Da tera an pianta, oi che bela pianta,
pianta piantun piantin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de pianta.
2Da pianta an rapa, oi che bela rapa, rapa rapun rapin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de rapa.
3Da rapa an tina, oi che bela tina, tina tinun tinin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de tina.
4Da tina an crota, oi che bela crota, crota crutun crutin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de crota.
5Da crota an buta, oi che bela buta, buta butal butin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de buta.
6Da buta an buca, oi che bela buca, buca bucal buchin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de buca.
7Da buca an pansa, oi che bela pansa, pansa pansun pansin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de pansa.
8Da pansa an tera, oi che bela tera, tera terun terin, col ciribiribin c’an pianta ‘l vin o che bun vin de tera.
Da tera an pianta, oi che bel pianta…
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Dalla terra alla pianta, oi che bella pianta
Pianta piantone piantino Quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di pianta
2Dalla pianta al grappolo, oi che bel grappolo, grappolo grappolone grappolino, quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di grappolo
3Dal grappolo al tino, oi che bel tino, tino tinone tinino, quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di tino
4Dal tino alla cantina, oi che bella cantina, cantina cantinona cantinina quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di cantina
5Dalla cantina alla bottiglia, oi che bella bottiglia, bottiglia botte botticino, quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di bottiglia
6Dalla bottiglia alla bocca, oi che bella bocca, bocca boccale boccuccia, quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di bocca
7Dalla bocca alla pancia, oi che bella pancia, pancia pancione pancino, quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di pancia
8Dalla pancia alla terra, oi che bella terra, terra terrona terrina, quel ciribiribin che ci pianta il vino, o che buon vino di terra.
Dalla terra alla pianta, oi che bella pianta…
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E’ molto bella questa canzone, col verso che si ripete in tutte le strofe ( col ciribiribin c’an pianta ‘l vin) e poi, una volta finita , riprende dall’inizio. Sembra un po’, per dirlo con una certa enfasi, il ciclo della vita che si ripete. Ciao. Un bacino baciotto.
ciao mio bel baciotto, e pensare che sono a Milano e che, non solo non ti bacio, ma manco te vedo! Un giorno, forse-ma non so-se prima dell’aldilà, ci daranno quell’ora d’aria di amarci come solo sappiamo fare noi
-ridendo…- quasi sempre tu – (a commento di ogni frase, quasi un refrain, io meno, molto meno, non so ridere, ma quando succede -se solo sapessi- sarebbe da pisciarsi addosso) e iniziando a raffica le frasi senza finirne mai una…come… “da”… strumento base della terapia psicoanalitica, sia per il paziente che per lo psicoanalista, o “associazione libera”- strumento “inventato” da Freud dopo aver imparato a leggere i suoi propri sogni con le loro leggi “logiche dell’inconscio” (1900, “L’interpretazione dei sogni”…curiosità bibliofila: l’opera è del 1899, ma l’editore, o di proposito o per sbaglio, l’ha messa -senza sbagliarsi in questo! – ad inaugurare il nuovo secolo. Aggiungo, come mini-spiega, che le stessi leggi si trovano-sempre secondo il Maestro- alla base dei lapsus, delle batture di spirito o nei comportamenti che omettiamo, o ci scordiamo di fare ecc. o “atti mancati” nonché- E QUESTO INTERESSERA’ FORSE NEMO, SCETTICISSIMO SU TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA LE LEGGI SCIENTIFICHE QUANDO CONTRADDICONO IL SENSO COMUNE…il suo naturalmente!… –
Ma per finire la mini-spiega: le stesse leggi che guidano la logica dell’inconscio, servono a cercare di “com-prendere”- se mai avesse bisogno di spieghe- l’opera artistica. firmato: “chiara- -ha-detto”: lasciate pur stare l’ “ipse”…modestia è modestia!
Il ‘senso comune’ di Nemo evidentemente è assai poco ‘comune’ …. bensì ‘individuale’ .
Ieri siamo andati alla Camera del Lavoro di Milano, per sentire Bersani che incontrava “Libertà e Giustizia” con Zagrebelsky e Sandra Bonsanti. La cosa di fondo che secondo me è stata rimarcata e su cui sia Bersy che Zagre erano d’accordo , è che dobbiamo dire sì ad una situazione sull’orlo dello sfacelo, perché non si può fare altrimenti, pena il tracollo dello Stato; d’altra parte su molte cose non siamo d’accordo con il governo Monti e perciò dobbiamo, nei tanti motivi di disperazione, fare vedere ai cittadini qualche luce, qualche altro modo possibile di affrontare la crisi che stiamo vivendo, che sarà senz’altro lunga. Non è vero che non ci sia un altro mondo possibile, come ci hanno detto per anni e anni i mezzi di comunicazione, anche se è stato responsabile, visto il possibile fallimento dell’Italia, appoggiare il governo Monti. Era divertente poi osservare i presenti all’ncontro : la famosa Milano -bene, però di sinistra, tutta vestita in un certo modo, soprattutto le donne, già leggermente abbronzate.Ma questo è un altro discorso. Un bacione democratico e poco ” per bene”. Do