E’ stata convocata la la Direzione Nazionale del Partito democratico, il giorno 6 marzo alle ore 10.00, presso la Sede Nazionale del PD in Roma, Via Sant’Andrea delle Fratte n. 16 con il seguente ordine del giorno: Elezioni Politiche – iniziative del PD: Relazione del Segretario Pier Luigi Bersani, Varie ed eventuali.
dal sito PD (google) e da youdem
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Elezioni/ Direzione Pd mercoledi’ in diretta streaming su web
Renzi: “Io premier? Non esiste, ho perso primarie”
Vendola: “Ci vuole una squadra che stupisce”
La dirigenza del partito convocata per domani MERCOLEDI’ 6 MARZO. La riunione sarà in diretta streaming sul web. La linea è quella dettata dal segretario: provare a formare un governo di minoranza. Il sindaco di Firenze, che intanto è stato ricevuto da Mario Monti, in tv conferma: “Ho perso primarie, per ricandidarmi devo vincere qualcosa”. Sarà al vertice. Il leader di Sel a Bersani: faccia una rosa di nomi in grado di sorprendere. E Michele Santoro lancia la sua proposta per un esecutivo Pd-M5S con Stefano Rodotà premier
(ansa)
ROMA – Si accendono i riflettori sulla direzione del Pd convocata per domani che, come già avvenuto in altre occasioni ufficiali, sarà trasmessa in diretta streaming sul web. La palla è nelle mani di Pier Luigi Bersani, che tenterà di strappare l’approvazione all’unanimità della sua linea: provare, cioè, a formare un governo di minoranza per “stanare” i 5 Stelle e costringerli ad assumersi la responsabilità di votare un programma snello fatto di otto punti, molti dei quali vicini ai loro.
Occhi puntati su Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze, ex sfidante di Bersani, oggi ha incontrato Mario Monti a Palazzo Chigi e domani sarà presente alla riunione. Ma intanto questa sera ha partecipato a Ballarò, e alle domande di Giovanni Floris ha ribadito la linea della lealtà al segretario – senza però risparmiare note critiche sulla conduzione della campagna. Renzi premier “è un’ipotesi che non sta né in cielo né in terra: secondo lei dopo aver perso le primarie passo dall’uscita di servizio? Farò qualcosa quando vincerò: è anche questa la credibilità della politica”. Non risparmia critiche alla campagna elettorale, Renzi: perdere le elezioni, dice, “è stato come tirar fuori un rigore, mi sono mangiato le mani”. E probabilmente uno degli errori, aggiunge, è stato essersi seduti dopo le primarie.
Il giudizio sui grillini, poi, sottitende una critica a una parte della leadership Pd: “Li recuperi sfidandoli” e “non dicendo: vi diamo la presidenza di una Camera facciamo, un bell’inciucione”, ha detto Renzi – e a Floris che gli chiedeva se il riferimento fosse a D’Alema ha replicanto sorridendo: “è lei che lo dice”. In ogni caso, ha aggiunto, “non si possono trattare come i dorotei della Prima Repubblica”. “Credo – ha concluso – sia un errore pensare di fare lo scambio delle cariche istituzionali” anche perché si tratta di “uomini di tutti i giorni”. Quanto a Bersani, “non ha bisogno dei miei consigli, ci ho parlato il giorno dopo le elezioni: credo domani presenterà la sua proposta e tutto il Pd credo gli andrà dietro, gli dirà ‘Ci siamo’ e se non va in porto è colpa di Grillo”. Un governo Pd-Pdl? “In un paese normale non sarebbe uno scandalo, in Italia non si farà”, e un governo tecnico “quanto dura?”. E davanti a tante ipotesi di difficile realizzazione, il sindaco di Firenze sottolinea: “queste sono cose che deve fare Napolitano” e ha aggiunto “meno male abbiamo una persona come lui in quel ruolo”. Una battuta infine per Berlusconi: “Sono andato ad Arcore, ma solo a pranzo. Mi ha guardato e ha deciso di non invitarmi a cena…”. L’ex premier, conclude Renzi, “vorrei poter garantire che vada in pensione, come dice sempre di voler fare”.
Renzi ha sciolto la riserva e ha confermato la sua partecipazione al vertice di partito. Ma non si sbottona sui contenuti del suo colloquio con il premier uscente: “E’ stato un incontro istituzionale, uscirà un comunicato”, taglia corto il sindaco di Firenze. L’attenzione attorno a lui è crescente, dal momento che è considerato il naturale successore di Bersani come candidato premier se si dovesse tornare presto alle urne. E Paolo Gentiloni, renziano della prima ora, propone di attribuirgli il “premio disciplina per come si è comportato in questi giorni e dopo il 2 dicembre”, ossia dopo la sconfitta alle primarie.
Oggi il segretario non parla, ma Massimo D’Alema ci tiene a ribadire che il Pd “ha la maggioranza assoluta alla Camera e nessuna soluzione può prescindere dal partito”, invitando ancora una volta Beppe Grillo ad assumersi “le sue responsabilità”. Più duro Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, secondo cui “se non ci sono le condizioni per fare un governo con Grillo, la parola va immediatamente restituita agli elettori: riproporre un esecutivo tecnico senza mandato per attuare l’agenda di altri sarebbe come allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica”. Fassina ha poi bocciato categoricamente un governo di larghe intese con il Pdl.
Fa appello all’unità interna Walter Verini: “Saremo tutti d’accordo nell’accogliere la proposta di Bersani nell’avere la prima parola nelle consultazioni. E’ un dovere per il partito come il nostro. Noi vogliamo provare davvero a dare una risposta al Paese. Per fortuna che c’è un presidente come Giorgio Napolitano che saprà far tesoro delle istanze del Pd per trovare una soluzione”.
Nel dibattito interviene anche Nichi Vendola che, a margine della direzione nazionale del Sel a Roma, suggerisce all’alleato di spiazzare tutti con una mossa a sorpresa: “Bersani deve fare la prima mossa e gli suggerisco di presentarsi con un programma che parli al Paese e con una squadra di governo che possa stupire”. Il governatore della Puglia ribadisce che l’esito elettorale ha punito il centrosinistra perchè “invece di vedere le domande di giustizia sociale che provenivano anche dalla pancia del paese ha parlato di Monti, Monti e ancora Monti”.
Punta su nomi celebri e qualche volto noto della tv, invece, la proposta lanciata da Michele Santoro per un governo Pd-M5S. La squadra del conduttore di Servizio Pubblico comprende Stefano Rodotà premier, all’Interno Anna Maria Cancellieri, alla Sanità Gino Strada, alla Cultura Salvatore Settis, alla Difesa Fabio Mini, agli Esteri Laura Boldrini, all’Istruzione Milena Gabanelli, al Welfare Maurizio Landini, alle Politiche agricole Carlo Petrini, all’Ambiente Catia Batioli, allo Sviluppo Economico Fabrizio Barca, all’Economia Luigi Zingales, alla Giustizia Piercamillo Davigo, alle Pari Opportunità Irene Tinagli.
(05 marzo 2013)
CHIARA PENSA CHE SI STA REALIZZANDO IL SOGNO DEL MAGGIO 68 FRANCESE: LA FANTASIA AL POTERE! MA LO PENSA AMARAMENTE—
Sarebbe forse più esatto dire: e un ritorno all’ infantilismo politico. Ma non è detto. Una volta i credenti dicevano: “Le vie del Signore sono infinite “, e i saggi Liguri : ” Vieremu…”.
E’ saltata la frase che qui ripeto parzialmente. ….sarebbe più esatto dire : Demagogia al potere e un ritorno all’ infantilismo …