per evitare la casa di correzione in seguito al furto di pochi franchi nello studio di un avvocato e sconta un mese di pena nella prigione di Pré Pigeon. Nel 1868 morto il padre, lascia l’esercito, si trasferisce a Parigi in rue Roussellet 25, lavora per un certo periodo di tempo come segretario presso un ufficiale giudiziario e l’anno successivo si sposa con la diciottenne Clémence Boitard. Arruolato come soldato semplice durante la guerra con la Prussia nel 1870 e subito rilasciato poiché figlio di madre vedova, entra quindi nel 1871 come gabelliere nell’ufficio comunale del dazio di Parigi. Quest’ultimo impiego lo accompagnerà fino al 1893 e sarà il tempo e il luogo dove maturerà il suo desiderio di divenire un pittore e caratterizzerà la sua identità nel mondo artistico con il soprannome di Rousseau il Doganiere.

 

Io, ritratto-paesaggio, (1889-1890) Národní galerie di Praga

 

È infatti in questo arco di tempo che si delineano le sue prime sconosciute opere: Paesaggio invernale con episodio bellico datato e firmato nel 1877, mentre è del 1879 la realizzazione di Paesaggio con mulino e carretto (opere il cui spunto nasce dalla semplice osservazione dell’illustrazione giornalistica del tempo), lavorando come autodidatta ormai quasi quarantenne ed usufruendo solo dei consigli di due pittori accademici Félix Auguste ClémentJean-Léon Gérôme. Raggiunge già un certa personalità nel 1890 con il suo conosciuto Autoritratto-Paesaggio dall’evidente stile naïf ai suoi esordi (semplice e ingenuo con un’accezione per molto tempo ironica e negativa; una critica persistente che lo seguirà fin dopo la morte).

Avendo nel 1884 la possibilità di frequentare il Museo del Louvre ha l’opportunità di osservare i grandi autori e di realizzare copie di matrice, sempre da autodidatta; nello stesso anno viene rifiutato dal Salon officiel, ma è accolto al Salon des Indépendants, che è

 

File:Henri Rousseau - La zingara addormentata.jpg

Zingara addormentata, (1897) Museum of Modern Art di New York

 

Avendo nel 1884 la possibilità di frequentare il Museo del Louvre ha l’opportunità di osservare i grandi autori e di realizzare copie di matrice, sempre da autodidatta; nello stesso anno viene rifiutato dal Salon officiel, ma è accolto al Salon des Indépendants, che è meno selettivo, a cui partecipa regolarmente negli anni seguenti con qualche interruzione, dal 1895 al 1900, e al Salon d’Automnedal 1905 al 1907.

 

File:Frans Post 001.jpg

Frans Post  —pittore olandese del Seicento

Frans Post    Brasile    gli Olandesi  (nella prima meta’ del Seicento) avevano un regno- colonia con capitale Bahia ed in seguito Recife (- nord Brasile-costa atlantica)

 

 

 

Nel 1891, ispirandosi alle vedute brasiliane del pittore olandese del XVII secolo Frans Post, esegue la sua prima tela a soggetto esotico: questa ambientazione viene ripresa continuamente, suscitando incomprensione ed ironia da parte dei critici, che ne deridono le limitate capacità tecniche e mettono in evidenza l’incongruenza della vegetazione, che non è reale ma frutto della sua straordinaria fantasia.

 

 

Per anni i critici rinfacciano a Rousseau di non aver seguito studi regolari all’Accademia di Belle Arti o nell’atelier di un pittore accademico; inoltre, il suo rifiuto di frequentare i luoghi di ritrovo degli artisti dell’avanguardia del periodo porta i suoi colleghi ad emarginarlo e a criticarlo per le evidenti incongruenze stilistiche, tipiche di un autodidatta.

 

File:Henri Rousseau Mauvaise surprise.jpg

1901

 

File:Henri Rousseau - The Luxembourg Gardens. Monument to Shopin.jpg

giardini del Lussemburgo con il monumento a Chopin—1909

 

Col passare del tempo si assiste ad un’evoluzione del suo stile, che diventa più attento alle proporzioni, alla prospettiva e alla distribuzione della luce, meno piatta ed irregolare rispetto al passato: mentre nelle prime opere si ha una descrizione minuziosa di dati realistici, fissati sulla tela ignorando le relazioni prospettiche, nelle opere mature Rousseau realizza uno spazio bidimensionale che, insieme al colore irreale, trasforma i personaggi in miti ed emblemi, negando e superando la conoscenza razionale del tempo e dellospazio.

File:Henri Rousseau - Le Pêcheur.jpg

il pescatore—1909

 

 

 

File:Henri Rousseau - Il sogno.jpg

il sogno —1910   museo di New York

 

 

I critici, che da sempre lo attaccano, cominciano ad ammorbidirsi, anche se continuano a ritenerlo un pittore di scarso talento. Oppresso dai debiti, nel 1907 Rousseau viene arrestato e condannato a due anni di carcere col beneficio della condizionale per una truffa tentata per risollevare le proprie scarse finanze; scarcerato, si rimette con impegno a dipingere.

Negli ultimi anni della sua vita la sua visione da sogno e da favola viene compresa da alcuni intellettuali che iniziano una rivalutazione critica, apprezzando l’atmosfera da fiabapopolare delle sue giungle: un intrico sproporzionato ed inverosimile di vegetazione, realizzato con una grande varietà di sfumature di verde.

La pittura di Rousseau rappresenta un’esperienza significativa nella cultura figurativa dell’avanguardia francese.
Pittore all’apparenza ingenuo e incolto, è invece partecipe dei fermenti innovativi della sua epoca, tanto che i primi convinti riconoscimenti gli vengono da Guillaume Apollinaire,Odilon RedonPaul GauguinRobert DelaunayGeorges BraquePablo Picasso.

simbolisti lo elogiano per la maestria nell’uso del colore, Pablo PicassoPaul Gauguin vedono nella figurazione primitiva ed esotica delle sue opere un tentativo di ritorno alle origini e di liberazione dell’inconscioVasily Kandinsky vi trova una ricerca di spiritualità per certi versi simile alla sua. Continua a dipingere e ad esporre con scarso successo commerciale, tanto che è quasi sempre oppresso dai debiti, fino alla morte, che avviene il 2 settembre 1910. Era rimasto vedovo due volte. Dei tanti figli, tutti avuti dalla prima moglie, solo una femmina gli sopravvisse.

 

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3 risposte a 12 agosto 2013 ore 12:18 HENRI ROUSSEAU DETTO IL DOGANIERE (1844-1910)

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Sembrano delle fiabe!

  2. nemo scrive:

    Su questo straordinario pittore sono ‘fioriti’ innumerevoli aneddoti. Rousseau si riteneva e dichiarava di essere il più bravo pittore ( assieme a un altro di cui non ricordo il nome, forse Picasso ) dei suoi tempi e i colleghi spesso stavano ‘al gioco’ e si divertivano alle sue spalle combinandogli scherzi di ogni genere. Eppure, la sua pittura ‘resiste’, mentre quella di altri che magari lo deridevano …

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