Bersani all’assemblea dei neoeletti:
“Grillo pensa al potere non al Paese”
Il segretario democratico parla alla riunione dei neodeputati del partito: “La composizione dei nostri gruppi è radicalmente mutata, siamo i primi ma non possiamo governare da soli”. Dura replica a Renzi: “Non cerchiamo nessun Scilipoti”
(ansa)
ROMA – Il momento è drammatico, il futuro dell’Italia non è roseo, segnato da crisi, recessione, aumento della disoccupazione e del tasso di povertà delle famiglie. Pier Luigi Bersani lo sa bene ed è in questo scenario difficile che colloca la sua proposta di cambiamento: “Il nostro primo e sobrio silenzioso giuramento – dice il segretario all’assemblea degli eletti Pd al teatro Capranica – è che svolgeremo le nostre funzioni pubbliche con disciplina e onore e lo faremo in un momento drammatico che in gran parte grava sulle nostre spalle, per le decisioni che verranno prese. Purtroppo da soli non siamo in grado di garantire un governo stabile, ma nemmeno gli altri da soli lo possono fare. Abbiamo la difficile responsabilità di essere i primi senza poter essere i soli”.
“Dobbiamo convocarci in un teatro perchè siamo tantissimi. La composizione dei nostri gruppi è radicalmente mutata” sottolinea Bersani, che punta l’accento sulla struttura alternativa del Pd: “Gli altri hanno ristretti gruppi di comando che guidano i passi, noi invece ci basiamo sulla partecipazione”. “Noi vogliamo dimostrare – aggiunge – che questo tipo di struttura democratica e non di vertice è efficiente e utile al paese”.
Quanto alla ricerca di consensi da parte dei 5 Stelle, Bersani chiarisce: “Non abbiamo aperto diplomazie. Vogliamo coltivare all’aperto un’idea: rivolgersi al Parlamento con questo programma e alla luce del sole, perchè adesso si può”. Il segretario replica poi, indirettamente e senza citarlo, aMatteo Renzi, che invita il Pd a non fare dei grillini i propri Scilipoti: “Non si diffonda l’idea che siam qui ad andarci a cercare dei senatori e dei deputati. Non lo accetto. Tanto meno se viene da qualcuno di casa nostra. A noi interessano le posizioni politiche”.
Sul tentativo di formare un governo con l’appoggio esterno dei M5S, il leader democratico sottolinea: “Sappiamo benissimo che arriveranno tutti i giorni sbarramenti, non solo di chi pensa di tenersi libere le mani, un moderno principe in formazione può non essere mai sazio…”. “Questi pensano di avere inventato la politica – continua – ma è una storia antica”. E quindi nel ragionamento di Bersani, Grillo può pensare di tenersi le mani libere: “Per cosa? Per l’Italia? No, per una cosa che si chiama potere”, ha avvertito. “Noi facciamo l’inverso, quel tanto di potere che abbiamo lo mettiamo al servizio di questo Paese”, assicura.
“Molti dicono che questa nostra è una strada stretta. E’ strettissima, non lo dicano a me”. E conclude: “Vorrei capire qual è più larga nella situazione data. Non è che abbiamo in giro delle autostrade…”.
Il segretario annuncia poi che alla fine della riunione indicherà “una piccola delegazione” per un confronto con gli altri gruppi parlamentari. “Vogliamo registrare le intenzioni dei gruppi per vedere quali margini ci sono, quali spazi. Quali sono insomma le condizioni di praticabilità”.
Nel successivo intervento di Dario Franceschini spiccano il sostegno totale al segretario e la rivendicazione dell’orgoglio democratico: “Ci aspettano mesi molto difficili – sostiene l’ex capogruppo Pd alla Camera – dobbiamo convintamente sostenere il tentativo di Bersani, nelle riunioni e sui giornali, evitando comportamenti sdoppiati”.
(11 marzo 2013)