Matteo Renzi a Ballarò
05/03/2013 – Il sindaco di Firenze da Floris parla di Bersani, di Grillo, del Pd e del futuro del paese
di Redazione
Diminuire il numero dei parlamentari trasformando il Senato nella Camera delle autonomie. Tagliare il finanziamento pubblico ai partiti. E ammettere di aver sbagliato. Il programma di Matteo Renzi per il Partito Democratico e per il paese è chiaro e lui ne parla a Ballarò davanti a Giovanni Floris.
MATTEO RENZI A BALLARO’ – “Spero di avere un sistema con due schieramenti, dobbiamo fermare l’emergenza sociale”, dice Renzi, che racconta di come la Caritas abbia raddoppiato le famiglie che assiste. “Siamo tutti a inseguire Beppe Grillo con il cappello mascherato davanti a queste emergenze”, aggiunge Renzi. “Ma è perché noi abbiamo sbagliato qualcosa, ma si sa che sono tutti bravi a parlare dopo. Io questo a Bersani gliel’ho detto in faccia, ma non accoltello il giorno dopo. Abbiamo giaguari e tacchini, non possiamo permetterci le iene. Ma oggi il problema non è il Pd, è l’Italia. Abbiamo l’occasione di dire agli italiani che si cambia per davvero”.
MATTEO RENZI E LE ELEZIONI – “Quando ho visto i risultati mi sono mangiato le mani, abbiamo sbagliato il calcio di rigore”, dice ancora Renzi. “L’Europa è soltanto rigore, per questo ci sono tanti europeisti. Ora l’Europa sembra diventare il problema, ma siamo in queste condizioni perché c’è poca Europa”, aggiunge. E Bersani? “Ha il diritto di fare la prima mossa, anche se abbiamo perso”.
MATTEO RENZI E BEPPE GRILLO – E con Grillo? “Penso che Bersani voglia provare a trovare un accordo, e tutto il Pd è con lui. Se questa cosa non va in porto, non va in porto per colpa di Grillo. Ma il Pd le battaglie di Grillo le deve prendere e fare sue”. Ma è un suo competitor? “E’ uno che ci ha dato una bella lezione. Recuperi i voti andati da lui sfidandoli, non inciuciandoli come voleva fare D’Alema con l’offerta della presidenza della Camera. Non possiamo trattarli come dorotei…”. “Non ha bisogno dei miei consigli, credo che domani tutto il partito democratico domani dira’ ‘Ci siamo’”, ha detto, “Non riducianmo queste elezioni ad un regolamento di conti interno”, ha aggiunto. E Berlusconi? “Spero di mandarlo io in pensione”. Renzi premier? “Io le primarie le ho perse. Farò qualcosa quando vincerò”.