India, allarme femminicidio: nuovo caso di stupro di gruppo
31 DICEMBRE, 2012 by CHIARA MOLINARI in MONDO
Dopo la morte della ragazza 23enne stuprata dal branco su un bus, non si ferma l’ondata di violenza contro le donne in India. Un altro terribile caso di aggressione finito male si è verificato nella città di Barasat, vicino Calcutta.
Secondo un’emittente nazionale, la Ndtv, il secondo caso di stupro in pochi giorni è avvenuto ai danni di una donna di 45 anni, uccisa mentre otto uomini la seviziavano col marito che cercava di difenderla. Ricoverato in ospedale, è in pericolo di vita.
La violenza si è consumata al rientro della coppia dal lavoro: bloccata per strada, gli otto aguzzini hanno iniziato a molestare la donna. Alcuni si sono allontanati con lei, altri hanno malmenato il marito che, dopo essersi liberato dalla momentanea prigionia, ha subito dato l’allarme aiutato da alcuni vicini di casa e si è messo alla disperata ricerca della consorte. Poco dopo il corpo è stato ritrovato ai piedi di un fiume con alcune ferite alla testa.
Ieri, intanto, c’è stata la cremazione del corpo della studentessa di fisioterapia che pare avesse progettato di sposarsi nei prossimi mesi. Divenuto simbolo contro le molestie verso le donne, la giovane 23enne era stata violentata a New Delhi ed era morta poco tempo dopo per le gravi lesioni riportate. Il branco che l’aveva aggredita e ridotta in fin di vita era composto da sei uomini, che nella furia della violenza avevano anche picchiato il fidanzato che si trovava con lei. I brutali violentatori sono stati identificati e ora rischiano la pena di morte.
Soprannominata la Figlia dell’India, la ragazza è stata cremata a Dwarka, e alla cerimonia ricca di commozione e dolore hanno partecipato, oltre ai familiari e agli amici, tante donne e giovani che hanno voluto così dimostrare il loro netto disappunto riguardo questi orrori. Significative sono state le parole della famiglia, la quale si augura che il sacrificio della loro figlia non sia stato vano. Nel frattempo, anche il massimo esponente del partito del congresso, Sonia Gandhi, si è espressa auspicando una veloce giustizia per “Damini” e prendendo le distanze da tutte quelle forme di violenza che non possono essere tollerate.