Rassegna Stampa
Landini-Rodotà-Zagrebelsky: “In piazza per la Costituzione” di Tommaso Rodano (Il Fatto)
7/08/13_ Davvero stiamo per raggiungere le 300mila firme?”. Il professor Stefano Rodotà sorride: “È un dato straordinario, l’appello del Fatto ha dato una spinta molto importante: ci ha fatto capire che la piattaforma che vogliamo lanciare ha un grandissimo seguito”. Ha appena concluso la conferenza stampa insieme a Maurizio Landini e Gustavo Zagrebelsky (in collegamento telefonico). Sono “scesi in campo”, per usare una definizione abusata. Non per fondare un nuovo partito, come ha dovuto smentire, per l’ennesima volta, il segretario della Fiom. Ma per aggregare le forze politiche, sociali e civili; i sindacati e le associazioni (come Salviamo la Costituzione, Emergency e Libera). In una parola, tutte le parti della società disposte a mobilitarsi e fare politica in nome della Costituzione. La “cosa” presentata da Landini e dai giuristi, insomma, non ha contorni definiti, né ambizioni elettorali. Ma una stella polare, nitida e luminosa : la Carta costituzionale. Il leader della Fiom è uno dei 300mila firmatari della petizione lanciata dal nostro giornale. “I numeri raggiunti sono una soddisfazione. Ma non avevamo dubbi che la gente avrebbe risposto così”. Ora, secondo Landini, bisogna guardare avanti: “Gli appelli sono importanti, come quello in difesa dell’articolo 138. Ma adesso dobbiamo trasformare le parole in fatti. E vogliamo difendere la Costituzione tutta intera. Non va modificata, ma applicata”. Un concetto rafforzato anche da Zagrebelsky: “Dobbiamo prenderci la responsabilità di passare dalla fase dei documenti e delle petizioni a quella dell’impegno attivo”.
IN AGENDA per ora ci sono due incontri per cominciare a misurare le forze del nuovo movimento: un’assemblea pubblica l’8 settembre, per gettare le basi e discutere i contenuti della piattaforma. E poi una grande manifestazione, a Roma, sabato 5 ottobre. Il sogno è riempire piazza San Giovanni. “Vogliamo ricostruire il tessuto politico e ricomporre la voragine che si è creata in questa fase – spiega ancora Rodotà – Non abbiamo l’obiettivo di presentare liste: abbiamo già assistito al fallimento clamoroso di formazioni di sinistra nate in fretta e furia prima delle elezioni. Vogliamo aiutare a riscrivere l’agenda e la prima urgenza è liberarci di questa legge elettorale incostituzionale. Per tornare al Mattarellum, come soluzione di sicurezza, basta cambiare due articoli”. Chiude Landini: “In questi giorni abbiamo assistito allo spettacolo triste di un condannato che manifesta dall’alto di un palco. Mi ha fatto pensare alle migliaia di persone che stanno perdendo il lavoro e sono invisibili, senza rappresentanza. E pagano anche le tasse. Quindi, visto che ce lo chiedete: sì, vogliamo fare politica. Dobbiamo coprire il vuoto lasciato da chi si occupa di altro. Difendere la Costituzione è fare politica: la vera rivoluzione sarà applicarla”.
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Sono abbastanza convinta che, toccando questi argomenti sostenuti da quel tipo di personaggi credibili , c’è la possibilità di accorpare molta gente che ora non si sente rappresentata dai partiti della sinistra e nemmeno dal M5S. La cosa migliore sarebbe che facesse vedere ai partiti della sinistra e progressisti cosa vuole la maggior parte della gente che li vota.