FOTO DI MARCO MORETTI PER LA STAMPA
foto internet
MAPPA DEL FIUME ZAMBESI
Worldtraveller
IL FIUME ZAMBESI E LE SPETTACOLARI CASCATE VITTORIA
IL FIUME ZAMBESI E GLI STATI CHE PERCORRE…
Zambesi nasce in Zambia, nel nord-ovest, dove il terreno è paludoso e collinare. La sorgente si trova a 1 500 m. sul livello del mare, in una zona di foreste dense impenetrabili. Il fiume e’ diretto a sud-ovest, poi gira verso sud ( a 240 km dalla sorgente ): qui il territorio è quello della savana, rare foreste secche e cespugli. Attraversato il confine con L’Angola il fiume torna in Zmabia. In questo percorso riceve molti affluenti.
Il fiume scorre lungo il confine tra Zambia e Zimbabwe, fino al Mozambico, dove sfocia nell’Oceano Indiano. Il suo bacino copre un’area di 1570000 km², poco meno della metà di quello del Nilo.
La caratteristica più spettacolare dello Zambesi sono le cascate che si formano lungo il suo corso: tra queste vi sono le cascate Vittoria, che sono tra le cascate più belle e spettacolari del mondo. Altre cascate di notevole importanza sono le cascate Ngonye nello Zambia occidentale e le cascate Chavuma al confine tra Zambia e Angola. Nonostante la sua lunghezza lo Zambesi è attraversato da solo 6 ponti: a Chinyingi, a Katima Mulilo, alle cascate Vittoria, a Chirundu, a Tete e a Caia.
Esistono due principali fonti di energia idroelettrica sul fiume: la diga di Kariba, che fornisce energia allo Zambia e allo Zimbabwe, e la diga di Cabora Bassa, sita in Mozambico, che fornisce energia al Sudafrica. Esiste anche una stazione energetica più piccola alle cascate Vittoria.
il delta dello Zambesi
Image Science and Analysis Laboratory, NASA-
un elefante che attraversa lo Zambesi
© Hans Hillewaert
le cascate Vittoria e il ponte che attraversa lo Zambesi
Alla frontiera tra Zambia e Zimbabwe, il fiume Zambesi si disarticola in decine di salti d’acqua creando un fronte di cataratte lungo poco meno di due chilometri. In un fragore assordante le rapide precipitano in una profonda e larga ferita della terra, tra nuvole di vapore che si alzano per centinaia di metri nel cielo interrotte da numerosi arcobaleni.
Zambia, le cascate Vittoria (foto Marco Moretti)
É lo spettacolo mozzafiato a cui si assiste volando per un quarto d’ora in elicottero sulle cascate Vittoria, il più grande scenario d’acqua del Continente Nero. Dedicate alla regina Vittoria da David Livingstone, il missionario scozzese che le scoprì nel 1855 mentre scendeva lo Zambesi in canoa, sono le maggiori cascate africane, tra le più imponenti del pianeta con una portata di oltre mezzo milione di metri cubi al minuto nel periodo di piena.
PRIMO GIORNO
MATTINO. Per un incontro ravvicinato con le rapide, ci si inoltra – dopo aver noleggiato dai ranger e indossato un impermeabile cerato – sulla rete di sentieri che in Zambia le costeggia alla gorgogliante frontiera tra i due stati. É un’esperienza per chi ama le emozioni forti, nell’umidità totale, tra gli spruzzi delle cataratte, la nebulizzazione dell’acqua che riduce la visibilità e gli intensi profumi muschiati emessi dalla vegetazione tropicale. Dopo averle scoperte, Livingstone annotò sul suo diario «Credevo che scene così fossero riservate allo sguardo degli angeli». Le Victoria Falls sono formate dall’alternarsi di isole di basalto con faglie friabili lungo il corso dello Zambesi, il quarto fiume dell’Africa lungo 2660 chilometri: nasce ai piedi di una piccola collina nel distretto di Mwinilunga, nello Zambia nord-occidentale (dove ha origine anche un altro gigante africano, il fiume Congo), e sfocia nell’oceano Indiano in Mozambico.
Zimbabwe – veduta delle Cascate Vittoria (foto di Zest-pk da Wikipedia)
POMERIGGIO
In Zambia le cascate si trovano vicino alla cittadina di Livingstone, il primo insediamento europeo nel Paese, fu per decenni la base per visitare le Falls, finché non furono costruite strutture alberghiere nei pressi delle cataratte. Oggi è un centro logistico con la stazione dei bus per Lusaka (la capitale), alcune spartane guesthouse, diversi fastfood puliti ed economici (ideali per un pasto veloce), un colorato mercato e un dimesso ma interessante museo con alcuni reperti archeologici, manufatti delle etnie locali e dipinti di artisti dello Zambia.
Zimbabwe, statua di Livingstone alle cascate Vittoria (foto Marco Moretti)
E oggetti, immagini e varia memorabilia appartenuta a David Livingstone (1813-1873). L’uomo che dà il nome alla città fu il più grande esploratore dell’Africa australe e orientale, dopo aver raggiunto le cascate, tra il 1858 e il 1864, perlustrò l’intero sistema dello Zambesi, e dal 1866 al 1873 tentò senza successo di raggiungere le sorgenti del Nilo.
CENA
Il Golden leaf, all’interno del Ngolide Lodge, è tra i migliori ristoranti di Livingstone, serve piatti europei, indiani e asiatici.
SECONDO GIORNO
MATTINO
Il versante più spettacolare delle cascate, quello orientale, si trova in Zimbabwe. Dal complesso alberghiero dello Zambia si raggiunge il confine a piedi in mezzora attraverso il ponte ferroviario in ferro che unisce le pareti di una profonda gola sullo Zambesi, la Batoka Gorge: un paradiso degli sport estremi, frequentato da appassionati di kayak e di rafting, mentre sul ponte c’è una base di lancio per il bungee jumping. Per entrare in Zimbabwe si acquista alla frontiera un visto per 30 dollari americani (non euro, dovete avere dollari). La visita è meno impegnativa che in Zambia. Per prima cosa si incontra Mister Livingstone, immortalato in una statua in bronzo davanti all’impettita Cataratta del Diavolo. La più violenta, seguita verso occidente, dalla Cascata Principale, da quella a Ferro di Cavallo e da quella dell’Arcobaleno (la più alta con un salto di 108 metri).
PRANZO In Zimbabwe, vicino alle cataratte, si trova Victoria Falls Town, una cittadina turistica in cui non bisogna perdere il Victoria Falls Hotel, una delle grandi vestigia dell’Impero Britannico. La sua Stanley Terrace, è il più rinomato ristorante della regione, aperto dalle 11 alle 21, eccezionale il suo High Tea (dalle 15 alle 18) in perfetto stile British.
Zimbabwe, Victoria Falls Hotel (foto Marco Moretti)
POMERIGGIO Tornati in Zambia, nei pressi delle cascate, non bisogna mancare la visita al villaggio di Mukuni per comprare maschere in legno scolpito, monili, strumenti musicali e altri manufatti artigianali e osservare il primitivo stile di vita dei suoi abitanti.
Zambia, Mukuni Village (foto Marco Moretti)
Alle 16.30 ci si può imbarcare su uno dei battelli che compiono minicrociere al tramonto sullo Zambesi. Tra i paesaggi infuocati dal calare del sole, si avvistano bufali, coccodrilli e ippopotami nuotare nel fiume. Giraffe, antilopi ed elefanti appaiono invece sulle rive. Con un po’ di fortuna si può vedere anche l’aquila pescatrice tuffarsi tra i flutti alla velocità di un fulmine.
Informazioni a www.zambiatourism.com
LA STAMPA.IT — 28 FEBBRAIO 2020
belle foto,moltobensviluppato,si vedono da tutte le parti nella loro grandiosità