Film: Royal Weekend
“””… ” Il cinema non ‘dona’ ai Presidenti USA viene da esclamare dopo avere visto ( si fa per dire, solo per 90′, pena abbiocco ) il lunghissimo ( 150′ ) e mal amalgamato polpettone Lincoln di Spielberg e, ora, questo Royal Weekend di Roger Michell che, almeno, non l’ ha tenuta troppo lunga (94′). Se lo sfortunato e grande Lincoln è rappresentato dal regista americano come il povero Geppetto collodiano, ‘con coperta sulle spalle’, che deambula tra soldati, piogge e notturni telegrafisti seminando sapienziali citazioni ( pure di Euclide ), Roosevelt viene raffigurato, dal regista britannico ( nato in Sudafrica ), come un vecchio erotomane ( vi ricorda qualcuno, che in Italia imperversa ancora ? ) che, benché paraplegico, sfoga la sua libidine con tre, quattro e forse più amanti ( moglie compresa ), giorno e notte al suo servizio di Stato e d’ amore. Figure e figurine non mancano come l’ imperiosa madre del vecchio Presidente , il qui balbuziente e paciocco re Giorgio d’ Inghilterra e la regina ospiti questuanti l’ intervento militare USA contro Hitler, la segretaria amante , e la ‘cugina’ dal cui diario pare sia stato tratto il cannovaccio di questo modesto e noiosissimo film che non ci risparmia nulla. Nemmeno la ripresa di spalle di una ‘romantica’ bucolica masturbazione ( di lui per mano di lei, naturalmente ). E tutto questo alla vigilia del più sanguinoso conflitto di tutti i tempi ” …”””
Quale ‘onore’, cara Chiara. Un grazie.