alexandre koyré
Aleksandr Vladimirović Kojre (cir. rus. Александр Владимирович Койре; Taganrog, 29 agosto 1892 – Parigi, 28 aprile 1964) fu uno storico della scienza e filosofo francese di origine russa, noto con il nome francesizzato di Alexandre Koyré. Contribuì allo sviluppo della storia della scienza in Francia e alla sua diffusione negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale. FIDATEVI SE NON LO CONOSCETE: E’ UN GRANDISSIMO!
L’Inattuale è un blog di Paolo Calabrò,
a cui chiara va vivissimi complimenti anche se non li saprà mai!
nota di chiara: vi suggerisco di aprire bene gli occhi perché con Internet “la massa”, cioe’ noi, quelli di noi non abituati a leggere, sta cambiando e, anche, di molto…purtroppo se ne accorgono in pochi da lassu’, anche loro, come tutti noi vanno avanti con i loro stereotipi…da qui il solito eccesso opposto, il gira-frittata della democrazia diretta di grillo…buttiamo via l’acqua sporca con il bambino…
L’INATTUALE
Ho sempre vissuto intellettualmente al di sopra dei miei mezzi.
Maurice Bellet
Sulla menzogna politica
I quali, secondo Koyré, avrebbero
Un libro scritto quasi 70 anni prima di noi; un regime politico (quello totalitario) agli antipodi della nostra democrazia. Perché leggerlo oggi, nell’Italia del 2010?
Forse perché tutti sappiamo bene che altro è la definizione che diamo di “democrazia”, altro ciò che ne pratichiamo; forse perché sappiamo che le nostre democrazie sono intrise di servizi segreti, ossessione per la sicurezza, gli interessi della nazione (cui subordinare tutto il resto).
Forse perché osserviamo tutti i giorni quanto sia inadeguatamente ottimistico il convincimento finale di Koyré, che attribuisce la menzogna politica soltanto ai totalitarismi, negandola alla democrazia (le cui masse sarebbero più mature, refrattarie alla propaganda).
Forse perché vediamo tutti i giorni le nostre democrazie all’opera per nascondere/deformare/confondere la verità: così il TG1 non dà la notizia della ormai comunque celebre barzelletta con bestemmia di Berlusconi; così nei liberalissimi Stati Uniti d’America il Dipartimento di Stato acquista tutte le copie in commercio (9.500) del libro Operazione Cuore Nero di Anthony Shaffer per bruciarle (al fine di tutelare la sicurezza nazionale); così si celano, si tacciono, si alterano le cifre relative alla radioattività del nucleare civile e alle sue conseguenze sulla salute (argomento che mi riprometto di approfondire un’altra volta).
Perché la verità è che la massa è “massa” dovunque. Sempre. Cambiano i regimi (e con essi gli strumenti a disposizione della massa), ma la massa non cambia. La verità è che «il pensiero è cosa rarissima nel mondo, riservata all’élite; la massa è spinta dall’istinto, dalla passione, dai sentimenti e dai risentimenti. Essa sa – e vuole – solo obbedire e credere. Inutile cercare di evitare la contraddizione: la massa non se ne accorge. Inutile avere a cuore la coerenza: la massa non ha memoria». Questa, purtroppo, non è soltanto la base dell’antropologia totalitaria, come credeva Koyré, ma l’ABC di ogni governo odierno, autoritario o democratico che sia. A pagina 1 di ogni “manuale del primo ministro del terzo millennio” c’è la menzogna politica per la massa.
(«Il Caffè», 29 ottobre 2010)